È di nuovo Rovereto, la piccola e bella Rovereto, punto di incontro, da sempre, di culture e di idee, la protagonista della nuova edizione, la numero 44, di Oriente Occidente Dance Festival. L’appuntamento internazionale con la danza è pronto a mostrarsi al pubblico in tutta la sua straordinaria ricchezza, unendo a questa arte molte altre suggestioni.

Perché Oriente Occidente è anche fucina di idee e di scambi, luogo eletto al dialogo e alla riflessione sulle trasformazioni del nostro tempo. Con la potenza del ballo, anche quello popolare, e la serietà dei dibattiti sui grandi temi che riguardano tutti noi, nessuno escluso.

Siamo, in questa edizione 2024, all’ultimo capitolo di un ciclo, Mediterranei. Una declinazione plurale per un nome altrimenti singolare, scelta a rappresentare tutto ciò che in questo mare è accaduto, accade e accadrà. Mediterranei, perché è uno spazio plurale, da sempre teatro di fiorenti incontri da un lato e di violenti scontri dall’altro. E il festival affida all’arte e ai suoi interpreti il compito di proporre nuove visioni e trovare nuove narrazioni.

Due anni fa il direttore artistico del festival e suo fondatore, Lanfranco Cis, scelse all’inizio del percorso dedicato a questo mare le parole dello storico francese Fernarnd Braudel:

“Che cos’è il Mediterraneo? Mille cose al tempo stesso. Non un paesaggio ma innumerevoli paesaggi. Non un mare ma una successione di mari. Non una civiltà ma più civiltà ammassate l’una sull’altra. Il Mediterraneo è un antico crocevia. Da millenni tutto è confluito verso questo mare, scompigliando e arricchendo la sua storia”.

Una scena della coreografia di “Deserto tattile” di Nicola Galli.

Eccoci dunque all’edizione 2024, dal 30 agosto al 7 settembre. In programma più di 40 eventi tra spettacoli e conferenze con artiste, artisti e compagnie provenienti da 15 diverse nazioni. Oriente Occidente conclude il suo viaggio nei Mediterranei con uno sguardo sempre più ampio, questa volta dedicato alle relazioni che si intrecciano e ai nuovi equilibri che si vanno costruendo: quale sguardo è necessario per guardare al mondo di oggi?

Come sempre il festival rinnova la fedeltà al suo marchio di fabbrica e si nutre di pluralità, lascia spazio alla contraddizione, si interroga su temi come identità, appartenenza, riconoscimento, rappresentazione, voglia di riscatto, nuove utopie, mettendo in discussione i punti cardinali, il senso di centro e di marginalità, andando alla ricerca di quali relazioni oggi determinano gli equilibri.

Esistono ancora un Nord e un Sud del mondo? Cosa significa oggi Occidente? Cosa rimane di queste definizioni?

Il programma

Il programma unirà grandi nomi della scena internazionale alla produzione italiana e a nuove tendenze dal mondo, e quest’anno si arricchisce anche grazie all’importante collaborazione con Asia-Europe Foundation (ASEF) per Asia-Europe Cultural Festival 2024, un vero e proprio Festival nel Festival, dedicato all’incontro tra i due continenti attraverso le arti.

Come ogni anno, il cuore della programmazione di Oriente Occidente Dance Festival è la danza internazionale: coreografi, coreografe e compagnie dal mondo che arricchiscono la proposta di una pluralità di sguardi.

Ad aprire la 44esima edizione di Oriente Occidente Dance Festival è il coreografo di origini senegalesi Amala Dianor con DUB, uno spettacolo nato nei sobborghi di molte città del mondo, durante il tour di un precedente lavoro. Dianor, affascinato dalle street culture, ha invitato sul palco undici giovani street dancer da Francia, Stati Uniti, Congo, India, Sudafrica, Costa d’Avorio, Italia, Gran Bretagna.

Ed è solo l’inizio di un viaggio che porterà il pubblico dal Ruanda al Centro America, dalla Francia all’Estremo Oriente, passando naturalmente per l’Italia. Lo spazio dedicato alla danza contemporanea italiana è sacro per il festival, che l’ha sempre sostenuta intrecciando legami molto duraturi con alcune delle compagnie più riconosciute del panorama nazionale. Tra queste, Compagnia Abbondanza/Bertoni, Michela Lucenti con il suo Balletto Civile, Aristide Rontini, Carlo Massari, Nicola Galli.

Sidi Larbi Cherkaoui nella coreografia Nomad, foto di Filip Van Roe.

Oriente Occidente in città

Lo spazio performativo si sposta anche fuori dai teatri invadendo spazi pubblici e sale espositive, nella ricerca costante di una prossimità sempre maggiore con la comunità.

