Paolo e Teo: a volte la miglior musica è il silenzio
A cavallo di Capodanno la musica italiana ha perso all'improvviso due grandi artisti: Paolo Benvegnù e Teo Ederle.
A cavallo di Capodanno la musica italiana ha perso all'improvviso due grandi artisti: Paolo Benvegnù e Teo Ederle.
Quando finisce un anno e ne inizia un altro, gli “scribacchini della musica” riflettono su ciò che li ha emozionati musicalmente nell’anno passato e sperano che i tour e i nuovi album dell’anno nuovo possano offrire nuova linfa vitale per alimentare il piacevole tormento adrenalinico che solo la Dea Musica sa regalare.
Questo meraviglioso passaggio, prevalentemente onirico, è stato influenzato dal declino produttivo italiano e mondiale, colpito da un marketing che spesso ostacola l’ispirazione, essenza pura dell’arte. Quest’anno, abbiamo subito un doppio colpo con la perdita di due grandi artisti.
A Capodanno, la notizia della scomparsa di Paolo Benvegnù ci ha colpiti come una stalattite, proprio quando era raggiante in televisione accanto a Bollani e fresco vincitore del premio Targa Tenco per il miglior album dell’anno. La sua vittoria rappresentava l’autenticità senza compromessi, frutto di oltre trent’anni di dedizione alla musica. A 59 anni, aveva realizzato molto, ma aveva ancora tanto da offrire.
Il secondo giorno dell’anno, abbiamo appreso della scomparsa di Nora Orlandi, la corista più famosa degli anni ’60 e ’70. Poi, un’altra notizia ci ha scossi, ancora più da vicino: la perdita del veronese Teo Ederle, un’artista eclettico e anarchico, che ha attraversato tutti i generi musicali in oltre 40 anni di carriera. Come scrive Giamprimo Zorzan, patron del noto locale “Il Giardino” di Lugagnano, a proposito della scomparsa di Ederle “ci lascia un musicista riservato e innamorato del suo mestiere”.
Paolo e Teo, due vite dedicate alla musica, capaci di trasmettere emozioni senza preoccuparsi di dove arrivare. La musica è gioia, necessità naturale, verità espressiva ed energia pura. Il “tik-tok” di questi due artisti era il battito di un cuore alla ricerca dell’espressione più autentica.
Forse, come disse Zucchero nel suo disco “Miserere“, “a volte la miglior musica è il silenzio”. Di fronte a queste perdite, ogni ulteriore parola sarebbe solo una nota che questi due grandi artisti non suoneranno più.
© RIPRODUZIONE RISERVATA