Non è Natale senza presepi e mercatini, ormai da alcuni anni. Ma ci sono cittadine e paesi dove si aggiunge qualcosa di speciale a questa tradizione. Grazie alla capacità di mantenere viva una propria identità, che non imita gli altri, ma valorizza le usanze vere e sentite, i momenti di convivialità partecipati e senza fronzoli. E mette in mostra, nelle settimane di festa, la sua bellezza genuina fatta di silenzio e intimità. 

Mi piace raggiungere in treno o in auto, percorrendo con la massima calma la Valdadige, meravigliosa in autunno, Rovereto, cuore pulsante della Vallagarina, e andare a esplorare poi il territorio che la circonda, ai confini con il Veneto. Qui ogni borgo interpreta il Natale a modo suo, e permette ai visitatori di fare un salto indietro nel tempo. Tornare in questi luoghi del cuore per me è sempre un piacere. Ritrovo i sapori, i profumi, l’accento, i paesaggi della mia infanzia, ed è innegabile che il loro fascino aumenti in questa stagione, con le prime tracce di neve, le giornate brevi, le luci che si accendono già a metà pomeriggio e ci accompagnano fino al momento di andare a dormire. 

Sono passata, dunque, tra i mercatini del centro storico di Rovereto, eleganti e ricchi di bontà. Spicca, tra i banchetti dei produttori e dei piccoli artigiani, la “Bolla di Sapore”, lo spazio luminoso e caldo dove si possono trovare le migliori etichette della zona. E visto che un calice di vino stuzzica l’appetito, ogni venerdì e sabato entrano in scena i piatti preparati dai ristoratori locali che racconteranno, e faranno assaggiare, le loro produzioni. Personalmente, ho scelto il fanzelto, nell’interpretazione della Locanda Le Tre Chiavi di Isera, e come potevo non accompagnarlo a un vino che non ha bisogno di presentazioni, il Marzemino? 

Pomarolo – Foto di Graziano Galvagni

Proprio in questo periodo natalizio ha preso il via, a Rovereto, anche una nuova iniziativa per far conoscere meglio il teatro Zandonai, che ospita un ricchissimo calendario di spettacoli e diventa protagonista indiscusso durante il festival della danza Oriente Occidente. Si potrà fare una visita gratuita al teatro, durante il giorno, scoprendone i segreti e ammirandone gli spazi, dall’incredibile soffitto azzurro al grande lampadario in vetro di Murano che decora la sala adibita a incontri, feste e brindisi. 

E a proposito di atmosfere uniche, merita una visita anche Ala, che ospita i mercatini nei weekend fino al 22 dicembre nei suoi preziosi palazzi barocchi. Mentre sull’altra sponda dell’Adige, a dominare l’ingresso in Trentino, si erge il Castello di Avio, un maestoso complesso fortilizio con torri e mura merlate, concepito per il controllo strategico della valle dell’Adige, scrigno di un rigoglioso giardino e di preziosi cicli pittorici “giotteschi” dedicati all’amore e alla guerra. Proprio il giardino ospita il suggestivo mercatino di Natale fino al 22 dicembre, che fa da sfondo anche a concerti corali, attività per bambini e visite guidate.

Ma ogni paese, in Vallagarina, merita una sosta. Per gli amanti dei presepi la tappa obbligatoria è a Nomi, dove fino al 6 gennaio le corti, i granai e le contrade ospiteranno i presepi monumentali, tante Natività interpretate dagli abitanti del paese e realizzate nelle più svariate forme, che acquistano ancora più fascino alle luci del tramonto. E ancora, Calliano, Pomarolo, Besenello, Volano, Castellano, Mori, Isera, Nogaredo offrono la loro bellezza fatta di riti, musica, decorazioni. E regali da mettere sotto l’albero a ricordo di queste atmosfere suggestive che non hanno nulla da invidiare ad altri celebri eventi in città più gettonate dal turismo di massa. 

Trambileno – Foto di Graziano Galvagni

Tra gli appuntamenti più curiosi e sostenibili c’è anche, a Villa Lagarina, il mercatino “Natale Km Zero”, un evento attento all’ambiente con misure “plastic-free” e “rifiuti zero” e che invita i visitatori a raggiungere la manifestazione a piedi, in bicicletta, attraverso le vie del paese o attraverso un nuovissimo collegamento ciclopedonale a partire dalla città di Rovereto. 

Per chi desidera quote più alte, poi, meritano una visita Brentonico, con lo speciale allestimento “bosco incantato”, e la tradizionale discesa della befana dal campanile al termine delle feste, la piccola frazione di Camposilvano di Vallarsa, Trambileno, con i caratteristici presepi, e Terragnolo, sempre suggestiva e accogliente. Il suo piatto tipico è proprio il fanzelto, omelette fatto con il grano saraceno, tra le pietanze più semplici e golose che si possano assaporare. Da questo borgo si snodano sentieri antichissimi, oggi riqualificati e meta di escursioni in ogni stagione.

Per tutte le informazioni sul programma dei Natali della Vallagarina si può consultare il sito www.visitrovereto.it/natale. Buone feste, da un angolo di Trentino davvero unico.

Rovereto – Foto di Marco Gober

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