La presentazione, pur giunta con diverse settimane di ritardo, del 108° Giro d’Italia e la prima tappa del Santos Tour Down Under femminile in Australia – venerdì 17 gennaio, a cui seguiranno gli uomini il 21 gennaio – segnano ufficialmente l’inizio di questa nuova stagione ciclistica.

Un’annata che dovrà rispondere a tanti quesiti tra tifosi ed addetti ai lavori dopo un 2024 illuminato in maniera accecante da un Re Sole del pedale di nome Tadej Pogačar, capace di vincere nella stessa annata Liegi-Bastogne-Liegi, Giro d’Italia, Tour de France e Mondiali in linea.

Pogačar bisserà questi record oppure il suo primo rivale Jonas Vingegaard riuscirà a prendersi la rivincita dopo la sconfitta al Tour 2024? Ci sarà qualche altro giovane capace di inserirsi nella lotta per i Grandi Giri, insidiando Primoz Roglič e Remco Evenepoel, ovvero coloro che finora hanno quantomeno avvicinato le prestazioni dei due fenomeni citati in apertura?

In campo femminile invece ci saranno grandi novità per quanto riguarda il calendario World Tour con il ritorno dopo venti anni della Milano-Sanremo donne – ribattezzata Sanremo Women – il 22 marzo. Un altro grande ritorno riguarderà il gruppo, dato che la campionessa olimpica di Rio 2016 e bi-campionessa del mondo Anna Van Der Breggen tornerà a gareggiare a 3 anni dal ritiro.

A 35 anni la Van Der Breggen saprà essere competitiva al livello delle migliori atlete del 2024 quali Demi Vollering (vincitrice La Vuelta Femenina), Elisa Longo Borghini (vincitrice Giro d’Italia Women), Kasia Niewiadoma (vincitrice Tour de France Femmes) e la due volte campionessa del mondo Lotte Kopecky?

Tra le tante domande sul tavolo merita attenzione la rappresentanza azzurra nel World Tour, la “Serie A” del ciclismo mondiale, e soprattutto il nutrito gruppo di atleti veronesi che saranno protagonisti nelle prossime gare.

A cosa possono ambire i campioni del ciclismo veronese? Scopriamo i due profili da tenere d’occhio per il World Tour maschile e femminile, oltre ai due giovani veronesi più interessanti nella categoria Under-23.

Verona rocciosa e tutta sprint

Il 2025 si preannuncia come la stagione della rivalsa per Davide Formolo, che si appresta ad iniziare la sua seconda stagione con la Movistar. “Roccia” – come viene soprannominato – ha vissuto un 2024 difficile, nonostante una buona partenza all’AlUla Tour (Arabia Saudita) dove si era classificato al 6° posto della generale. Tutto è cambiato dalla primavera per l’atleta originario di San Rocco, nonostante un Tour de France corso in avanscoperta e in supporto del capitano Enric Mas.

Il nuovo anno segna il decennale della sua vittoria nella 4° tappa del Giro d’Italia 2015 (Chiavari-La Spezia), che fece scoprire al pubblico l’allora ventiduenne Formolo. Ecco quindi che la prossima partecipazione al Giro d’Italia offre allo scalatore veronese la possibilità di tornare ad alzare le braccia in tappe mosse, a partire dalla frazione inaugurale di Durazzo (Albania).

E chissà che a suon di buone prestazioni “Roccia” non possa lungo il percorso ritagliarsi il ruolo di capitano. Al Giro sarà affiancato da Nairo Quintana ed Einer Rubio, quest’ultimo sulla carta capitano designato alla luce del 7° posto nel 2024 ma, a 32 anni, Formolo vuole dimostrare di essere ancora un punto di riferimento del gruppo.

Il secondo nome da tenere d’occhio è quello di un velocista ma non è “il Profeta” Elia Viviani, il quale ad oggi è svincolato, dopo 3 anni alla corte della Ineos, ed attende l’occasione giusta per prendere parte al Giro d’Italia 2025 inseguendo il successo numero 90 in carriera.

