Negli ultimi mesi, l’Argentina ha vissuto un drammatico peggioramento economico, riflesso in diverse statistiche preoccupanti. Il rating di rischio paese, che misura la probabilità di un paese di non adempiere ai propri obblighi finanziari, ha raggiunto livelli allarmanti, riflettendo le preoccupazioni degli investitori sulla stabilità economica e sulla governance dell’Argentina sotto la presidenza di Javier Milei.

Il mercato del lavoro è in uno stato particolarmente grave. Negli ultimi cinque mesi, il numero di sospensioni lavorative è raddoppiato, indicando un forte calo della sicurezza del lavoro e della stabilità economica. La disoccupazione ha raggiunto un incredibile 60%, una cifra che, se confermata, collocherebbe l’Argentina tra i paesi con i tassi di disoccupazione più alti al mondo. Inoltre, circa il 75% dei lavoratori statali vive ora in condizioni di povertà, evidenziando ulteriormente la grave crisi socioeconomica che affligge la nazione. In un crescente disagio sociale, la cattiva gestione economica del nuovo Governo continua a erodere gli standard di vita e le prospettive economiche.

Questa settimana, Javier Milei, presidente controverso dell’Argentina, ha suscitato un forte dibattito e reazioni contrastanti durante la sua visita in Europa. Conosciuto per le sue posizioni politiche estreme e la sua retorica polarizzante, Milei ha portato con sé non solo il suo programma politico, ma anche una serie di polemiche e proteste. La sua visita è stata interpretata come un tentativo di consolidare legami internazionali e promuovere la sua agenda politica libertaria in un contesto globale. Tuttavia, la sua presenza ha anche sollevato preoccupazioni e critiche per le sue posizioni sulla politica economica, sociale e internazionale. 

Durante la visita di Milei, in diverse città europee ci sono state manifestazioni e proteste organizzate da gruppi di attivisti, movimenti sociali e organizzazioni di difesa dei diritti umani. Le contestazioni sono state principalmente dirette contro le politiche del Governo Milei in Argentina, che sono state descritte come draconiane e discriminatorie, soprattutto verso le donne, i lavoratori e le minoranze.

Negli ultimi sei mesi, l’Argentina ha vissuto un periodo di trasformazione radicale e controversa sotto la guida del neo-presidente. Con posizioni fortemente libertarie e antipolitiche, Milei ha implementato politiche che hanno drasticamente ridotto i finanziamenti per i programmi sociali essenziali, colpendo duramente le donne, i bambini, gli anziani e le comunità vulnerabili.

Tagli alla spesa pubblica, austerità e smantellamento delle politiche di assistenza

Fin dal suo insediamento, Milei ha avviato un draconiano programma di austerità, riducendo la spesa pubblica del 30%. Questo taglio ha colpito settori vitali come alimentazione, educazione e sanità, lasciando molte persone senza accesso ai servizi essenziali. Come riportato dal CELS, la drastica riduzione della spesa pubblica ha portato a una significativa diminuzione dell’esecuzione effettiva della maggior parte delle voci di bilancio, anche in settori fondamentali per garantire i diritti umani di base come il diritto al cibo, all’educazione e alla salute.

Le politiche di assistenza, che avevano il compito di sostenere donne, bambini e anziani, sono state smantellate. Delle 43 politiche nazionali di cura, 21 sono state eliminate, 15 sono in stato di allerta e solo 7 rimangono operative. Questo ha privato le fasce più vulnerabili della popolazione di un sostegno per loro cruciale e questo smantellamento ha avuto un impatto devastante sulla popolazione, esacerbando disuguaglianze sociali ed economiche già molto importanti.

Foto da Unsplash di Raphael Renter

Diritti delle Donne e della Comunità LGBTQ+ Sotto Attacco

La situazione dei diritti delle donne e della comunità LGBTQ+ è particolarmente preoccupante. Il governo Milei ha mostrato un’aperta ostilità verso i diritti sessuali e riproduttivi. La mancanza di progressi nell’acquisizione di forniture essenziali come contraccettivi e farmaci abortivi mette a rischio la salute e l’autonomia riproduttiva delle donne.

