La forza della connessione: i benefici della terapia di gruppo
In cosa consiste la terapia di gruppo psicologica? Quali sono le differenze? Come si approccia lo psicologo e quali sono i vantaggi per i partecipanti?
In cosa consiste la terapia di gruppo psicologica? Quali sono le differenze? Come si approccia lo psicologo e quali sono i vantaggi per i partecipanti?
Solitamente quando si pensa a qualcuno che ha intrapreso un percorso psicologico o psicoterapeutico le prime immagini che vengono alla mente sono quelle di una stanza nella quale un solo paziente è seduto su una poltrona o un lettino e parla di sé al terapeuta. Esistono, però, altre forme di terapia che possono efficacemente contribuire al benessere della persona e nelle quali più persone possono aiutarsi reciprocamente sotto la regia di un professionista che conduce e facilita la comunicazione: si tratta della terapia di gruppo. Ma cosa differenzia questo approccio dagli altri? E quali sono le specificità che lo rendono unico nella sua efficacia?
Innanzitutto, esistono diverse tipologie di terapia di gruppo. Alcune si focalizzano su un tema comune e condiviso tra i partecipanti come nel caso dei gruppi di mutuo aiuto, delle associazioni per alcolisti, o dei centri per persone vittime di violenza, che hanno subito lutti o veterani che soffrono di disturbo post-traumatico, etc. In questi casi, la partecipazione stessa al gruppo significa compiere il primo difficilissimo passo di riconoscere e dare un nome specifico alla propria sofferenza.
Altri gruppi sono invece più eterogenei e non c’è un tema specifico che accomuna i partecipanti. In questo caso il focus primario della terapia sono le relazioni interpersonali dei singoli membri. Il gruppo diventa un microcosmo nel quale le persone mettono in gioco con gli altri partecipanti le stesse dinamiche relazionali che adottano nel loro quotidiano e, in un clima di condivisione e accettazione, possono vedersi ed essere viste. Questi gruppi sono quindi indicati per chi vive problemi nella sfera relazionale, sia essa quella lavorativa, sociale, familiare etc.
Ma cosa li rende efficaci? Nel suo famoso libro Teoria e Pratica della Psicoterapia di Gruppo, Irvin Yalom, uno dei più rinomati psicoterapeuti contemporanei, individua 11 principali fattori che contribuiscono al positivo effetto dei gruppi terapeutici:
In conclusione, la terapia di gruppo rappresenta un’opzione terapeutica potente e versatile, capace di offrire un supporto unico e complementare alla terapia individuale. La dimensione collettiva del lavoro terapeutico permette ai partecipanti di sentirsi meno isolati nelle proprie problematiche, di imparare dagli altri e di sviluppare competenze sociali e interpersonali in un contesto sicuro e supportivo. In questo modo, la terapia di gruppo può diventare un potente strumento di trasformazione personale, promuovendo la crescita individuale attraverso la forza del gruppo.
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