Il Lago di Garda come Santorini o Barcellona? L’estate 2024 è stata caratterizzata dalle notizie che arrivavano da Grecia e Spagna di residenti esasperati dal turismo di massa e le sue ripercussioni. Dall’economia locale che viene stravolta dalla nascita di servizi per i turisti a discapito di quelli per i residenti, all’inquinamento ambientale ed acustico, passando dall’aumento dei prezzi di beni, come gli affitti delle case, gonfiati da quelli turistici a breve termine.

L’insieme di questi fattori compone il fenomeno dell’overtourism e sono sempre di più gli esempi in giro per l’Europa – e in Italia – di proteste e misure adottate contro il sovraffollamento turistico.

A Santorini, per far fronte all’assalto di turisti che sbarcano sull’isola dalle navi da crociera, dal 2025 scatterà il numero chiuso: massimo 8.000 croceristi al giorno potranno visitare la perla del Mar Egeo. Quest’estate, il 23 luglio, si sono registrati 11 mila arrivi, in un’isola abitata da circa 15 mila persone e molto scandalo ha destato il post del presidente del municipio di Fira, Panagiotis Kavallaris, che invitava i residenti a restare a casa per l’impossibilità di spostarsi nelle strette vie della città.

Se in Grecia sono intervenute le autorità, in Spagna – a Barcellona – i cittadini stessi sono scesi in piazza contro i turisti. Il 6 luglio 3 mila persone hanno manifestato per le strade del capoluogo della Catalogna per protestare contro aumento dei prezzi delle case dovuto all’overtourism. Tra gli atti dimostrativi ci sono stati anche getti d’acqua verso i turisti.

A Barcellona infatti nel 2019 si sono registrate 27,3 milioni di presenze tra città ed hinterland a fronte di una popolazione di 5,3 milioni di abitanti, comprendendo l’area metropolitana. Il Comune si è impegnato a revocare 10 mila licenze per gli affitti a breve termine entro il 2028 e una maxi-tassa di soggiorno per le crociere che sostano meno di 12 ore.

Le proteste a Barcellona non sono un unicum, in Spagna si sono mobilitati anche i residenti delle Isole Canarie (14 milioni di turisti a fronte di 50 mila residenti), Malaga e Cadice. Il fenomeno ha colpito anche l’Italia: a Venezia è entrato in vigore da aprile il biglietto da 5 euro per l’ingresso in città e a Firenze quest’estate sono comparse eloquenti scritte sui muri: “Tourists go home!“. Visto l’aumento di presenze anche sul Lago di Garda, si può parlare di overtourism anche sul nostro territorio?

I dati della stagione 2024

Il Lago di Garda era già reduce da una stagione record, quella del 2023, con 14 milioni di presenze sulla sponda veronese (+5,5% rispetto al 2019) e 25 milioni di presenze complessive.

Già prima della partenza formale della stagione estiva un rapporto dell’Osservatorio Emma Villas aveva interrogato gli italiani sulle loro mete preferite per le vacanze. Il Lago di Garda è risultato la terza meta preferita – in Italia – con il 23,6%, dietro a Salento (31,6%) e Costiera Amalfitana (28,9%).

Nei primi 5 mesi del 2024, inoltre, sono già stati battuti i record di presenze sul Garda veronese, come riportato dalle elaborazioni del Servizio Studi e Ricerca Camera di Commercio di Verona su dati dell’Ufficio di Statistica della Regione del Veneto. Nel periodo gennaio-maggio 2024 si sono registrate 3.462.566 presenze, +5,2% rispetto allo stesso periodo 2023 e +26,3% rispetto al periodo prepandemico (nel 2019 le presenze furono 2.742.506).

Con la pubblicazione a settembre dei dati dell’Osservatorio Turistico Verona Garda, è possibile stilare un primo bilancio della stagione estiva 2024 sul Garda veronese che delinea un nuovo aumento delle presenze. Si è registrato un leggero incremento percentuale sulle occupazioni delle strutture alberghiere gardesane. Come commentato dal Presidente di Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni:

In questa prima decade del mese [di settembre n.d.a.] ci attestiamo tra il 75% e l’80% di occupazione, dopodiché il mercato è ancora aperto, con una leggera flessione rispetto all’anno scorso, se guardiamo i dati ad oggi. Tuttavia molte prenotazioni avverranno sotto data, quindi solo nei prossimi 20 giorni vedremo realmente come andrà. Questo è un classico di settembre per la nostra destinazione, perciò siamo fiduciosi, specialmente sul rush finale, ovvero in corrispondenza della Festa dell’Uva di Bardolino e della Festa della Bandiera in Germania che cade il 3 ottobre.

Turisti da ogni parte del mondo hanno trascorso dei giorni di ferie sul Garda e – più in generale – a Verona e provincia, a partire dagli inglesi che sono risultati la clientela più altospendente con 119,5 euro di spesa giornaliera di soggiorno. Leggera flessione per quanto riguarda i cittadini tedeschi, mentre aumentano quelli provenienti dall’Est Europa, in particolare dalla Polonia. Nel mese di agosto infatti si è registrato un +30% di turisti polacchi nella sola sponda trentina del Lago di Garda, come riportato da TGR Trento.

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Due dati da analizzare sarebbero quelli del tasso di turisticità (turisti per abitanti) e della densità turistica (turisti per kmq), disponibili fino al 2019 grazie alla Camera di Commercio Industria e Artigianato Verona e che vanno letti tenendo conto che nel 2023 il numero di presenze complessive è aumentato del 5,5% rispetto al 2019 e che le prime stime dell’estate 2024 sono in crescita.

Nel 2019, il tasso di turisticità annuo fu di 63,6 turisti ogni 100 abitanti con picchi di 136,1 nel periodo giugno-settembre. Il comune più visitato fu Lazise con 140,6 turisti ogni 100 abitanti.

Il dato sulla densità turistica è ancor più emblematico. Il valore annuo medio sui comuni del Lago fu di 93,04 turisti/kmq. Nel solo periodo giugno-settembre si raggiunsero i 199,23 turisti/kmq con il picco – ad agosto – di 237,07 turisti/kmq. Il comune più densamente visitato fu Peschiera Del Garda con una media annua di 356,94 turisti/kmq con picco, nel periodo giugno-settembre 2019, di 741,97 turisti/kmq.

Il tema al centro della puntata di “In bolla”

Dei rischi e delle possibili misure da adottare sul Lago di Garda per contrastare il fenomeno dell’overtourism ne hanno discusso i ragazzi del podcast di PAO Media, In bolla.

Ospite dell’ultima puntata infatti è Francesco Zeitler, Presidente del comitato Giovani Albergatori Federalberghi Garda Veneto e General Manager dell’Hotel Sirena. Intervistato da Davide Lonardi, Zeitler ha analizzato lo stato di salute del settore alberghiero del Garda veronese e, data la sua giovane età, ha provato ad indicare una via da seguire per migliorare la qualità dei servizi turistici offerti senza sacrificare il benessere dei residenti.

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