È di nuovo luglio e, come ogni anno, è tempo di Bridge Film Festival. La rassegna cinematografica dell’estate veronese, giunta alla sua undicesima edizione, tornerà ad animare la città con proiezioni di lungometraggi e cortometraggi da tutto il mondo, workshop, talk, concerti e performance dal 10 al 13 luglio, con un’anteprima martedì 9 luglio.

Saranno questa volta tre i luoghi del Bridge Film Festival, tutti nel quartiere Filippini: oltre alla storica Dogana di Fiume, sede del Canoa Club di Corte Dogana, gli eventi si divideranno tra il Teatro Satiro Off e l’Ex Macello, che accoglieranno sezioni parallele del festival e performance audiovisive.

Un viaggio nell’affettività maschile

Quest’anno, il tema del festival sarà “‘Cause Boys Don’t Cry”, «un viaggio attraverso l’affettività maschile che prende le mosse da un successo dei Cure del 1979», afferma il comunicato ufficiale. «In questa società in transizione, dove le donne raggiungono una sempre maggiore emancipazione, la proposta culturale rischia di dimenticare un passaggio importante per il raggiungimento della parità di genere: proporre modelli alternativi allo stereotipo dell’uomo duro, freddo e forte. E la nuova edizione del Bridge Film Festival vuole proprio in questa direzione». «Al Bridge Film Festival ogni anno cerchiamo di darci una direzione, che abbia una qualche valenza sociale e ci aiuti anche nella scelta delle opere da proporre» commenta la direttrice artistica Ginevra Gadioli. «Tutti i lavori di quest’anno, a cominciare dai film per arrivare ai workshop, fino alle performance e alle rassegne parallele, in qualche modo ci danno uno spunto per riflettere. Per pensare alla nostra società, talvolta alla nostra cultura e per aiutarci a farci le domande giuste, in modo da attivare magari un cambiamento».

Le proiezioni includeranno Quitter la nuit, film vincitore del premio del pubblico alle Giornate degli autori alla Mostra del Cinema di Venezia 2023, la cui regista Delphine Girardi sarà presente per un Q&A con il pubblico; Retratos fantasmas, documentario del celebre regista brasiliano Kleber Mendonça Filho, in collaborazione con il Circolo del Cinema; il documentario Burning Out di Saskia Gubbels, che incontrerà il pubblico a fine proiezione; e il cortometraggio La casa del bosco dei veronesi Giovanni Benini e Luca Mantovani, realizzato con i residenti della Genovesa Comunità Terapeutica, che da decenni raccoglie persone di ogni età in situazione di bisogno a causa di alcoldipendenza e tossicodipendenza.

Le sezioni del festival

Nel frattempo, il Teatro Satiro Off ospiterà la rassegna a ingresso libero “Queste cinque lacrime sulla mia pelle”, realizzata in collaborazione con il Dipartimento Culture e civiltà dell’Università degli Studi di Verona e incentrata su personaggi maschili ora in crisi, ora fragili, ora dolci, ora vulnerabili. Tra i film proiettati, Belli e dannati di Gus Van Sant e Shame di Steve McQueen. Gli studenti universitari potranno ottenere un cfu. Sempre al Teatro Satiro Off, si svolgeranno le rassegne “Coming of Age”, che tratterà del passaggio dall’infanzia all’età adulta nella cultura occidentale e non, un focus sul Medio Oriente e la rassegna “Experimenta”, tra cinema e video arte. Da venerdì 12 luglio si attiverà il terzo spazio principale dell’11ma edizione del Bridge Film Festival: l’Ex Macello, sede del mercato Campagna Amica, che ospiterà una serie di performance audio-video, tra cui quelle di Black Lagoon, la violinista veronese Laura Masotto, il trio sperimentale {scope} e una proiezione musicata dal vivo de Il circo di Charlie Chaplin.

Sabato 13 luglio, la rassegna si concluderà con la tradizionale serata “The Shortest Night” con una selezione di cortometraggi prodotti fra Colombia, Germania, Francia, Cina, Iran, Russia, Bangladesh, Cipro, UK e Italia. In chiusura, la giuria universitaria annuncerà il migliore fra i cortometraggi in concorso, cui andrà il premio Silver Cocai del valore di 100 euro.

