Ma cos’é realmente l’Unione Europea? Non di certo una Unione, né una Federazione o una Confederazione. L’Europa comunitaria è un unicum, che si autodefinisce un partenariato politico che si regge su trattati volontariamente sottoscritti dai Paesi membri.

Corte di Giustizia europea e Banca Centrale a parte, dal punto di vista strettamente politico gli organi di cui la UE si è dotata sono quattro: il Parlamento europeo (PE), la Commissione, il Consiglio europeo ed il Consiglio, quest’ultimi due da non confondersi fra loro.

Il Consiglio europeo è composto dai 27 capi di Stato e di Governo che sovraintendono agli indirizzi generali e strategici della UE, mentre il Consiglio raggruppa i ministri dei governi nazionali. Il Consiglio pertanto non ha una configurazione stabile ma di volta in volta aggrega i 27 ministri competenti sulle materie oggetto di discussione (agricoltura, industria, ricerca ecc.).

Il Parlamento è l’unico organo elettivo della UE, rimane in carica 5 anni, e rappresenta in maniera proporzionale, sia dal punto di vista geografico, che politico, tutti cittadini europei. Il Parlamento dovrebbe anche essere l’organo legislativo per eccellenza, ma non è proprio così. Il PE ha inoltre funzioni di controllo, interrogazione e di approvazione del Bilancio, ma soprattutto approva il Presidente della Commissione proposto dal Consiglio europeo e della Commissione nel suo complesso.

Gli organismi fondamentali della UE

La Commissione é l’organo politico esecutivo motore del funzionamento della intera struttura UE. La Commissione, che viene rinnovata ad ogni nuova elezione del Parlamento, è composta da un Presidente e da 26 commissari, in totale 27, tanti quanti gli attuali Stati membri della UE.

Ogni Paese ha pertanto un proprio commissario, ognuno di essi con una specifica delega di riferimento, ma i commissari non hanno tutti lo stesso peso. Presidente a parte, c’é ad esempio un vice-presidente Alto Rappresentante per la politica estera, poi ci sono tre vice presidenti esecutivi, e poi ancora altri tre vice-presidenti. Va da sè che i Paesi più importanti ambiscono ad occupare uno di questi ruoli, se non quello di Presidente della Commissione, almeno uno degli altri 7. Nella Commissione uscente il rappresentante per l’Italia é Paolo Gentiloni con delega all’Economia, un ruolo di discreta importanza ma che non rientra fra le vice presidenze.

La Commissione uscente – Immagine dal sito della Commissione europea

Anche nella nuova Commissione l’Italia ha di diritto un Commissario. Sarà interessante seguire le trattative e verificare quale peso riuscirà ad ottenere, tenuto conto che il governo di destra italiano, ed in particolare il partito di Giorgia Meloni, non sono graditi alla coalizione di maggioranza del PE costituita da popolari, socialisti e liberali. Peraltro anche la Francia, nel caso di vittoria al ballottaggio della destra di Marine Le Pen, potrebbe ritrovarsi in una situazione simile a quella italiana.

Funzione legislativa, esecutiva e bilanciamento dei poteri

Ma a chi spetta la funzione legislativa nella UE? In realtà l’iniziativa legislativa in via normale è prerogativa della Commissione, mentre l’approvazione dei regolamenti e direttive spetta congiuntamente al Parlamento ed al Consiglio. Nella UE vige di fatto un sistema bicamerale, con una doppia approvazione da parte del Parlamento che rappresenta i cittadini europei, e del Consiglio per conto dei governi dei Paesi membri.

Per quanto riguarda l’esecutivo il ruolo apicale è del Consiglio europeo al cui interno è stata istituita anche la figura del Presidente e che si occupa prevalentenente di questioni strategiche come politica estera, sicurezza, economia e migrazioni. Anche la Commissione é un organo che svolge funzioni di esecutivo, ma per lo più su questioni quali il mercato interno, l’agricoltura i trasporti ecc.

Dal punto di vista della separazione dei poteri, del loro equilibrio e relativi contrappesi, è positivo che il Presidente della Commissione, proposto dal Consiglio europeo, sia soggetto alla approvazione del Parlamento, così come i relativi Commissari che possono essere anche sfiduciati. Appare anomalo invece il ruolo del Consiglio che, organo essenzialmente co-legislativo assieme al PE, é però rappresentativo dei governi nazionali, si occupa parzialmente anche di funzioni esecutive e prepara gli ordini del giorno del Consiglio europeo.

La funzione esecutiva e decisionale del Consiglio europeo é aumentata enormemente negli ultimi anni con responsabilità che non sembrano trovare contrappesi. Il Consiglio europeo infatti non può essere sfiduciato da alcuno, nemmeno dal PE. Peraltro nemmeno il Consiglio europeo ha il potere di sciogliere il Parlamento, che comunque rimane sempre in carica per tutto il quinquennio.

In sostanza l’architettura dei poteri della UE appare piuttosto farraginosa e poco funzionale, ma soprattutto poco comprensibile agli occhi dei cittadini comunitari. Come può un Consiglio europeo composto da 27 capi di Stato più il Presidente della Commissione ed il Presidente del Consiglio europeo stesso, assumere all’unanimità decisioni in modo rapido e funzionale? Infatti le riunioni, dopo faticose discussioni, spesso si concludono con veti incrociati e con nulla di fatto, come testimoniano i noiosi giri di parole dei comunicati stampa finali.

Nel mondo Biden rappresenta gli USA, Putin la Russia e Xi la Cina. Ma chi rappresenta la UE a livello internazionale? Forse il Presidente del Consiglio europeo o il Presidente della Commissione? Salomonicamente spesso nei viaggi all’estero vanno insieme, ma appare patetico tenuto conto che il potere reale di entrambi é piuttosto scarso.

Alla UE manca una Costituzione europea, ma se ancora manca, è proprio a causa delle troppe diverse culture, lingue, tradizioni, economie, che molto velocemente hanno deciso di aggregarsi, mantenedo però allo stesso tempo una difesa strenua dei propri interessi nazionali.

La UE é davanti ad un bivio, ma per ora non sa, o non può scegliere.

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