Pillole di Sanremo: duetti e cover
La serata dove vale tutto. Consapevole di questo, Carlo Conti si immola sull'altare del quieto vivere.
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La serata dove vale tutto. Consapevole di questo, Carlo Conti si immola sull'altare del quieto vivere.
Bando alle ciance, che questa è la serata che ci darà più soddisfazioni. Pillolone unico per duetti e cover.
Roberto Benigni è l’esemplare capostipite di quella razza ibrida scientificamente classificata come “comicus toscanus innocuus”. Chi ricorda la scheggia impazzita di Berlinguer ti voglio bene e Tu mi turbi, oggi non può che guardarlo con malinconica tristezza. Dal 1994, una disfatta. Un’altra vittima del crollo della Prima Repubblica.
Dimmi che è vueerooo!!
Mahmood per capire se oltre cantare, scrivere e produrre può anche presentare. In questo ruolo mostra la scioltezza di Ibrahimovic. Forse è il caso di provarlo come dirigente del Milan.
Renga e Kekko pronti per fare pesca a strascico nei tour delle serate per single.
Ci prova allora Geppi Cucciari a terremotare un po’ la situazione. Carlo Conti non cede alle provocazioni, nemmeno quando Geppi prova a spargere qualche briciola di satira su Festival, politica e attualità varie. Scudo umano.
Hai capito Clara, è addirittura riuscita a rendermi ascoltabile Il Volo. È bastato non cantare una delle loro canzoni.
Noemi e Francesca Michielin costrette a condurre le danze dei rispettivi duetti. D’altronde, come non capirle. Tony Effe fa sembrare Califano un seminarista svizzero. Rkomi, invece, ha lo stesso sguardo sgarrupato di Spillo in Amico mio. Lucio Corsi e Topo Gigio in confronto paiono seduttori navigati.
Vi prego fate riprendere fiato ad Arisa.
Max Giusti che si alza a ballare la tua canzone, i Coldplay se la sognano ‘sta cosa.
I gemelli che si vestono uguali mi hanno sempre un po’ inquietato. Questi hanno pure degli oggetti contundenti tra le mani.
E guagliun’ so pront’ pa guerr’.
Mahmood torna nella sua comfort zone e regala il miglior medley, per distacco, di quest’anno. Quando poi scheggia un dente a Conti è il primo momento di vera comicità del Festival.
Anno domini 2025. 14 febbraio, ore 23.05. La parola puttana usata così, liberamente, a Sanremo. Su Rai Uno. La sinistra italiana riparta da Tricarico.
Skyfall. Giorgia e Annalisa. Qualcosa all’Ariston è davvero venuto giù.
Tra le opere di Battiato, La cura è forse quella che va maneggiata con più attenzione, visto il valore intrinseco che ogni persona le attribuisce. Credo che Franco avrebbe apprezzato l’interpretazione di Cristicchi e Amara. Sono anche convinto che la specifica iniziale sui versetti in aramaico sia stata necessaria per evitarsi qualche titolone geniale sul profanare la cultura italiana con la lingua dell’immigrato.
Coma Cose sempre più dentro il mood delle hit estive. Gli occhiali di Johnson Righeira e si vola a insegnare a stare al mondo ai crucchi sul bagnasciuga.
Conti che attende Foa con le bottigliette d’acqua a.k.a. Fantozzi che accompagna al Casinò il Duca Conte Semenzara. Menagramo di un menagramo.
Massimo Ranieri e I Re Acuti (Simpson, Gumble, Skinner e Nahasapeemapetilon).
Elodie che trascina via Achille Lauro dal palco come noi all’alba che chiedevamo al deejay di mettere l’ultima.
Brunori Sas subodora le sue quotazioni in crescita. Quindi con L’anno che verrà decide di non strafare. Pronto a giocarsi tutto domani.
Uno dei ricordi più indelebili della mia tardo adolescenza calcistica è quello di una domenica mattina in trasferta a Montorio. Pieno inverno, brina e quattro compagni in macchina a sgolarsi con Bella Stronza in una sorta di training autogeno pre-partita. Comprendo quindi un Fedez che la sceglie come terapia psicologica per tirare fuori tutto. Meglio Masini che Corona, d’altronde.
Per il sottoscritto chi porta Faber a Sanremo finisce sempre sotto la lente d’ingrandimento. Il pescatore: me lo sentivo, non tanto per Olly, ma è da quando ho letto che avrebbe avuto con sé Goran Bregović che immaginavo sarebbe finita in orgia gitana. Creuza de mä: che sfida, approcciarla come una preghiera laica da non scalfire. Bresh, Cristiano, tutto quello che poteva andare male è andato. Ma va bene così. Se non sono gigli, son pur sempre figli, vittime di questo mondo.
Se la figlia di Kessisoglu ascolta davvero i Blink 182, c’è ancora speranza a questo mondo.
Vince la serata Giorgia&Annalisa su Corsi&Topo Gigio e Fedez&Masini. Iniziano le speculazioni sul televoto di domani. Ore 01 e 25. See you after finalissima.
Per recuperare tutte le pillole di questo Festival: prima serata – seconda serata – terza serata
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