Reduce dall’incredibile retrocessione decisa a tavolino dalla CAF, il Verona inizia la sua scalata alla promozione in Serie A con la trasferta in casa dell’Atalanta. È domenica 29 settembre 1974 e la squadra gialloblù, rimasta nelle mani del fidato Giancarlo Cadè, affronta al Comunale di Bergamo i nerazzurri guidati dal paraguaiano Heriberto Herrera – solo collega del più famoso “Mago” – nelle cui fila figurava un certo Antonio Percassi, oggi lungimirante numero uno del club orobico.

La doppietta di Zigo-Gol

Lo chiamavano Zigo-gol, anche se in realtà come lui ha stesso ha più volte ammesso, di gol non ne ha mai fatti molti. Quella domenica, però, Gianfranco Zigoni da Oderzo, divenne il protagonista principale. Terminato il primo tempo in svantaggio a causa di una rete di Rizzati – qualche anno prima a Verona senza mettere a referto nemmeno una presenza – i gialloblù entrarono in campo nella ripresa con ben altro spirito.

Agli onori della cronaca salì proprio Zigoni che con una doppietta messa a segno nel giro di dieci minuti ribaltò il risultato a favore dell’Hellas. Da ricordare è sicuramente il gol del pareggio con l’attaccante gialloblù che, imbeccato su punizione da un pallonetto di Mazzanti, abile a scavalcare la barriera, con un pregevole sinistro al volo insacca alle spalle di Cipollini.

Primo mattone verso la A

Quella vittoria fu il primo successo di un campionato che si sarebbe concluso a giugno inoltrato con la promozione in A, conquistata nello spareggio di Terni con il Catanzaro. Nel mezzo, il rapimento con riscatto di Saverio Garonzi e l’esonero di Cadè sostituito da Gigi Mascalaito. Un anno sofferto, entrato di diritto nell’ultracentenaria storia dell’Hellas.

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