In SuperLega è arrivato il momento dei verdetti. Per quanto riguarda Rana Verona, impegnata nel girone di piazzamento 5°- 10° posto, il responso è entusiasmante, con il primo posto ottenuto, grazie a quattro vittorie su cinque match giocati.

L’unico passo falso dei gialloblù è avvenuto fuori casa contro Gas Sales Bluenergy Piacenza al tie-break, ma per il resto sono arrivate solo vittorie da tre punti. Alla vigilia delle semifinali e finali che assegnano (in gara unica) il 5° posto finale valevole per la qualificazione europea per la stagione prossima, vediamo quali possono essere le prospettive di Verona e diamo uno sguardo al campionato nel suo complesso, arrivato alle fasi finali.

La finale scudetto

Le due squadre migliori della stagione sono Sir Susa Vim Perugia, una delle principali favorite della vigilia, e Mint Vero Volley Monza, vera sorpresa dell’anno. La formazione del consorzio Vero Volley, contrariamente alla compagine femminile, è stato costruito senza nomi da copertina, ma ha saputo arrivare al top nel corso dei playoff e ha eliminato con merito in semifinale al tie break di gara 5 la favorita Itas Trentino.

Al momento, le “finals” sono sull’1-1, dopo che le due squadre hanno saputo difendere il fattore campo. Perugia rimane la favorita, troppo completa in ogni reparto rispetto a qualsiasi altra rivale, ma Monza in questi mesi ha dimostrato di saper battagliare come pochi. Stephen Maar, altra sorpresa di questa SuperLega, è il leader dei lombardi che hanno tra le loro fila il libero Marco Gaggini, già visto a Verona. Causa mercato che anticipa sempre di più le scelte strategiche delle varie formazioni, si sa già che questo Monza non avrà un futuro oltre la finale scudetto, motivo in più per affrontare con spavalderia e leggerezza l’occasione di una vita.

Non tutte le belle storie hanno un lieto fine: il pronostico è 3-1 a favore di Perugia, andata già molto vicina a vincere fuori casa. Se la serie, però, dovesse prolungarsi fino ad una eventuale gara 5, Monza si farebbe preferire.

La lotta per il terzo posto

La delusa Itas Trentino, arrivata a questi playoff con assenze pesanti (il registra Riccardo Sbertoli) e forma fisica non eccelsa (Daniele Lavia ha retto fino alle semifinali scudetto), si sta scontrando con Allianz Milano per conquistare il terzo posto. Il bilancio è anche in questo caso sull’1-1, con la difesa del fattore campo arrivata dopo due interminabili scontri al tie-break.

I trentini, nonostante le difficoltà, hanno dimostrato di saper andare oltre ai propri limiti e non hanno tirato i remi in barca dopo l’eliminazione dalla lotta scudetto. Milano, dalla sua, appare più fresca (seppur anch’essa non al completo) e sta affrontando questa finale come fosse quella per il titolo. Prevarrà la brillantezza lombarda o la garra e la qualità trentina?

Il pronostico, se fosse calcistico, meriterebbe la classica “tripla”, dovendosi sbilanciare diamo fiducia a Milano, all’ottimo condottiero Roberto Piazza e allo schiacciatore Yuki Ishikawa, che ci ricorda come la pallavolo, in rari casi, possa essere sport adatto anche ai normodotati.

Rana Verona alla caccia dell’europa

Veniamo, dunque, alle semifinali e finali valide per il 5° posto. Rana Verona scatta in pole position dopo il brillante gironcino in cui si è sbarazzata delle compagini di minor valore tecnico (Padova, Cisterna, Modena), ha “rullato” Cucina Lube Civitanova e se l’è giocata contro Piacenza, sulla carta la più forte del lotto, ma assai delusa dall’esclusione dalle semifinali scudetto ad opera di Milano.

Verona se la giocherà, quindi, con Modena questa sera, lunedì 22 aprile in casa alle 20.30. Nulla è scontato nella pallavolo, specie in questa fase di stagione dove motivazioni e forma fisica fanno la differenza. Sarebbe però una grossa sorpresa se la Modena di quest’anno riuscisse a espugnare l’AGSM AIM Forum.

Gli emiliani non hanno mai trovato continuità durante la stagione e nelle gare più delicate assai di rado sono risultati competitivi. Con la qualificazione europea salverebbero la loro annata, ma non siamo sicuri che nelle fila modenesi ci siano atleti davvero motivati per questo obiettivo di consolazione.