Parliamo invece di Giovanni Lonardi, velocista di 28 anni della Polti-VisitMalta originario di Marano di Valpolicella. Alla quarta stagione con la squadra gestita da Ivan Basso ed Alberto Contador, Lonardi ha le carte in regola per centrare il bersaglio grosso – la vittoria di tappa al Giro d’Italia – mancato per poco lo scorso anno, dove ha dimostrato ugualmente di aver compiuto un ulteriore step di crescita.

Nel 2024 Lonardi infatti ha chiuso 3° nell’undicesima tappa di Francavilla al Mare ma, a conferma di quanto l’ultima stagione sia stata positiva, sono arrivate anche una vittoria di tappa al Presidential Cycling Tour of Türkiye, la vittoria della maglia a punti al Tour of Antalya (Turchia) e 24 Top-10 spalmate nel corso dell’anno.

Menzione d’onore per un altro velocista: Enrico Zanoncello (Isola della Scala, 1997) della VF Group-Bardiani CSF-Faizanè. Nel 2024 è stato, assieme a Lonardi e Davide Gabburo (ritiratosi a fine anno), l’unico veronese capace di cogliere una vittoria – alla 1° tappa del Giro dell’Abruzzo – e proverà a ripetersi quest’anno.

Ciclismo femminile tra conferme e novità

In campo femminile, Debora Silvestri sarà chiamata nel 2025 a confermare il trend positivo che l’ha vista chiudere in crescendo la stagione 2024. Lo scorso anno infatti per la ventiseienne di Castel d’Azzano è arrivata la prima vittoria in carriera tra le professioniste alla Pionera Race (Spagna) con una bella azione in solitaria.

Per il terzo anno Debora Silvestri vestirà i colori della Laboral Kutxa-Fundacion Euskadi, squadra con la quale dovrebbe prendere parte, per la quinta volta in carriera, al Giro d’Italia Women.

Da un’atleta di esperienza a una new entry del gruppo. Il 2025 segnerà il debutto di Asia Sgravato. Classe 2006, di Villafranca di Verona, Asia Sgravato nella sua prima stagione da professionista vestirà i colori della Team Mendelspeck Ge-Man.

La velocista veronese entra a far parte di una delle squadre continental più giovani, forte di 6 titoli italiani su pista nelle categorie giovanili e due medaglie di bronzo ai Mondiali Juniores su pista nel 2023 (Team sprint) e 2024 (Inseguimento a squadre). Lo scorso anno è arrivata anche la vittoria su strada al Trofeo Latterie Inalpi Juniores.

Il nuovo corso veronese

Tra gli Under-23 il nome più interessante in terra veronese è quello di Edoardo Zamperini. Il ventiduenne di Azzago, campione italiano di categoria in carica, quest’anno correrà nella Arkéa-B&B Hotels Continentale, dopo un’ottima stagione in maglia UC Trevigiani-Energiapura Marchiol che avrebbe meritato una degna conclusione con il passaggio diretto tra i professionisti.

Guardando il bicchiere mezzo pieno, all’interno del team di sviluppo dell’Arkéa Zamperini potrà fare gradualmente esperienza, cimentandosi anche in alcune gare per professionisti lungo il corso della stagione, mettendo in mostra le sue doti di scattista. Non solo, il nuovo format dei Mondiali Under-23 che – finalmente – non permetterà la partecipazione di atleti sotto contratto con team di livello professionistico, dà la possibilità al campione italiano di puntare alla convocazione da parte del CT Marino Amadori.

Altro Under-23 da seguire con attenzione sarà Cesare Chesini, approdato alla MBK Bank Ballan CSB dopo la fine dell’esperienza in maglia Zalf Euromobil Fior, compagine storica che dopo 43 anni di attività ha chiuso i battenti a fine 2024.

Il terzo anno nella categoria può essere quello della definitiva maturazione per il classe 2003 di Sant’Ambrogio di Valpolicella dopo un’annata che lo ha visto costantemente tra i migliori, andando a podio 6 volte, con ciliegina sulla torta la vittoria in cima alla Roncola al Trofeo MP Filtri.

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