Il Museo di Storia Naturale di Verona ospita la mostra, curata da Leonardo Latella, Francesca Rossi e Laura Lorenzoni, intitolata “Sulla tracce di Orfeo“, dell’artista veronese Samuele Drago, che vede la collaborazione tra il Museo e l’Accademia Cignaroli e Scuola Brenzoni di pittura e scultura, con un progetto espositivo realizzato grazie al contributo del Politecnico di Milano-Polo territoriale di Mantova.

L’esposizione, inaugurata il 21 gennaio, proseguirà fino al 4 maggio 2025 e riunisce venti opere del giovane artista in dialogo con gli esemplari delle storiche raccolte naturalistiche della collezione civica.

La mostra presenta un focus specifico sulla fauna selvatica del territorio veronese, ma anche una scelta accurata di specie in via di estinzione.

Infatti le opere, a tecnica mista su carta, allestite nell’atrio del palazzo, si integrano con il percorso museale, valorizzando le collezioni ospitate a Palazzo Pompei che, tra le numerose sale, presenta anche uno spazio interamente dedicato agli animali diffusi tra le strade e le case di Verona.

La varietà faunistica della città diventa arte

La nostra città presenta una ricca varietà naturalistica e faunistica, dove si possono fare incontri curiosi ed insoliti passeggiando per i sentieri collinari o lungo le rive dell’Adige.

La vegetazione riparia e le acque del fiume che lambiscono la città, assieme alle aree verdi ed ai numerosi giardini storici che si fondono con il perimetro delle mura monumentali, sono elementi che rendono Verona un ecosistema di pregio naturalistico.

Un visitatore osserva un disegno dell’artista Samuele Drago, esposto fino al 4 maggio in Palazzo Pompei, sede del Museo di storia naturale di Verona. Foto Museo di Storia naturale di Verona.

Drago interpreta l’universo animale con sensibilità ed intensità espressiva, sia rappresentando specie della Lessinia sia ritraendo grandi predatori che hanno ispirato l’immaginario letterario d’avventura. La mostra offre una varietà di rapaci, felini, tra cui “Un inesauribile segreto”, opera del 2023 che ritrae una tigre a grandezza naturale e mammiferi colti nei loro movimenti e sguardi reali, prodotto della conoscenza profonda e raffinata del disegno, a matita, pastello, grafite, china e pittura acrilica.

Un disegno in dialogo con la conoscenza scientifica

Nel 2022 un grande trittico raffigurante un rinoceronte, ora esposto anche a Verona, fu inserito nella rassegna “L’ombra dell’unicorno” al Muse di Trento. Verona ospita un altro trittico imperniato sulla maestosa apertura alare di un allocco in volo, in cui emerge la capacità dell’artista di cogliere l’espressività degli animali, con capacità rara di introspezione psicologica.

Lo spirito degli animali affiora in un profilo possente di un predatore o nello sguardo acuto di un falco, in pose in cui dominano i contrasti di luce che imprimono una scenografia specifica.

La mostra di Samuele Drago sperimenta un modello che abbraccia ispirazioni artistiche, discipline e generazioni diverse calate in una realtà storica della città. Attorno all’artista e alla sua opera ruota un lavoro collettivo di docenti, accademici ed artisti che uniscono sapere umanistico, visione artistica e competenze scientifiche.

Il catalogo a corredo della mostra raccoglie i contributi di Leonardo Latella, zoologo e curatore della collezioni naturalistiche del museo, e Osvaldo Negra, zoologo del Muse di Trento, i cui testi affiancano conoscenza scientifica e sperimentazioni artistiche.

L’ingresso alla mostra è incluso nel biglietto del museo, che è aperto da martedì a domenica dalle 10 alle 18, con ultimo ingresso alle 17.30).

©RIPRODUZIONE RISERVATA