Non tutti sanno che il simbolo del punto di domanda ha un significato ben preciso, che risale indietro nel tempo, all’origine della scrittura Carolina. Sotto il regno di Carlo Magno, infatti, nel periodo che venne definito “rinascita carolingia” proprio per la fioritura culturale dell’Europa occidentale, anche la scrittura subì il fascino del cambiamento e della decorazione.

Sia il papato sia l’ordine benedettino furono alleati di queste modifiche, offrendo i monasteri come luoghi di insegnamento e trascrizione delle Sacre Scritture. Gli amanuensi infatti copiavano e ricopiavano testi rendendoli più comprensibili, per esempio modificando la forma delle “a” e delle “t” così da renderle più chiare oppure eliminando le abbreviazioni. L’abbreviazione “qo” posta in fondo alla frase, che indicava il termine latino quaestio (cioè domanda), divenne così un simbolo composto dalla “q” arricciata e dalla “o” ridotta a punto: questa è l’origine del punto interrogativo.

Quali sono le altre mutazioni della scrittura? Prima della penna a sfera, quali tipi di inchiostri venivano utilizzati e come si producevano? Grazie al percorso offerto dalla Biblioteca Capitolare sarà possibile immergersi nei segni indelebili che la scrittura ha lasciato nella storia e gli arzigogoli che ha percorso durante le diverse epoche.

Tornano infatti gli Incontri con l’Amanuense della Fondazione della Biblioteca Capitolare di Verona che, dopo l’emozionante percorso estivo in cui si univano scrittura e degustazione di vini, propone una riscoperta delle tecniche calligrafiche, degli stili decorativi e dei segreti degli strumenti del mestiere dell’artigiano della scrittura.

Il percorso si terrà questo fine settimana, sabato 15 e domenica 16 febbraio, dalla calligrafa e grafica Anna Schettin che descriverà, grazie agli antichi codici della Capitolare, le rotondità della scritta Onciale. La docente, tra i fondatori dell’Associazione di Calligrafia Italiana, tornerà poi il 20 e 21 settembre per la lezione sulla scrittura Carolina.

Il secondo fine settimana dedicato sarà il 12 e 13 aprile dove, accompagnati dal responsabile della didattica calligrafica del Museo del Segno e della Scrittura di Torino Ernesto Casciato, si potrà partecipare al laboratorio sugli inchiostri medievali: la loro origine e i loro utilizzi. Prima della pausa estiva, nel weekend del 14 e 15 giugno, sarà il turno del calligrafo Ivano Ziggiotti che illustrerà l’arte della miniatura delle iniziali decorate del XV secolo: si confronteranno gli stili del germanico Laubwerk e dell’italico dei Bianchi Girari.

Il percorso si concluderà l’8 e 9 novembre con la manifattura di strumenti di scrittura classici e inusuali sotto la supervisione dell’esperto Ernesto Casciato, utilizzando materiali di riciclo e di recupero per creare dei nuovi calamo e penna d’oca.

Il ciclo di incontri è rivolto a chiunque sia incuriosito dal mondo della scrittura e voglia trovarsi in un ambiente fatto di storia e arte, nel clima surreale e poetico della Biblioteca Capitolare, negli orari dalle 9.30-13 della mattina per continuare dalle 14 alle 18 del pomeriggio.

Per informazioni particolari e per l’iscrizione ci si può rivolgere direttamente alla mail della biblioteca (info@bibliotecacapitolare.it) oppure al numero 3315946961. Il costo di 170€ può essere ridotto del 15% se si partecipa ad almeno tre degli incontri, inoltre sono previsti sconti per i soci Icom, Fai e i tesserati CoinCard.

©RIPRODUZIONE RISERVATA