Una manifestazione diffusa che mette in dialogo istituzioni, musei, gallerie d’arte, spazi indipendenti, centri culturali e associazioni cittadine, unite da un unico comune denominatore: l’arte contemporanea. E’ questa l’idea di Verona Art Week (VAW), il progetto che animerà Verona dal 7 al 13 ottobre 2024. La città si trasforma, quindi, in un centro culturale a cielo aperto per una settimana di mostre, installazioni, performance, eventi, spettacoli e contaminazioni inattese.

Questa seconda edizione indaga una nuova modalità di narrazione del panorama culturale veronese identificando un tema curatoriale e riunendo più di 40 partner e 50 eventi. Il contesto è quello della fiera d’arte ArtVerona che giunge quest’anno alla sua diciannovesima edizione e si svolge dal 10 al 13 ottobre. Il progetto è patrocinato e sostenuto da Europe Direct, Provincia di Verona e Comune di Verona. Con il supporto di ARLAC e media partner Heraldo.

Verona Art Week è un progetto di Cosmogramma, uno studio creativo che si occupa di progettazione, ideazione e curatela in ambito culturale, costituita dalle professionalità di Tommaso Giacomin, Zeno Massignan, Filippo Tommasoli e Giuditta Vegro

Verona Art Week nasce per mettere in rete le realtà culturali pubbliche e private, le gallerie, gli spazi indipendenti, i centri culturali e le associazioni che si occupano di arte moderna e contemporanea a Verona.

La creazione di un’identità condivisa e la possibilità di seguire in maniera funzionale lo svolgersi delle attività, grazie a strumenti digitali e cartacei, permette di coinvolgere con più facilità pubblico e cittadini al fine di una promozione condivisa della cultura e dell’arte. 

VAW è una serie di eventi diffusi che fanno vivere il territorio, l’occasione perfetta per incontrare artisti, professionisti e appassionati, condividendo idee ed esperienze, per scoprire nuove prospettive e stimoli creativi. Un appuntamento annuale che si declina di anno in anno sulla proposta di un tema specifico di attualità, da analizzare sotto molteplici punti di vista attraverso eventi artistici e incontri che coinvolgono la comunità, favorendo lo scambio di opinioni e la pluralità delle idee.

VAW mette in rete realtà culturali pubbliche e private, gallerie, spazi indipendenti, centri culturali e associazioni che si occupano di arte moderna e contemporanea a Verona, favorendo l’interazione e la connessione tra il pubblico e il mondo dell’arte.

“Terrestri”, il tema dell’edizione 2024

Per l’edizione del 2024 si è deciso di identificare un tema curatoriale esplicitato negli eventi autoprodotti, partendo dalla questione urgente del consumo di suolo, sintetizzata dal titolo Terrestri. L’identità visiva, dal sapore pop e accattivante, descrive un ambiente solitario, quasi post apocalittico, dove il cemento e la speculazione edilizia, sovrastano gli spazi verdi e l’essere umano diventa una specie a rischio d’estinzione.

Si ritiene infatti che gli spazi naturali e non cementificati vadano intesi come bene da difendere e proteggere per la comunità. Riconoscendo quindi il verde pubblico come bene comune, si afferma l’importanza dei servizi ecosistemici forniti alla collettività, fondamentali per tutto ciò che attiene all’adattamento climatico nelle aree urbane e periurbane e alla loro vivibilità. La fruizione e la cura condivisa diventano quindi strategiche per la tutela del suolo, della biodiversità, della qualità dell’aria e quindi della salute dei cittadini.

Gli eventi

Questa visione e questo approccio vengono affrontati tramite tre eventi artistici e performativi, pensati per avvicinare il pubblico alla questione, rendendolo più comprensibile nelle sue declinazioni sociali ed ambientali. 

Il primo evento si svolge nel Loggiato Vecchio in Piazza dei Signori, mercoledì 9 ottobre alle ore 19.00. Vede la partecipazione di Giuseppe De Benedittis, artista italiano con base a Madrid che porta a Verona la sua ricerca sulla spazializzazione sonora in una performance pubblica di musica elettronica site specific.

Gli altri due eventi sono invece programmati per sabato 12 ottobre. Il primo è un intervento performativo itinerante dell’artista Raffaele Vitto dal titolo Dea. Per un’intera giornata l’artista propone al pubblico della terra accuratamente scelta, pura e fertile, impacchettata nel classico formato da chilo, utilizzato per la vendita al dettaglio della farina. L’immensità del suolo diventa quindi un prodotto commerciale e misurabile, sempre più raro e prezioso, e allo stesso tempo l’opera d’arte esce dalla sua esclusività, potendo essere acquistata ad un prezzo accessibile, quello della farina stessa.  

L’altro evento previsto per le ore 18.00 si tratta invece di una performance partecipata e aperta al pubblico in Piazza Santa Toscana dal titolo Movi-festo. È il primo studio delle danzatrici Aurora Sbailò, Benedetta Leso, Giulia Quacqueri, Viola Mazzi, che indaga il movimento come necessità vitale per permettere un cambiamento ed una rivoluzione personale.

I partner

L’iniziativa, di cui è partner anche Heraldo, ha raccolto l’adesione di numerose realtà del settore artistico e culturale e del mondo imprenditoriale: ArtVerona, AGIVERONA, Amaro Caffè, Archivio, ARLAC, ARTantide, Artep (Il Mercante d’Oriente), Artericambi, Atelier Labor Limae, Biblioteca Capitolare, Bridge Film Festival, Caracause, Daniele Girardi, Eataly Art House (E.ART.H.), Elena Guerreschi, Federico Ferrarini, Fondazione Cariverona, Fonderia XX.9 – Alva Project Room, Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, Galleria Dello Scudo, Galleria Faraci Arte, Giovanni Chiamenti, Grenze Arsenali fotogranci, Habitat 83, Il Gelso, Impasti 4.1, Kromya Art Gallery, Lawren Spera e Steve Ingham, Leon D’Oro, Luogo Arte Contemporanea, Marcorossi Arte Contemporanea, Palazzo Maffei Casa Museo, Peter Frey Gallery, Qloom , Santa Maria Craft Bar, Spazio Vitale, Studio la Città, Università di Verona, Urbs Picta.

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