Un festival che non rimpiange il passato
Gli ascolti premiano la conduzione di Carlo Conti, che senza strafare sta portando a casa, fino ad ora, un eccellente risultato. Fra gli artisti in gara molte conferme e qualche sorpresa.

Gli ascolti premiano la conduzione di Carlo Conti, che senza strafare sta portando a casa, fino ad ora, un eccellente risultato. Fra gli artisti in gara molte conferme e qualche sorpresa.
Ed ecco che Sanremo ha scoperto una nuova possibilità: il festival può esistere anche senza Amadeus. Carlo Conti, con il suo talento e la sua esperienza, dirige la kermesse musicale con grande fermezza, passione e una straordinaria competenza.
Gli ascolti televisivi sono in netto aumento, dimostrando che i tempi stanno cambiando e che Sanremo continua ad essere un bene prezioso per gli italiani, nonostante le difficoltà logistiche e organizzative. In una Sanremo blindata da misure di sicurezza necessarie, le scommesse su chi potrebbe vincere la gara sono all’ordine del giorno. Quattro artisti su cinque, tra cui Cristicchi, Giorgia, Achille Lauro e Lucio Corsi, hanno ottenuto la riconferma da parte delle diverse giurie, anche se l’ordine finale è ancora in discussione. Il quinto artista, Brunori Sas, salirà sul palco stasera, ma sembra improbabile che riesca a raggiungere le prime posizioni.
La vera sorpresa del festival è rappresentata da Lucio Corsi, un menestrello con un fascino davvero unico. Il suo nome richiama l’arte, ma è la sua musica, originale e avvolgente, che cattura veramente l’attenzione del pubblico. Con una canzone autentica e ispirata, Corsi riporta alla ribalta i veri cantautori, quelli che si esprimono senza l’uso di autotune.
In attesa dell’eventuale ingresso di Olly nella top five grazie al televoto, il passato ritorna con forza nel presente, proprio come i Wild Boys che riemergono dopo 40 anni. Un autentico ritorno alle origini.
© RIPRODUZIONE RISERVATA