L’Italia nel medagliere finale si è classificata al 9° posto. Non male, quarta fra i Paesi europei (terza nella UE) e davanti alla Germania. Prima di tutti gli USA, a pari medaglie d’oro della Cina, ma con più medaglie d’argento e totali. Poi Giappone e Australia.

Ma se l’Unione Europea fosse uno Stato? Se analogamente agli USA, la UE avesse partecipato alle olimpiadi come Stati Uniti d’Europa, come è nelle aspirazioni di molti, pur consapevoli delle enormi difficoltà a diventarlo, quale sarebbe stata la sua posizione nel medagliere?

Ebbene, la UE in tal caso sarebbe stata prima, e di gran lunga, anche se ovviamente con qualche medaglia in meno rispetto alla somma algebrica. In ogni caso la UE avrebbe ottenuto più ori, argenti e bronzi di USA e Cina sommati assieme.

Un medagliere rapportato al numero di abitanti

Certo il numero di abitanti di un Paese conta. La UE nel suo complesso ha un numero di abitanti maggiore degli USA, ma anche molti meno della Cina. Una nazione con 50 milioni di abitanti non può certo competere, come numero di medaglie assolute, con un’altra di 500 milioni di abitanti o addirittura più di 1 miliardo.

È interessante però mettere in relazione il numero di medaglie dei vari Paesi con le rispettive popolazioni. Ne escono rapporti interessanti. In questa diversa classifica primeggiano i Paesi di lingua e cultura anglosassone.

I campioni olimpionici non nascono per caso. A numero di abitanti comparabili un maggior numero di medaglie dipende da quanto lo sport nel Paese è praticato e sostenuto. I campioni potenzialmente ci sono in tutto il mondo, a tutte le longitudini e latitudini, ma possono emergere solo se nel sistema Paese ci sono abbastanza campi sportivi, palestre, piscine, attrezzature sportive, usufruibili gratuitamente o a basso costo da tutti.

Interi continenti ai margini dei giochi olimpici

Sicuramente il numero di medaglie è un indice della ricchezza di un Paese, ma anche, e di più, della distribuzione di tale ricchezza e del reddito.

Nel medagliere il primo Paese africano è il Kenya al 17° posto, poi l’Algeria al 39°, ma molti altri Paesi, e fra questi la Nigeria che conta 220 milioni di abitanti, non hanno ottenuto neanche una medaglia.

Salvo rare eccezioni il rapporto medaglie ogni 10 milioni di abitanti è per molti Paesi dell’Africa e del sud America, molto avvilente. In questi Paesi non mancano solo campi sportivi, palestre e piscine, mancano anche scuole, ospedali e welfare. Ed in molti casi la priorità quotidiana non é lo sport ma fare i conti con la fame, la guerra e la povertà.

Le olimpiadi dell’era moderna sono un grande spettacolo, dove i Paesi più ricchi si sfidano sportivamente, lasciano ai margini delle competizioni troppe aree geografiche del mondo. E dove i Paesi più ricchi dell’era moderna, non hanno saputo sospendere le guerre durante i giochi olimpici. Nemmeno per un momentaneo cessate il fuoco.

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