Pronostici e indifferenze
Ultima serata di un Festival che tenta in tutti i modi di lasciare il segno. C'è chi ci sta riuscendo (come Achille Lauro) e chi, invece, ha perso una grande occasione.
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Ultima serata di un Festival che tenta in tutti i modi di lasciare il segno. C'è chi ci sta riuscendo (come Achille Lauro) e chi, invece, ha perso una grande occasione.
La città di Sanremo oggi è stata illuminata da una splendida giornata di sole che ha reso il mare ancora più incantevole, preludio ideale per la serata finale del festival, ricca di possibili vincitori. Giorgia ha già brillato accanto ad Annalisa durante la serata delle cover, mentre Cristicchi e Achille Lauro sono in corsa per il primo posto. Fedez si affida al suo potente seguito sui social, mentre Brunori Sas e Lucio Corsi, grazie a una canzone sempre più convincente e al contributo di Topo Gigio, si assicurano i piani alti della classifica. Anche Olly è molto apprezzato; attenuato l’effetto autotune, ha mostrato il suo talento, guadagnando un posto di rilievo nel panorama musicale italiano.
Secondo noi, il vincitore sarà Achille Lauro, che ha conquistato un’inattesa credibilità tra gli addetti ai lavori, i quali in passato erano scettici ai tempi di “Rolls Royce”, ma ora applaudono entusiasti, come accaduto ieri pomeriggio in teatro. Achille è chiamato sul palco per le prove: ci sono luci e scenografia da sistemare, prende il microfono e canta “Ancora” a cappella con una tale intensità da inchiodarci tutti sulle poltrone. Signori, questa è una vera star. Ha superato le critiche e oggi ha guadagnato il suo posto al sole, meritandoselo appieno.
Passiamo al secondo racconto. Alla conferenza stampa arriva Tony Effe, bersagliato dalle critiche ma accolto dai musicanti romani che, con le loro chitarre, evocano le atmosfere delle trattorie di Trastevere. Le domande iniziano in modo conciliante, e lui risponde con calma e umiltà, seguendo il copione delle migliori fiction. All’improvviso, una signora di mezza età, minuta, con occhialini e maglioncino, prende la parola e senza pietà cita i versi più controversi delle canzoni di Tony Effe, chiedendogli come possa ignorare la responsabilità di trasmettere certi messaggi ai giovani. Lui risponde con la solita frase: “Io racconto ma non faccio”, con il candore di un angelo.
Gli applausi dei suoi sostenitori non si fanno attendere, abituati a idolatrarlo a prescindere dalle sue azioni. “Ogni generazione ha idee musicali diverse”, sottolinea lui, calmo ed educato, ma interviene il discografico a difendere il suo protetto. La verità è che Tony Effe racconta senza filtri la realtà, ma commette l’errore di non prendere posizione, diventando simbolo di un’indifferenza che sta uccidendo il mondo.
Ieri, durante la serata dei duetti fuori gara, era anche San Valentino. In sala stampa è arrivato un camion di rose confezionate con cura. Ne ho presa una per mia moglie. Sul biglietto c’era scritto: “Non c’è nulla di più incosciente che amare. Buon San Valentino bellezze”.
Altro che “Sesso e samba”. Tony Effe ha 32 anni, Achille Lauro 34. La classe e la mancanza di coscienza non hanno età.
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