La musica si fa solidarietà
Il 6 dicembre in Gran Guardia concerto a sostegno delle cure palliative in Veneto… ma non solo. L'iniziativa di Quinta Parete è supportata da numerose realtà locali.
Il 6 dicembre in Gran Guardia concerto a sostegno delle cure palliative in Veneto… ma non solo. L'iniziativa di Quinta Parete è supportata da numerose realtà locali.
Il 6 dicembre 2024, alle 20:45, l’Auditorium del Palazzo della Gran Guardia di Verona ospiterà “La musica si fa solidarietà”, concerto a sostegno della rete veneta delle cure palliative pediatriche e dell’adulto.
L’iniziativa, promossa da Federico Martinelli, Presidente dell’Associazione Culturale Quinta Parete, mira a raccogliere fondi per diverse realtà impegnate nell’assistenza a persone in difficoltà, tra cui “Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald Italia”, “Fondazione Maruzza” e “L’Acero di Daphne ODV”, oltre a “Fondazione Fevoss Santa Toscana” e “Uildm Verona”.
Dopo il successo del concerto del 2023, che ha permesso di donare 15.000 euro per attività di formazione e ricerca nel medesimo campo, l’evento di quest’anno si propone di continuare su questa strada: l’importanza di un messaggio universale, con un programma musicale che abbraccia i generi pop e rock, dai successi degli anni ’60 fino a oggi con l’obiettivo di rendere omaggio al lavoro di medici e operatori sanitari, evidenziando l’importanza delle cure palliative.
L’evento – che vedrà la partecipazione di ventidue artisti di spicco come Deborah Kooperman e Stefano Benini, insieme ai gruppi Acoustic Wave 5et, Café Society, OstinatoDuo e Manuel Malò Band – intende innanzitutto diffondere il tema delle cure palliative, ancor oggi poco conosciuto, unitamente all’ambiziosa finalità raccogliere fondi e superare la cifra dello scorso anno.
«Tutto è già dall’inizio finalizzato a una destinazione del 100% delle offerte agli enti beneficiari, garantendo trasparenza e integrità nella gestione dei fondi», sottolinea Martinelli. «Questo è reso possibile grazie al supporto di Consorzio Zai, Atv, Agsm e Amia, oltre alla partecipazione di generose aziende veronesi che contribuiranno con prodotti e servizi a una lotteria benefica.»
A metà concerto, infatti, si svolgerà un’estrazione di premi, organizzata dai “Ribo”, gruppo di giovanissimi che, nell’edizione 2023, aveva già dimostrato il suo impegno nella raccolta fondi. A parlarne è uno di loro, Giovanni Botter, detto “Giovi”, che nonostante la sua giovane età, è stato nominato responsabile organizzativo della lotteria: «L’anno scorso mi era venuta l’idea di organizzare una raccolta fondi aggiuntiva grazie a una lotteria. Ne ho parlato a mio cugino Federico, organizzatore della serata, che mi ha dato subito fiducia. Quella sera, in solo quindici minuti, abbiamo raccolto oltre 2.000 euro per circa 30 premi estratti.»
È proprio la lotteria a costituire uno dei momenti più significativi della serata: un messaggio chiaro ed efficace, rimarca Martinelli, «con giovani che si danno da fare per i giovani, con passione, entusiasmo e tenacia.» Gli fa eco “Giovi”: «Sono contento di questo ruolo. Quest’anno i premi saranno quasi 180… avremo da fare parecchio e sarà tutto ancor più entusiasmante. Con mio cugino Pietro abbiamo pensato di dotarci walkie talkie per gestire meglio l’andamento della distribuzione dei biglietti. L’auditorium è grande e vogliamo superare il successo dello scorso anno, spero che il pubblico sia altrettanto generoso. Sono soddisfatto, per me è un’esperienza importante, sia per il messaggio, sia per ciò che condividerò con i miei cugini.»
A raccontare una delle finalità della serata è poi il professor Marco Zaffanello del Dipartimento di Scienze Chirurgiche Odontostomatologiche Materno Infantili dell’Università degli Studi di Verona. «Il progetto rientra nell’ambito della terza missione dell’Università. L’obiettivo è quello di estendere le nostre attività, oltre a quelle di formazione e ricerca. Iniziative di questo tipo sono adeguate al loro impatto verso l’esterno: sosteniamo un progetto pregevole e facciamo conoscere l’Università.»
Il professor Giuseppe Moretto, già direttore del reparto di Neurologia e oggi a nome de “L’Acero di Daphe”, accenna alla destinazione legata all’ODV che rappresenta: «Ci occuperemo di formazione. Finanziare borse di studio e master è fondamentale. Abbiamo bisogno di medici ed operatori dell’ambito sociosanitario: ci concentreremo anche su questo grazie alle donazioni che ci perverranno quella serata.»
Numerosi enti hanno patrocinato l’iniziativa tra cui il Comune di Verona, Provincia di Verona e Regione Veneto, a testimonianza dell’importanza sociale dell’evento, a cui si aggiungono tutti gli ordini professionali dell’ambito medico – sanitario.
L’organizzazione invita tutti a partecipare, sottolineando che ogni contributo, anche minimo, può fare la differenza nella vita di chi ha bisogno. Oltre alle realtà succitate il concerto di Quinta Parete sosterrà “Uildm Verona” e “Fondazione Fevoss Santa Toscana” per le loro attività quotidiane; “Fondazione per l’Infanzia Ronald Mc Donald Italia” per le attività della Casa Ronald di Brescia e Fondazione Maruzza per la tappa veneta del “Giro di Italia delle cure palliative pediatriche” del 2025.
L’ingresso alla serata sarà aperto dalle 20:00 alle 20:40. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare Federico Martinelli al numero 349.61.71.250. Per partecipare è consigliata la prenotazione previa “offerta minima responsabile”, come da dettaglio sul sito www.eventbrite.it, digitando “la musica si fa solidarietà”. Durante la serata, sarà possibile effettuare ulteriori donazioni attraverso urne presenti in auditorium.
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