Il programma all’aperto anticipa l’inizio del Festival grazie ai Risvegli di Pietro Marullo, momenti quotidiani all’insegna della consapevolezza del proprio corpo e del proprio respiro e della condivisione dell’inizio della giornata (dal 27 agosto al primo settembre, ore 7, Oriente Occidente Studio e/o parchi cittadini).

La programmazione “off” rientra nel progetto Lungo le vie dell’Acqua, che vede il comune di Rovereto capofila di una rete di comuni e di enti che si impegnano per la tutela dell’ambiente e per una gestione sostenibile dell’acqua in prospettiva glocal e inclusiva. Vedremo dunque il Teatro dei Venti, Fortuna di Piergiorgio Milano, Naufraghi di Luciano Padovani di Naturalis Labor.

Tra le sale del Mart nasce il progetto D.Arte, una rinnovata collaborazione tra il Festival e il Museo che da spazio espositivo diventa ancora una volta palco di azione, ambiente sfaccettato, diversificato, interattivo.

Per la programmazione off, si aggiungono a questi gli appuntamenti Lampyris Noctiluca di Aristide Rontini al Mart e Del perdersi e Del Ritrovarsi di Balletto Civile all’Urban Center e alla ex Chiesa di Sant’Osvaldo.

La musica, gli eventi speciali, i Linguaggi

Ci sono infine le altre sezioni, a coronare la serie di appuntamenti del festival portando in scena la musica, i talk, i workshop, uno dei quali ospitato al Muse di Trento. Il ciclo Linguaggi prevede sette appuntamenti in forma di dialogo tra due o più ospiti, che possano portare esperienze e punti di vista diversi garantendo, ancora una volta, quello sguardo plurale sulle cose e coltivando quella necessità di relazione che appare ormai più che mai urgente e che rappresenta il filo rosso dell’intera 44esima edizione del Festival. Si parlerà così di migrazioni, femminismi, nuovi italiani, identità.

Accessibile e sostenibile

Da diversi anni Oriente Occidente è promotore di progetti e azioni che intrecciano accessibilità e sostenibilità, due dei valori fondanti della mission.

La creazione di eventi come Oriente Occidente Dance Festival prevedono spostamenti e dispendio di materie prime. Per far fronte a tutto questo il festival ha messo in campo una serie di azioni di compensazione e controllo per abbattere l’impatto ambientale: il materiale cartaceo sempre più ridotto, l’assenza totale di acqua in bottigliette di plastica nei teatri, menù completamente vegetariani, invito a pubblici e artisti a non utilizzare l’auto per spostarsi ma le biciclette, il riciclo dei banner pubblicitari dell’anno precedente per la realizzazione del merchandising, l’utilizzo esclusivo di energia che proviene da fonti rinnovabili ed è certificata.

Sous les fleurs, prima nazionale per la coreografia di Thomas Lebrun sulla comunità Muxes di etnia zapoteca e considerata come un vero e proprio terzo genere. In scena il 5 settembre al Teatro Zandonai. Foto di Frederic Iovino.

C’è poi la costante attenzione al rispetto delle differenze: Oriente Occidente si avvale della collaborazione di un accessibility manager che si occupa di selezionare gli spettacoli più adatti, di stringere sempre più nuove relazioni con i pubblici, di produrre i materiali necessari all’accessibilità. Questo è reso possibile grazie alla partecipazione di Oriente Occidente alla rete Europe Beyond Access, il più grande progetto al mondo su arte e disabilità, co-finanziato dall’Unione Europea.

Acquisto dei biglietti

È già possibile acquistare online i biglietti del Festival al sito www.orienteoccidente.it, dove è possibile consultare il programam completo. L’acquisto online sarà supportato da una infoline a cui si potranno richiedere informazioni e aiuto: 0464016576 e biglietteria@orienteoccidente.it (dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 14).

Anche quest’anno Oriente Occidente sceglie di proporre i tre percorsi tematici che toccano le principali questioni portate avanti in queste ultime edizioni, proponendo tre abbonamenti che includono tre o quattro spettacoli a un prezzo vantaggioso, disponibili all’acquisto online, con grande attenzione ai giovani a cui sono riservati abbonamenti a prezzi agevolati.

Il box office sarà allestito da oggi, 27 agosto, in Corso Rosmini 58 a Rovereto e sarà aperto tutti i giorni dalle 13 alle 20 fino al 7 settembre. Non sarà possibile acquistare i biglietti nei luoghi di spettacolo, ma l’acquisto sarà sempre possibile online fino a cinque minuti prima dell’inizio di ogni performance.

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