La Biblioteca Civica di Verona ospita al 7 dicembre 2024 una mostra rivolta ai ragazzi dedicata alla figura di don Lorenzo Milani intitolata “Io & Don Lorenzo. Lorenzo Milani e la scuola di Barbiana nei fumetti di Paolo Cossi“.

Cossi è un fumettista friulano, classe 1980, autore di numerose vignette dedicate alle montagne della sua terra e a figure di celebri personaggi come Mauro Corona (Corona -l’uomo del bosco di Erto è il suo debutto nel 2002 da fumettista e scrittore), Tina Modotti, Hugo Pratt (con Un gentiluomo di fortuna ne fa una biografia a fumetti uscita nel 2009). Tra le sue graphic novel a sfondo storico spiccano Medz Yeghern – Il grande male, dedicato alla tragica stagione delle deportazioni del popolo armeno avvenute tra 1915 e 1917 e Il terremoto del Friuli (2005).

Nella galleria della Biblioteca Ragazzi in Civica sono esposte venti tavole acquarellate, uscite sul giornalino per bambini e bambine Pm – Il Piccolo Missionario, accompagnate dai testi di approfondimento del Mondiario 2021-2022 dedicato a Don Milani e all’esperienza della Scuola di Barbiana. L’evento costituirà anche un’occasione per ascoltare il poeta -narratore Marco Campedelli che racconterà i significati delle parole della scuola democratica

Lorenzo Milani, fondatore della scuola di Barbiana nel 1954, proveniva da una famiglia benestante che gli ha avuto la possibilità di avere un maestro in casa e di approfondire gli studi teologici. Nonostante questo, era un ragazzo come tanti, bisognoso di trovare la propria strada facendo tesoro dei propri sbagli. Sapeva accogliere le persone e gli studenti per come erano veramente, capendo che dalle difficoltà può affiorare un talento. La scuola come palestra di vita, adatta a formare uomini e donne del futuro.

Una parte dell’allestimento della mostra dedicata a don Lorenzo Milani realizzata con le illustrazioni di Paolo Cossi. Foto M. Piccin.

A Barbiana con don Lorenzo si leggeva il giornale ogni giorno, si costruivano sci con un insegnante specializzato e si realizzava una piscina studiando canali e tubature d’acqua. Oltre a ciò, venivano impartite lezioni di italiano, fondamentale per parlare, leggere e capire gli altri. La diversità tra ricchi e poveri era legata al contesto d’origine, per questo la scuola serviva a dotare di più parole coloro che ne erano sprovvisti, perché la prima uguaglianza, per Milani, inizia dalla lingua.

Per questo motivo scelse di occuparsi dei ragazzini bocciati, più poveri o con maggiori difficoltà ad imparare. Il suo motto I care, che significa “mi interessa, mi prendo a cuore“ un problema, è ancora attuale e può diventare applicabile nella scuola italiana di tutti i giorni. Riguarda chi a casa non possiede tablet o collegamenti internet adeguati, quaderni e libri, una mamma e un papà che non conoscono abbastanza l’italiano e non riescono ad aiutare i figli, oppure non trovano il tempo sufficiente per essere presenti.

La scuola diventa così uno strumento di democrazia e cittadinanza che permette ad un ragazzo di crescere, migliorando le proprie condizioni di partenza.

Al termine della mostra sono esposti alcuni romanzi e saggi dedicati alla figura di Don Lorenzo Milani e uno scaffale allestito con libri per i più piccoli.

Sabato 30 novembre 2024 dalle 15.30 alle 18.30 si terrà il laboratorio di fumetto con l’illustratore Paolo Cossi, gratuito e su prenotazione, “Disegniamo insieme a don Lorenzo”, mentre sabato 7 dicembre 2024 ore 17 ci sarà lo spettacolo “Don Milani: le capriole delle parole”, di e con Marco Campedelli, esattamente a 70 anni da quando il giovane prete arrivò a Barbiana dove fondò una scuola democratica, in cui nessuno rimaneva indietro.

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