Sono trenta le candeline che quest’anno il Film Festival della Lessinia soffierà per festeggiare una proposta culturale nata nel cuore della montagna veronese e che, in questi decenni, ha conquistato crescente riconoscimento a livello nazionale e internazionale.

Dal 1995, la creatura nata per iniziativa del Curatorium Cimbricum Veronense come rassegna videografica sulle terre alte locali, si è affermata come concorso cinematografico sotto la guida del direttore artistico Alessandro Anderloni. E ora dal 23 agosto al 1 settembre i 97 film provenienti da 48 Paesi con 31 anteprime italiane ruoteranno intorno al tema del cammino.

Ad inaugurare la rassegna sarà quindi Paolo Rumiz, il 23 agosto alle 18 al Teatro Vittoria con la prima assoluta dello spettacolo 1.200.000 passi. In viaggio con Paolo Rumiz di Alessandro Scillitani e, il giorno seguente con l’incontro conil pubblico Europa, il tradimento del mito, che ripercorre la sua quadrilogia dedicata all’Europa: Trans Europa Express (2012), Il filo infinito (2019), Canto per Europa (2021), Verranno di notte. Lo spettro della barbarie in Europa (2024).

Nel documentario, il regista Scillitani ha trasferito il diario di racconti e immagini che partono dall’abbandono delle montagne di Aspromonte, ripercorrono il leggendario viaggio in Topolino sui Monti naviganti, navigano il grande fiume Po verso Est fino ai Balcani e alle tensioni geopolitiche. Poi in barca a vela sull’Egeo, in treno verso i luoghi delle guerre di ieri e di oggi, a piedi per le vie di Roma, lungo l’Appia Antica e la Postumia.

Giorgio Diritti ospite d’onore

Il Festival omaggia uno degli autori italiani contemporanei che hanno indagato con sguardo originalissimo le terre alte. Il regista e autore Giorgio Diritti, formatosi con Pupi Avanti e poi con Ermanno Olmi alla scuola Ipotesi Cinema di Bologna, nel 2005 si fa conoscere al grande pubblico con Il vento fa il suo giro, al quale una lunga produzione dedicata al tema del ritorno alla montagna.

Nel 2009 con L’uomo che verrà raccontò la strage di Marzabotto (quest’anno ricorrono gli ottant’anni) con lo sguardo di una bambina. Nel 2020 dirige Volevo nascondermi, che racconta la vita del pittore Antonio Ligabue, interpretato da Elio Germano e presentato al Festival del Cinema di Berlino, dove l’attore per questo ruolo ha vinto l’Orso d’argento al miglior attore. Il film ottiene 15 candidature ai David di Donatello 2021, vincendone sette, tra cui Miglior regia e Miglior Film.

Il recentissimo Lubo, in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2023, è tratto dal romanzo di Mario Cavatore Il seminatore e racconta la vicenda del nomade artista di etnia jenisch al quale, nell’inverno del 1939 secondo il programma di rieducazione nazionale svizzero per i bambini di strada ispirato a principi di eugenetica (Kinder der Landstrasse), vengono strappati i figli.

I film del Ffdl 2024

La programmazione cinematografica delle 97 opere selezionate, tra le 1160 presentate da 119 Paesi, si divide nelle sezioni: Concorso, Montagne Italiane, FFDLgreen, FFDL+ bambini e ragazzi, Retrospettiva (quella del 2024 è incentrata sul cammino), Eventi Speciali.

Ben 37 film della selezione ufficiale saranno disponibili sulla piattaforma MyMovies. Il Festival guarda in particolare alle cinematografie emergenti, con opere provenienti anche da Bhutan, Myanmar, Ghana, Libano, Nepal, Togo, Taiwan e alla produzione italiana rappresentata da 21 opere.

Aprono il Concorso internazionale le anteprime di due giovanissimi: Theja Rio, dall’India, con Ade (On a Sunday), ritratto di due bambini che si confrontano con il mondo adulto nel microcosmo di un villaggio nella foresta, e il documentario Where We Used to Sleep del regista tedesco Matthäus Wörle, ambientato vicino a un lago dei Monti Apuseni, in Romania, ammorbato dal fango tossico di una miniera di rame.

Contadini di confine (Grenzbauern), 2024, di Michele Trentini è girato in alcuni paesi della Val di Non e della Val di Fiemme.

Seguono poi pellicole da Georgia, Kirghizistan, Iran curdo, Serbia, Mongolia, Messico, Sinai e anche dall’Italia, con la vicenda dei pastori campani del massiccio dei Cervati che parlano con gli animali, lottano contro i lupi, cercano la libertà.

La sezione FFDLgreen presenta 7 opere in gara per il Green Planet Movie Award. Non c’è posto solo per la denuncia, ma anche spazio per valorizzare le iniziative per invertire la rotta e favorire la biodiversità.

Sono 8 i film della sezione Montagne Italiane: parlano di contadini di confine tra Trentino e Alto Adige; ricordano chi rischiò la vita, a ottant’anni dalla Resistenza, per salvare i perseguitati, come don Pietro Cortiula, Ettore Castiglioni e Adamello Collini; dicono delle iniziative di montagnaterapia dedicate alle persone con disabilità.

Le novità di questa edizione

Rinnovata anche la ricerca internazionale dedicata ai bambini e agli adolescenti con 35 film inclusi nel programma di FFDL+. Novità di quest’anno, la nuova sezione 15+ pensata appositamente per un’età in cui, oltre ai prodotti mainstream, si investe pochissimo.

