Nelle scorrevoli cinquecento pagine di Ufo 78 (Einaudi, 2022), scritto dal collettivo Wu Ming, si raccontano le vicende accadute da marzo a maggio del 1978, un anno cruciale per la storia italiana, in cui il nostro Paese è sconvolto dal rapimento Moro e dal suo esito tragico e complesso.

C’è, però, un prologo importante, datato estate ’76: due giovani scout scompaiono dal monte Quarzerone, nell’alta Toscana, dove il loro gruppo è accampato. Nonostante ricerche intense, con la partecipazione di forze di polizia e dei residenti, non vengono ritrovati.

Il 1978 è caratterizzato anche da un altro fenomeno, certamente più marginale ma assai curioso: si moltiplicarono, in tutta Italia, le segnalazioni di avvistamenti di Ufo. Questo coincide con l’uscita di un cult-film del genere fantascientifico: “Incontri ravvicinati del terzo tipo”. L’ultimo elemento, cruciale per la società dell’epoca e per questa narrazione, è la diffusione dell’eroina tra i giovani, con tutte le conseguenze umane e sociali connesse.

La copertina di Ufo 78 del collettivo Wu Ming.

Tra Ufo e rapimenti eccellenti

Dal gennaio 2000 Il collettivo Wu Ming riesce in maniera eccellente a dosare gli ingredienti del romanzo, mix sapiente di realtà e finzione – in continuo alternarsi – con un ritmo perfetto.

Dalla pubblicazione del romanzo Q (allora firmato ancora con lo pseudonimo Luther Blisset) ha dato alle stampe romanzi storici (54, Manituana, Altai, L’Armata dei Sonnambuli, Proletkult), raccolte di racconti e saggi, ma anche libri per bambini. Con la Wu Ming Foundation hanno dato vita a una costellazione di progetti artistici, laboratori, gruppi di inchiesta sul revisionismo storico, e anche uscite discografiche e audioproduzioni sperimentali.  

Il fulcro della vicenda in Ufo 78 è il personaggio di Martin Zanka, ex giornalista divenuto famoso per alcuni libri in cui ipotizza legami e contatti tra le civiltà antiche e gli alieni; testi che hanno riscosso grande successo, rendendolo l’idolo degli appassionati di ufologia.

Proprio un gruppo di ufologi torinesi si troverà a Roma per un convegno cui partecipa anche Zanka, contestualmente al giorno del rapimento di Aldo Moro. Con loro, la giovane antropologa Milena Cravero, che studia gli ufologi mentre loro cercano tracce di alieni, che creerà con Zanca un’intesa particolare.

Dal libro al reading/concerto

Lo scrittore sta cercando di riallacciare i rapporti con suo figlio, che da qualche tempo vive in una comunità (a metà strada tra San Patrignano e Saman), che lo sta aiutando a ripulirsi dalla droga, fondata proprio alle pendici del Quarzerone. Per questo accetta la proposta del suo editore di scrivere un libro sugli avvistamenti alieni che da tempo si verificano nella Lunigiana.

E così, intorno a questi tre temi principali (ufo, eroina e strategia della tensione), in tre luoghi (Lunigiana, Torino e Roma) e in tre diversi momenti storici (1976, 1978 e l’epoca attuale), si dipana questo romanzo, denso e avvincente, che gioca sugli avvistamenti di alieni e del rapito Moro in diverse parti d’Italia.

Dopo la pubblicazione, Ufo 78 ha ispirato la creazione di video, playlist di possibili colonne sonore, escursioni e sopralluoghi, ma anche un radiodramma, un atto unico di 19 minuti sulla figura dell’antropologa Milena Cravero. Con il laboratorio di fonologia narrativa Melologos, creato insieme al collettivo Bhutan Clan, è nato anche un reading/concerto “Radio Ufo 78”, ispirato al libro e che è stato portato anche a Verona in due date, in Corte Dogana a giugno e al Modus lo scorso ottobre.

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