La Juventus di Thiago Motta sta vivendo un momento di grande esaltazione. Reduce da due vittorie consecutive per 3-0, la squadra bianconera sembra aver trovato una nuova identità sotto la guida del tecnico italo-brasiliano. Questi due successi hanno messo in luce non solo la solidità del gruppo, ma anche la capacità di Motta di tirare fuori il meglio dai giovani talenti della rosa: un cambiamento radicale rispetto all’approccio più conservativo e pragmatico dell’era Allegri.

Un gioco moderno e propositivo

Thiago Motta ha portato con sé una filosofia di gioco moderna ed ambiziosa, basata su un modulo fluido e dinamico. Si punta sulla costruzione dal basso, sul possesso palla e su un pressing alto e asfissiante. L’obiettivo è chiaro: dominare il gioco ed imporre il proprio ritmo. Motta ha saputo sfruttare al meglio le risorse a disposizione, dando spazio a giovani come Samuel Mbangula, Nicolò Savona e Kenan Yildiz che hanno già lasciato il segno con prestazioni brillanti e gol importanti. Il contributo dei giovani è stato determinante, non solo in termini di gol, ma anche nella capacità di interpretare il gioco con grande personalità.

Le differenze con la Juventus di Allegri

La Juventus di Thiago Motta è molto diversa rispetto a quella vista sotto la guida di Massimiliano Allegri. Se quest’ultimo privilegiava un approccio più cauto, spesso basato su una solida fase difensiva e su un gioco di rimessa, Motta ha ribaltato questa filosofia, puntando su un calcio propositivo ed offensivo. Il baricentro della squadra è decisamente più alto, con una maggiore attenzione in fase di costruzione.

Questo cambio di rotta sta portando una ventata di freschezza e un gioco più verticale rispetto al passato. La squadra sembra più coraggiosa, più intraprendente e più disposta a rischiare per ottenere il controllo del gioco. Ha una fluidità e una velocità di esecuzione che erano spesso assenti nella gestione precedente di Allegri.

Juventus-Roma: lo scontro tra due progetti ambiziosi

La prossima sfida di Serie A vedrà la Juventus di Thiago Motta affrontare la Roma di Daniele De Rossi, reduce dalla sconfitta in casa con l’Empoli per 2 a 1, in un confronto che si preannuncia molto avvincente, viste le diverse filosofie di gioco che i due allenatori rappresentano.

Foto da Unsplash di Izuddin Helmi Adnan

Questi ultimi hanno due visioni di calcio differenti: Motta è un allenatore innovativo e propositivo, mentre De Rossi è un allenatore più tradizionale e pragmatico. La Roma, infatti, nonostante un inizio di campionato finora poco convincente, si presenta come una squadra solida e compatta, con un mix di giovani e veterani.

La squadra giallorossa è abile nel chiudere gli spazi e nel ribaltare il gioco velocemente, sfruttando le qualità di giocatori come Paulo Dybala e Lorenzo Pellegrini per colpire in contropiede. I giallorossi si distinguono per il forte spirito di squadra e per la mentalità combattiva, tratti caratteristici di De Rossi, che è riuscito a trasmettere la sua grinta sin dal primo momento e ha dato fiducia a giovani come Matias Soulé e Nicola Zalewski, integrandoli in un gruppo che può contare su veterani come Gianluca Mancini e Stephan El Shaarawy.

Questo mix di esperienza e gioventù è sicuramente uno dei punti di forza della squadra giallorossa.

Il duello tattico

Il confronto tra Juventus e Roma sarà un interessante duello tattico. Da un lato, i bianconeri cercheranno di imporre il proprio gioco attraverso il possesso palla e la creatività dei giovani; dall’altro, i giallorossi punteranno sulla compattezza difensiva e sulle ripartenze veloci.

La chiave del match potrebbe risiedere nella capacità della Juventus di sfondare il muro difensivo giallorosso e di non esporsi in maniera eccessiva ai rapidi contropiedi avversari.

Insomma, Thiago Motta sembra aver ridato vita alla Juventus, trasformandola in una squadra ambiziosa, giovane e con un gioco altamente propositivo. La sfida contro la Roma di De Rossi sarà un test cruciale per misurare il reale livello di crescita dei bianconeri, che in queste prime due partite di campionato hanno dimostrato di avere le potenzialità per tornare ai vertici del calcio italiano. È presto per tirare conclusioni, ma i primi segnali sono molto positivi. Una cosa è certa: la nuova Juventus di Motta sta già lasciando il segno.  

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