“Francesca Cabrini” diretto da Alejandro Monteverde (“Bella”, “Little Boy” e “Sound of Freedom“) è un film italo-statunitense con la produzione anche della Angel Studios della serie “The Chosen”, distribuito in Italia dalla Dominus Production di Federica Picchi, società di produzione e distribuzione cinematografica, casa editrice e discografica con la missione di diffondere prodotti di alto valore artistico e culturale dal sapore etico.

New York, 1889: siamo nei bassifondi di Five Points a Manhattan, quartiere devastato da inquinamento degli scarichi industriali, abitato da operai e immigrati di ogni tipo in un melting pot sempre più concentrato, una palude piena di bambini che vivono anche nelle fogne. Francesca Saverio Cabrini, giovane suora lodigiana, ha in mente un sogno: andare in missione in Cina. 

Molte volte il desiderio della sua missione viene bloccato, complice lo stato precario di salute che la segna per tutta la vita ma che, nello stesso tempo, la spinge a perseverare. 

Ma Papa Leone XIII, per intuizione, la direziona verso l’ovest, verso l’America piena di immigrati italiani.

Il sogno interrotto dei migranti italiani

Inizia così l’avventura di Francesca Cabrini dopo un lungo viaggio fino al porto di New York, dove il primo impatto segna già il senso della missione. Gli immigrati italiani, partiti con il sogno americano, si ritrovano emarginati in posti squallidi, più poveri di prima, e giudicati male e in modo pesante dagli americani stessi.

Cabrini è una donna con una fede profonda e radicata, capace di perseguire l’obiettivo interiore fino allo spasimo. La sua convinzione la porta a sfidare il mondo che la circonda, il potere politico e sociale italiano e americano, ma anche la ritrosia della Chiesa stessa di fronte ad una determinazione femminile così forte.

La situazione dei Five Points è disperata, Francesca Cabrini vede nella vita e nel viso dei bambini il volto di Cristo. Con un coraggio che va oltre, riesce a realizzare cose che umanamente paiono impossibili, nel rispetto dei ruoli cerca ogni soluzione per dare nuove possibilità ai più piccoli, senza mollare ogni volta che le viene impedito, e questo succederà quasi sempre.

Patrona dei migranti e prima italo-americana canonizzata

Santa Francesca Cabrini, “donna di straordinaria forza e spiritualità”, proclamata beata nel 1938, santa nel 1946 (la prima della Chiesa cattolica statunitense), nel 1950 “Patrona degli emigranti“, è stata la prima cittadina italo-americana a esser stata canonizzata. Una piccola grande donna che ha lasciato il segno del cambiamento nel bene. Riuscirà ad essere la prima donna a fondare una congregazione e molti istituti, orfanotrofi e ospedali.

Il film racconta in modo diretto, senza esagerazioni, fa intuire, pensare e entra nel cuore: con un impianto tradizionale usa tutte le capacità per esser efficace, dal colore ai dialoghi e alle scene corali con i bambini.

Cast notevole con una superba e davvero forte Cristiana Dell’Anna nei panni della protagonista, Giancarlo Giannini nelle vesti del Papa, David Morse, Romana Maggiora Vergano (apprezzata in “C’è ancora domani”, “Il tempo che ci vuole”), John Lithgow, la musica di Andrea Bocelli che canta la canzone finale con la figlia Virginia.

Al cinema da oggi 13 ottobre al 15: a Verona è in programma Uci Cinemas a San Giovanni Lupatoto, The Space Cinema di Sona, e in città al Fiume.

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