Il rapporto del CELS sottolinea che dall’assunzione di questo governo, non sono stati fatti progressi nell’acquisizione di nuovi forniture per il kit di salute sessuale e riproduttiva come contraccettivi, preservativi, misoprostol e mifepristone dal Ministero della Salute della Nazione da inviare alle province, mettendo a rischio la loro disponibilità. Inoltre, la proposta di legge che mira ad abrogare la “Legge del Piano di Pagamento dei Debiti Previdenziali” minaccia di escludere circa il 94% delle donne dall’accesso alla pensione.

Aumento della Violenza di Genere e Precarizzazione della Vita

Il governo Milei ha contribuito a creare un clima di violenza e precarizzazione della vita, in particolare per le donne. Il tragico attacco del 7 maggio 2024, in cui quattro donne sono state aggredite con carburante e fuoco, è un esempio estremo di questo crescente odio e marginalizzazione. La dissoluzione della Sottosegretaria della Violenza di Genere ha eliminato un importante strumento di protezione per le donne. La portavoce presidenziale ha minimizzato l’incidente, affermando: “Non mi piace definirlo come un attacco contro un gruppo specifico, collettivo, è sbagliato, è terribile, non importa contro chi è diretto”.

I primi sei mesi del governo di Javier Milei hanno rappresentato un passo indietro significativo per i diritti sociali e di genere in Argentina. Le politiche di austerità e l’ostilità verso i diritti delle donne e della comunità LGBTQ+ hanno avuto conseguenze devastanti, aumentando la precarietà e l’insicurezza.

È fondamentale che la comunità internazionale e le organizzazioni per i diritti umani continuino a monitorare la situazione e a fare pressione sul governo argentino per invertire queste tendenze pericolose. Solo attraverso una vigilanza costante e un impegno collettivo si può sperare di proteggere e promuovere i diritti umani in Argentina.

Riflessioni sull’Impatto Globale

La presenza di Milei in Europa evidenzia non solo le divisioni politiche interne in Argentina, ma anche le implicazioni globali delle sue politiche. Le proteste contro di lui suggeriscono una crescente preoccupazione per l’ascesa del populismo di destra e le sue possibili conseguenze per la stabilità democratica e i diritti umani in tutto il mondo.

In conclusione, la visita di Javier Milei in Europa ha messo in luce tensioni e contrasti significativi, riflettendo il clima politico turbolento sia in Argentina che nel contesto internazionale. Il dibattito intorno alle sue politiche e alle reazioni che ha suscitato sottolinea l’importanza e la “precarietà” di un possibile dialogo aperto e inclusivo per affrontare le sfide globali urgenti e dopo lo slittamento politico verso destra nel parlamento europeo e guardando in prospettiva al “Felino Milei” (Leone o gattino?), stiamo assistendo alla collisione tra “il discorso politico” e la “realtà”. Sembra un periodo in cui i politici confondono l’ottenere voti con il fare politica, un po’ come avere dei like o dei follower sui social e credere di essere amati. Ho sempre sostenuto che l’innocenza sia “nobile”, ma da adulti, “in politica” non possiamo permetterci “l’ingenuità”.

Il Centro de Estudios Legales y Sociales (CELS): una voce decisiva per i diritti umani

Fondato nel 1979 durante l’ultima dittatura militare argentina, il Centro de Estudios Legales y Sociales (CELS) si è distinto come un pilastro della difesa dei diritti umani in Argentina e oltre. Il CELS ha combattuto per la verità e la giustizia riguardo ai crimini del passato regime militare, contribuendo significativamente alla memoria storica e alla ricerca della verità sui gravi abusi commessi.

L’organizzazione non si limita alla memoria storica, ma affronta anche le sfide contemporanee, Il CELS è stato protagonista nelle riforme giudiziarie argentine e nella lotta per i diritti delle persone migranti e delle minoranze. Il CELS continua a essere una voce autorevole e indispensabile nella promozione dei diritti umani in Argentina e nel mondo, contribuendo costantemente alla costruzione di società più giuste e inclusive. Per ulteriori informazioni sul CELS e le sue attività, si può visitare il loro sito ufficiale qui.

Nota: Questo articolo include informazioni tradotte dall’originale pubblicato dal Centro de Estudios Legales y Sociales (CELS). La traduzione è stata realizzata dall’autore dell’articolo. Puoi consultare il documento originale in inglese qui.

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