Nel profondo mutamento climatico, ambientale e economico di oggi, la domanda se sia possibile ripensare la convivenza uomo-natura è urgente. Non basta una rassegna culturale per dare risposte, però il Coesistenza festival, al via da oggi fino a domenica 1 settembre nel paese di Lundo, a Comano Terme in provincia di Trento, si propone di aprire delle strade e di formulare al meglio le domande.

La terza edizione mette infatti al centro l’uomo, la natura e le relazioni, con la consapevolezza che l’elemento del selvatico costituisce il fattore più complesso con cui interagire. Il festival nasce dall’iniziativa di Pams Foundation e dell’associazione Io non ho paura del lupo e si rivolge a un pubblico di neofiti e di esperti grazie a un programma molto vario di appuntamenti: caffè scientifici e letterari, ma anche cinema, teatro, archeologia, escursioni, sono tutti strumenti che favoriscono l’approfondimento, per un pubblico di tutte le età e formazione, dei temi ambientali trattati durante la manifestazione.

Un festival itinerante

Gli esperti protagonisti dei numerosi incontri non provengono solo dal mondo accademico, ma anche da quello istituzionale e dalla realtà dei Parchi, accanto a tecnici, rappresentanti di categoria, artisti, psicologi e mondo dell’informazione, mentre gli studenti del Dipartimento di Scienze storiche, geografiche e dell’antichità dell’università di Padova sono coinvolti nelle attività del festival.

La locandina della terza edizione di Coesistenza festival, in corso fino a domenica 1 settembre a Lundo, Comano Terme (Trento).

Una delle caratteristiche della manifestazione è l’itineranza: dopo aver infatti debuttato in Lessinia e aver realizzato la seconda edizione in Valle di Ledro, Coesistenza festival ora si trova nel complesso delle Giudicarie, territorio che rappresenta in modo esemplare lo sviluppo di comunità umane in un contesto naturale.

«Crediamo che il cammino della coesistenza tra uomo e ambiente naturale non possa essere percorso senza il pieno coinvolgimento delle comunità locali. Per questo abbiamo deciso di rendere il festival in movimento, anno dopo anno, raggiungendo così quante più realtà possibili» spiega Francesco Romito, vicepresidente dell’associazione Io non ho paura del lupo.

Progettare nel rispetto della biodiversità

E infatti la giornata di oggi è dedicata a “Progettare la coesistenza: la biodiversità nelle strategie e nei progetti per la salvaguardia del territorio” durante la quale vari professionisti di settore seguiranno un vero e proprio corso formativo per pensare alla biodiversità come strumento di progettazione del territorio.

La coesistenza uomo-natura non può quindi essere affrontata da un punto di vista esclusivo e per questo entrano in campo le neuroscienze, l’antropologia, l’etica e lo studio del paesaggio quali lenti speciali di indagine. Tra gli incontri previsti, anche quelli dedicati alle realtà produttive che si intersecano con il contesto naturale montano come l’allevamento nelle terre alte.

Il ruolo dell’informazione

A occupare molte riflessioni è inoltre la convivenza con i grandi carnivori: due incontri in particolare fanno luce sul ruolo dell’informazione, entrambi in programma domenica 1 settembre alle 14 e alle 16 (dettagli alla pagina online del programma).

Il primo caffè scientifico si intitola “Comunicare la coesistenza con il lupo” e vede in dialogo Aldo Martina, autore del libro Il lupo fuori dalle favole, insieme a i responsabili del Parco delle Orobie Valtellinesi che con, il supporto di Life WolfAlps EU, della casa di produzione Talking Nat e della voce autorale di Anna Sustersic, hanno realizzato il podcast “Intrecci Invisibili, coesistenza tra uomini e lupi”. Ad arricchire il confronto anche il contributo di Laura Scillitani che per il progetto Life Wolfalps EU ha curato e realizzato il podcast “Sei il lupo” e il libro per bambini I lupi delle Alpi.

Foto di Rasmus Svinding, Pexels.

L’obiettivo di questo confronto tra esperienze editoriali è di definire gli aspetti più efficaci nel dare una visione autentica del lupo e nel favorire una relazione positiva, inserita in una visione che ci rende tutti parte di un unico sistema.

Alle 16 invece sarà al centro il ruolo della stampa con l’incontro “Grandi carnivori e giornalismo: Parliamone!”, al quale prendono parte Tiziano Grottolo (Corriere del Trentino), Laura Scillitani (Life Wolfalps EU), Paolo Mantovan, (vicedirettore di TV33), Simone Casciano (Il T quotidiano), moderati dal giornalista Mauro Fattor. Sarà quindi approfondito il ruolo dei media nel descrivere la presenza dei grandi carnivori sui giornali, con alcune informazioni su come leggere e scrivere le notizie.

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