The Factory“, locale di punta della scena musicale veronese, venerdì ’11 ottobre si è trasformato in un autentico saloon americano per ospitare l’American Night con i Castrol Brothers, band di Vicenza che porta con sé l’energia e il fascino della musica country; il tutto accompagnato da balli rigorosamente in stivali lucidi e cappello tipico.

Organizzare eventi come l’American Night non è privo di sfide. Se da un lato offre un’opportunità di immersione totale nel mondo country, dall’altro rischia di limitare il pubblico a una nicchia di appassionati. La scelta di proporre un’esperienza così mirata potrebbe scoraggiare chi non conosce a fondo il genere, creando un evento che sembra pensato solo per un target specifico, lasciando poco spazio ai curiosi di esplorare nuove sonorità. Questo tipo di impostazione, pur affascinante per gli appassionati, può talvolta rafforzare una visione stereotipata del country, che non rende giustizia alla varietà e alle sfumature del genere.

Una scaletta ben studiata e interpretazioni coinvolgenti

Nonostante questi possibili limiti, i Castrol Brothers sono riusciti a trasformare la serata in un vero spettacolo, rompendo alcune barriere grazie a una scaletta curata e dinamica. La scelta dei brani è stata un equilibrio perfetto tra pezzi contemporanei e grandi classici, riuscendo così ad abbracciare gusti diversi. I pezzi moderni hanno dato un tocco di freschezza e originalità, mentre le canzoni tradizionali hanno garantito un legame con le radici più autentiche del country, permettendo anche ai neofiti di apprezzare l’essenza del genere.

Il vero punto di forza della serata è stata l’interpretazione dei brani: la presenza di un violinista ha arricchito le canzoni con assoli emotivi e coinvolgenti, mentre il cantante principale, con il suo accento americano autentico, ha saputo dare una credibilità unica all’esibizione. La capacità dei Castrol Brothers di ricreare un’atmosfera così genuina e viva ha trasformato ogni canzone in un viaggio oltre oceano, catturando anche chi forse non si aspettava di lasciarsi andare al ritmo country.

L’intervista ai protagonisti

Il nostro Angelo Callegaro con i Castrols Brothers

«La nostra idea è quella di mostrare le tante sfaccettature del country», racconta Nicolas Frigo, il frontman del gruppo, durante l’intervista svoltasi dopo il concerto. «Sappiamo che spesso viene considerato un genere di nicchia, ma con serate come queste vogliamo dimostrare che c’è molto più di quanto si pensi. Non è solo cowboy e praterie: è una musica che parla di storie, emozioni e vita vissuta.»

E parlando della scelta dei brani, il violinista Geovanni Fongaro ha aggiunto: «Abbiamo cercato di creare una scaletta che fosse accessibile a tutti, con pezzi che chiunque potesse riconoscere e apprezzare, anche senza essere esperti del genere.»

In conclusione, “American Night” si è rivelata molto più di una semplice serata country. I Castrol Brothers sono riusciti a portare sul palco non solo la musica, ma un’intera esperienza che ha fatto rivivere al pubblico l’atmosfera dei locali americani più autentici.

“American Night” è un evento che merita di essere vissuto, perché, al di là dei possibili limiti, riesce a trasmettere una passione genuina e a far scoprire al pubblico il fascino di un genere troppo spesso sottovalutato.

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