Rodri e Aitana: il Pallone d’Oro 2024 parla spagnolo
Vanno in terra iberica i premi per i miglior calciatore e miglior calciatrice 2024. E non poteva essere diversamente.
Rodrigo Hernández Cascante, meglio conosciuto come Rodri, ha conquistato meritatamente il Pallone d’Oro 2024 dopo una stagione che può essere definita eccezionale. Il centrocampista del Manchester City e della nazionale spagnola è stato premiato il 28 ottobre al Théâtre du Châtelet di Parigi.
Questo riconoscimento, tra i più prestigiosi nel mondo del calcio, ha consacrato Rodri come uno dei migliori interpreti del ruolo di centrocampista difensivo, capace di dominare il gioco e di essere decisivo sia a livello di club sia con la nazionale spagnola.
Con il Manchester City, Rodri ha raggiunto risultati incredibili nelle ultime due stagioni. Sotto la guida di Pep Guardiola, nella stagione 2022-2023 il City ha conquistato il “treble”, vincendo la Premier League, la FA Cup e la Champions League. Il momento più alto della stagione è arrivato proprio nella finale di Champions, dove il calciatore spagnolo ha segnato il gol vittoria contro l’Inter. La sua rete ha regalato al Manchester City il primo titolo europeo della sua storia, confermando il ruolo chiave di Rodri nelle partite più importanti.
Nella stagione 2023-2024, il City ha vinto nuovamente la Premier League, oltre alla Supercoppa Europea e al Mondiale per Club. La presenza in campo di Rodri ha rappresentato una sicurezza per tutta la squadra, grazie alla sua capacità di leggere il gioco, che l’ha portato a vincere il premio di MVP del Mondiale per Club.
Il contributo di Rodri al successo del Manchester City non si è limitato ai suoi gol, ma si è visto soprattutto nella capacità di dominare il centrocampo. Grazie alla sua visione di gioco, alla qualità nei passaggi e alla sua intelligenza tattica, Rodri ha saputo bilanciare la fase difensiva con quella offensiva, diventando il perno della squadra. Il centrocampista spagnolo è stato spesso definito “il cuore del City” per la sua abilità nel recuperare palla e avviare le azioni offensive. Guardiola lo ha trasformato in un leader capace di dettare i tempi del gioco e di far girare al meglio il motore della squadra.
Oltre ai successi con il Manchester City, il 2024 di Rodri si è arricchito con la vittoria del Campionato Europeo insieme alla nazionale spagnola. Il torneo è stato un’occasione per Rodri di dimostrare le sue qualità anche in ambito internazionale, guidando la Spagna a un titolo che mancava dal 2012.
In ogni partita, Rodri ha mostrato la sua importanza per la Roja, equilibrando la squadra in fase difensiva e contribuendo alla costruzione del gioco. Le sue prestazioni nelle partite contro Francia (in semifinale) e Inghilterra (in finale) sono state decisive, tanto da aggiudicarsi anche in questo caso il premio di MVP dell’Europeo.
Con la vittoria del Pallone d’Oro, Rodri si è inserito in una ristretta cerchia di centrocampisti capaci di conquistare questo premio. In un’epoca in cui spesso l’attenzione si concentra sugli attaccanti, il riconoscimento a Rodri segna una svolta nel calcio moderno, dimostrando come il ruolo di centrocampista possa essere decisivo quanto quello di un goleador. Rodri è uno dei pochi centrocampisti difensivi ad aver vinto il Pallone d’Oro, un segno che anche i ruoli più strategici e meno appariscenti stanno guadagnando il riconoscimento che meritano.
Rodri non è solo un calciatore di straordinaria abilità, ma anche un leader silenzioso per i compagni. In campo, rappresenta una figura di riferimento, sempre in grado di mantenere la calma e di trasmettere sicurezza. Anche nei momenti di maggiore tensione, Rodri riesce a gestire le pressioni con lucidità, trasformandosi in una guida tattica. Il suo stile di leadership discreto è stato essenziale per il Manchester City e per la Spagna, e questa capacità di farsi valere senza apparire troppo è un valore aggiunto che lo rende ancora più prezioso.
Il trionfo di Rodri al Pallone d’Oro celebra anche l’importanza del gioco di squadra. Pur trattandosi di un premio individuale, la sua vittoria rappresenta un tributo a quei giocatori che lavorano per il successo del gruppo. La sua è una figura che incarna l’ideale di un calcio collettivo, dove ogni ruolo è essenziale e ogni giocatore contribuisce al risultato.
In un’epoca in cui gli attaccanti monopolizzano spesso le luci dei riflettori, Rodri ha dimostrato che anche un centrocampista può essere decisivo e meritevole di un premio così prestigioso. Il suo trionfo è un riconoscimento non solo per il suo talento ma anche per la sua dedizione e visione del calcio.
Ma per la Spagna non è finita qua. Anche il Pallone d’Oro 2024 femminile è finito in terra iberica. Lo ha conquistato Aitana Bonmatí che corona, così, una stagione per lei eccezionale. Bonmatí ha giocato un ruolo centrale nella vittoria della Champions League con il Barcellona e nella conquista del Mondiale femminile da parte della Spagna, durante il quale è stata anche premiata come miglior giocatrice.
Conosciuta per la sua eleganza in campo e una visione di gioco che molti paragonano a quella di Andrés Iniesta, Bonmatí ha dimostrato una costante crescita e determinazione, segnalandosi come una delle migliori calciatrici al mondo. Inoltre, è l’unica atleta nella storia del calcio (femminile e maschile) ad aver vinto, nel 2023, UEFA Women’s Champions League, campionato del mondo e Pallone d’oro.
La sua vittoria conferma l’impatto crescente del calcio femminile spagnolo sulla scena sportiva internazionale e la posizione di Bonmatí come leader di questo movimento.
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