La cittadella del Bridge Film Festival

Quest’anno, inoltre, il festival sarà diffuso nel quartiere Filippini, creando una sorta di Cittadella del festival, che vedrà il coinvolgimento di diverse attività del quartiere, come Atelier Labor Limae, Galleria Massella, Aatelier, Bed Hair e Camplus Verona. «La Cittadella del festival è un esperimento a cui pensiamo da tempo» spiega Ginevra Gadioli. «Pensiamo che il quartiere Filippini sia un luogo con un enorme potenziale, con una storia piena di vitalità che merita di essere vissuto dai veronesi».

Inoltre, per la prima volta, il Bridge Film Festival sarà aperto da una serata speciale, martedì 9 luglio in Dogana di Fiume. Alle 18 il team di Salmon Magazine proporrà il suo celebre Musiforum, cioè l’ascolto di un album dal vivo: sarà dedicato questa volta a Blonde di Frank Ocean, che ha aperto un varco su sonorità contemporanee per cercare i molti strati dell’identità. A seguire, dalle 21:30, una serie di medio e cortometraggi in arrivo da Iran, Francia, Italia, Palestina, Kosovo, Turchia e Messico approfondiranno il tema da varie prospettive. «Siamo molto soddisfatti del programma che abbiamo costruito nel corso di quest’anno» conclude Gadioli. «E se tutto ciò è stato possibile è grazie alle tante realtà veronesi che hanno contribuito, che si spendono e credono che la cultura possa essere un momento di incontro, di scambio. Che è proprio il concetto di fondo del Bridge Film Festival».

Un salto di qualità

Il Bridge Film Festival 2024 è stato presentato mercoledì 3 luglio nel corso di una conferenza stampa nella Sala Arazzi del Comune di Verona, che ormai da qualche anno ha concesso il patrocinio alla manifestazione. «Bridge film festival è un progetto che propone alla cittadinanza delle attività culturali che sono di contemporanee e di alto livello. Un progetto molto ricco che si arricchisce ogni anno sempre di più e che valorizza il quartiere Filippini nei suoi luoghi di pregio» ha detto l’assessora Marta Ugolini. «Ci auguriamo davvero che la cittadinanza possa fruire di questo progetto che gli studenti universitari possano arrivare numerosi e che possano accogliere anche delle sollecitazioni dal tema di quest’anno che ci sembra particolarmente importante e significativo per tutti noi».

«Una cosa che mi piace moltissimo è che ogni anno il Bridge Film Festival fa un salto maggiore, sempre più di qualità, come quest’anno la Cittadella del festival, perché siete riusciti a mettere insieme realtà diverse e forse, in un periodo così concentrato, siete i primi a farlo in città» ha detto Matteo Piancastelli, vicepresidente di Valpolicella Benaco Banca, tra gli sponsor del festival, realizzato anche con il patrocinio della Veneto Film Commission e dell’Università degli Studi di Verona, e con il contributo di AGSM AIM, Rossignol, Birrificio Mastro Matto, Ati Studio, Coldiretti Verona, Move By Bike, Fongaro e Archivio. «In una banca come un credito cooperativo questo è fondamentale per esaminare le richieste di chi ci chiede di stargli accanto, perché è proprio nel nostro statuto quello di fare socialità, cioè fare crescere una comunità. E non si fa crescere una comunità non facendo andare la gente al cinema, ma mettendo insieme realtà che hanno la passione del cinema».

Come partecipare

Per partecipare a tutti gli eventi del festival è necessario pre-tesserarsi sul sito ufficiale, dove è anche possibile consultare il programma completo della manifestazione. Per gli eventi in Dogana di fiume sarà richiesto anche un contributo di 5 euro. Gli studenti universitari, i soci di Canoa Club Verona, Corte Dogana, Adige Rafting, Circolo del Cinema al primo ingresso pagheranno solo la tessera.

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