Nel panorama dei percorsi scolastici e professionali, alle STEAM (acronimo inglese per  Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arti e Matematica), purtroppo, si guarda ancora oggi con qualche diffidenza, come se fossero un misto di nozioni poco avvicinabili e applicazioni lontane e difficilmente declinabili, destinate a “nerd” e “cervelloni”. Al maschile.

Questo l’assunto che la realtà dei fatti contrasta, in cui scienza e tecnologia ormai rappresentano un bacino di attività con ricadute pratiche quotidiane e tangibili. E ad appannaggio di tutti e tutte.

Laboratorio d’impresa 5.0

Ed è proprio per supportare questa visione inclusiva che, il pomeriggio dell’11 febbraio, le porte del LABoratorio d’Impresa 5.0 del don Bosco (Stradone Antonio Provolo 16, Verona) si aprono per chiunque abbia interesse e curiosità a misurarsi con robotica, Intelligenza Artificiale, stereotipi di genere.

L’appuntamento è stato organizzato da Confindustria Veneto SIAV srl, Cim&Form srl, Fondazione ENAC Veneto e Punto Confindustria srl come occasione per raccontare e far conoscere le attività svolte da tutti i progetti sulle discipline STEAM realizzati grazie alle risorse a valere sul PR Veneto 2021-2027 cofinanziato da FSE+ e dalla Regione del Veneto (DGR n. 1522/2022 – P.A.R.I. Progetti e azioni di rete innovativi per la parità e l’equilibrio di genere, DDR nr. 652/2023).

Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nelle STE(A)M

E anche la data non è stata scelta a caso: l’11 febbraio, infatti, corrisponde alla Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nelle STE(A)M, una ricorrenza che vuole passare da nota a margine di calendario ad impegno concreto per l’accessibilità di percorsi di formazione e carriera in ambito scientifico-tecnologico anche da parte di quel genere -quello femminile- che la storia e i costrutti sociali spesso hanno relegato a funzione marginale in laboratori e centri di ricerca, in cantieri e ambiti informatici, aero-spaziali, ingegneristici.

«Sotto l’input della Direttiva Regionale, questi anni di progettualità estesa e condivisa sono stati l’opportunità per guardare negli occhi il mondo del lavoro in ambito STEAM e le sue complessità, soprattutto dalla prospettiva di quelle donne che vorrebbero entrarvi e che ne sono escluse – sottolinea Elisabetta De Checchi, Project Manager di SIAV. – Abbiamo agito su diversi livelli e target, dalle scuole alle aziende, passando per le libere professioni e attraversando anche le molteplici pieghe della disoccupazione. Il monitoraggio attento e continuativo che abbiamo sviluppato ci permette di avere speranza, soprattutto verso le generazioni future, che sembrano più consapevoli delle proprie capacità, ma anche sempre alla ricerca di role model ed esempi a cui ispirarsi. Rimane molto da fare, certo, in modo particolare nelle PMI che costituiscono il pilastro economico del nostro territorio e che, in alcuni casi, hanno difficoltà a stare al passo con una domanda più diversificata e consapevole – ma confidiamo che azioni come quelle che abbiamo il piacere di presentarvi siano un faro per chi cerca esempi concreti di lungimiranza, attivazione e sinergia.»

Il pomeriggio prevede un programma denso, avviato dai saluti istituzionali di don Massimo Zagato, direttore Istituto Don Bosco Verona, Valeria Mantovan, assessora regionale a Istruzione, Formazione, Lavoro e Pari opportunità, e Francesca Torelli, consigliera regionale di Parità del Veneto.

Equilibrio di genere nei saperi scientifici e tecnologici

A seguire e con la facilitazione della comunicatrice scientifica Silvia Pittarello, gli enti organizzatori presenteranno una panoramica dei progetti svolti entro le diverse Province coinvolte, ovvero “STEM byte – Equilibrio di genere nei saperi Scientifici e Tecnologici”, implementato da Confindustria Veneto SIAV srl nel Veneziano, “STEM FOR FUTURE. Percorsi innovativi per una società inclusiva”, a cura di Confindustria Verona-CIM&FORM nel territorio Veronese, “Minerva: STEAM al femminile”, sviluppato nella Provincia di Treviso da Fondazione ENAC Veneto, e “WELCOME TO STEM – Azioni positive per la parità di genere nel territorio polesano”, coordinato nel Rodigino da Punto Confindustria srl.

Il focus tematico verrà poi approfondito grazie alla preziosa testimonianza di Lucia Votano, Dirigente di Ricerca dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, prima donna a dirigere il Laboratorio del Gran Sasso, che, con il suo lavoro, ha contribuito alla scoperta del bosone di Higgs.

Eventi pratici a cui si può partecipare

L’evento si dispiegherà poi nei laboratori pratici, aperti e gratuiti, in cui si potranno sperimentare robotica, IA e il peso specifico (ma spesso invisibile) dei pregiudizi di genere. A chiudere, la performance teatrale Let it bit portata in scena dalla Compagnia Teatrale Topi da laboratorio, e un ricco aperitivo offerto ai/lle presenti.

Per motivi organizzativi, è richiesta l’iscrizione al form accessibile tramite questo link.

© RIPRODUZIONE RISERVATA