Sensazione del tutto contraria la restituisce Verona. Nelle dichiarazioni, negli atteggiamenti, nelle prestazioni in campo che, in questo girone di piazzamento, hanno dato seguito a quelle brillanti di inizio 2024 in regular season.

Coach Radostin Stoitchev alla conferenza di presentazione della sfida di semifinale per il 5* posto contro Modena. Credits: VeronaVolley

I pronostici per il 5° posto

Detto di Verona, che potrebbe davvero avere vita facile contro Modena, la sfida Piacenza-Civitanova si annuncia più equilibrata ed è una vera sorpresa in una gara in cui chi perderà terminerà l’annata al settimo posto. A settembre 2023 sarebbe stata una previsione veramente difficile da azzeccare, vista la qualità dei due roster e le ambizioni di entrambe le società.

Piacenza appare la classica squadra capace di ogni risultato, negativo o positivo, ma non è coesa, semmai scollegata rispetto al proprio allenatore. Andrea Anastasi raramente durante i match sembra capace di incidere su un gruppo non completamente allenabile, non sempre disponibile al sacrificio. Civitanova ha, invecem chiuso la “fase Blengini”, per dimissioni dello stesso, e si è affidata a Romano Giannini che sembra già aver dato una scossa positiva.

Azzardiamo, quindi, un pronostico sulle semifinali: Verona – Modena 3-1, mentre Piacenza – Civitanova 2-3.

In una ipotetica finale, Verona giocherebbe ancora con il fattore campo favorevole. Sia se dovesse incontrare Piacenza, sia nel caso di Civitanova, sarà comunque dura. Più che per il giocare all’Agsm Aim Forum, a far ben sperare è proprio il fatto che, tra tutte le avversarie, Verona ha da subito dimostrato particolare motivazione nel ricercare la qualificazione alla Challenge Cup 2024/2025. Senza scaramanzia, azzardiamo un 3-1 per Verona contro qualsiasi avversario.

L’equilibrio comune denominatore dei playoff

Esiste una sensazione che ha caratterizzato questa stagione: l’equilibrio. In regular season c’è stata, infatti, incertezza fino all’ultimo con tanti verdetti decisi proprio in volata, ma anche questi playoff confermano la tendenza. Su sei serie già terminate (quattro quarti e due semifinali), la metà di esse è finita a gara 5.

Inoltre, su 27 partite disputate (consideriamo anche le due di finale) 11 sono andate al tie-break e solo tre (una su nove) si sono concluse 3-0. I numeri non mentono.

Eppure le differenze tra organici in termini di potenziale e budget investito apparivano notevoli prima dell’avvio del campionato. Questo livellamento può essere merito delle squadre di fascia medio alta che hanno giocato al di là delle aspettative o, viceversa, demerito delle big, peraltro anche usurate da alcuni infortuni decisivi?

La verità, con tutta probabilità, sta nel mezzo, ma alcune considerazioni più complessive possono essere fatte.
1) La regular season conta, ma più importante è essere in fiducia e sani ai playoff. Può apparire un’ovvietà, ma in presenza di sfide equilibrate fin dai quarti, questa considerazione appare ancora più importante, specie per chi ha velleità di titolo.
2) Per costruire un percorso vincente non basta mettere insieme fenomeni sperando facciano la differenza, anche i campioni vanno organizzati.
3) Il mercato riduce l’orizzonte dei progetti, specie quelli che coinvolgono gli atleti più desiderati. Per le big è più difficile, dunque, costruire un sistema vincente, avendo meno tempo a disposizione e più pressioni.

Aumentano i rimpianti per Verona

Tutte queste considerazioni non fanno che alimentare i rimpianti per la stagione di Verona che, al di là di ogni possibile giudizio, non è così distante da quanto fatto da Milano o Monza. Unica differenza, alcune vittorie determinanti che Verona non ha saputo cogliere e la conseguente “sfortuna” di aver incontrato Perugia ai quarti.

Indagare le cause più profonde dei risultati dei gialloblù sarà questione da affrontare tra pochi giorni. Intanto godiamoci queste ultime gare di SuperLega che potrebbero portare a Verona un premio di consolazione per nulla banale e non scontato: la qualificazione europea.

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