Inoltre, ci sarà anche la prima edizione di FFDLpro, realizzata con le quattro film commission del Triveneto, e la presentazione del progetto H.A.D.A.MO. (Hub e Archivio Digitale Audiovisivo della Montagna) che riunirà in un nuovo portale web le oltre 1.400 opere presentate dal Festival in tre decenni di proiezioni, assieme alla storia delle trenta edizioni con fotografie, audiovisivi, testi.

Un’ampia rete di sostenitori

L’edizione numero trenta del Film Festival della Lessinia conta l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dell’Università degli Studi di Verona, dell’Associazione Italiana dei Festival del Cinema.

Partner principale del Festival è il Comune di Bosco Chiesanuova, accanto a Ministero della Cultura, Regione Veneto, Provincia di Verona, Parco Naturale Regionale della Lessinia, Fondazione Cariverona, Fondazione Banca Popolare di Verona, Fondazione Cattolica, Consorzio B.I.M. Adige, Camera di Commercio e Artigianato di Verona, My Planet 2050, Consiglio di Bacino Verona Nord, Curatorium Cimbricum Veronense, Acque Veronesi, Goethe Zentrum Verona.

Main sponsor la Cassa Rurale Vallagarina, il Gruppo Fimauto Autogemelli BMW e Novatek Società Benefit.

Sala gremita al Ffdl 2023.

Il ruolo sociale del Festival include anche le carceri

Per dieci giorni si affiancano al programma sul grande schermo le presentazioni letterarie e le tavole rotonde di Parole Alte, laboratori, escursioni, mostre, concerti, la gastronomia grazie al coinvolgimento delle realtà produttive locali.

Ma anche l’aspetto sociale riveste una centrale importanza: sono infatti tre le Case circondariali del Veneto, tra Verona e Venezia, a ospitare progetti in collaborazione con il Film Festival della Lessinia. Per il tredicesimo anno, le proiezioni della rassegna entrano nella Casa Circondariale di Montorio dove è la Giuria MicroCosmo a decretare un premio speciale.

Due “sale di proiezione” aprono negli istituti penitenziari di Venezia, la Casa Circondariale Santa Maria Maggiore e la Casa di reclusione femminile Giudecca. La novità è in un festival nel festival, dedicato ai figli dei detenuti e alle loro famiglie, soprattutto ai bambini e bambine che entreranno in carcere per vedere il programma di film di animazione di FFDL+ con i genitori detenuti. I giovani spettatori esprimeranno il loro voto, aggiungendosi alla giuria di bambini che visionano i film in Lessinia.

Inoltre, nasce in carcere la collezione di gadget artigianali realizzati per il trentennale nel Laboratorio di PVC riciclato della Cooperativa Sociale Rio Terà dei pensieri di Venezia, che dal 2013 coinvolge i detenuti del carcere maschile di Santa Maria Maggiore in un progetto di riabilitazione professionale Malefatte.

Si conferma inoltre la collaborazione con la Casa Circondariale di Verona e l’UEPE Verona per l’impiego di volontari nella Trattoria Sociale, al cui interno lavorano insieme persone detenute, ospiti e lavoratori della Cooperativa sociale Panta Rei, minori non accompagnati della Comunità educativa La Cordata di Corbiolo, persone in carico ai servizi sociali di Bosco Chiesanuova, studenti delle scuole veronesi in forma di PCTO e volontari del team del Festival.

Quattro tappe espositive

Sono quattro le mostre, ospitate in altrettanti luoghi di Bosco Chiesanuova. Con Fronde, secondo capitolo del progetto “Radici e fronde” sostenuto dalla Fondazione Cariverona, proseguono le “esplorazioni audiovisive” dei fotografi Alberto Saddi, Maurizio Marcato e Flavio Pèttene, del videomaker Giovanni Montagnana e dei ricercatori sonori Annachiara Fasoli e Giacomo Ceschi.

Nell’anniversario della pubblicazione del libro illustrato di Jörg Müller sullo stravolgimento del paesaggio montano svizzero a opera dell’uomo, il Festival propone l’esposizione Dove c’era un prato: primo capitolo di una riflessione sul paesaggio che continuerà nella prossima edizione della rassegna.

Anche i più piccoli sono protagonisti dell’edizione numero 30 del Ffdl.

Il Festival allestisce per le vie del paese FFDL Trenta: 30 tappe per le altrettante edizioni del Festival, ospitate ognuna dagli esercizi commerciali di Bosco Chiesanuova, riuniti da Assobosco. Completa il programma Passo dopo passo: l’importante è mettersi in cammino con i disegni sul tema del cammino e del viaggio realizzati dai giovani pazienti dell’Ospedale della Donna e del Bambino di Verona: una rassegna esposta “ad altezza di bambino”, che invita a piegarsi per guardare, leggere e pensare.

La prevendita del biglietto di ingresso (intero 6 euro, ridotto 4 euro) è aperta da oggi fino al 22 agosto all’Ufficio turistico di Bosco Chiesanuova, al Museo Luxino, in via Mercato 28, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18 (lunedì pomeriggio chiuso) tel. 045.2477050.

Dal 23 agosto al 1° settembre al Teatro Vittoria, in Piazza Marconi 35, dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 23 tel. 045.7050789 o biglietteria@ffdl.it.

Informazioni e programma: www.ffdl.it.

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