Marco Giusti, ingegnere di professione, scout di formazione e attivista per passione, arricchisce la sua attività di divulgatore pubblicando L’urgenza di Agire. Perché e come abbandonare rapidamente i combustibili fossili, un libro che offre agli esperti del settore energetico uno strumento di sintesi delle tematiche sulla transizione energetica e, contemporaneamente, apre un dialogo con coloro che semplicemente desiderano districarsi fra l’informazione/disinformazione dilagante.

Il lancio del libro è avvenuto lo scorso mercoledì 20 marzo al centro Tommasoli con un dialogo-confronto sulle tematiche ambientali, organizzato dal Movimento civico Traguardi, con l’assessore alla transizione ecologica del Comune di Verona Tommaso Ferrari, di fronte a una folta platea composta da colleghi dell’Agsm Aim, studenti e comuni cittadini.  

Marco Giusti

La verità con i numeri

«I numeri sono importanti per fornire un’informazione veritiera» esordisce Giusti affrontando i temi del libro e i primi  numeri che considera il libro sono: 300, 80, 1.5, 50-70, 3-5.

“Con l’immissione nell’aria di ulteriori 300 Gton (giga tonnellate) di CO2 eleveremo, con una probabilità dell’80%, la temperatura globale del pianeta ai fatidici + 1.5°C; siccome ogni anno ne emettiamo tra 55 a 70 Gton raggiungeremo la prima soglia limite di pericolo fra 3-5 anni, sicuramente entro questa decade.”

Va detto che nello stesso giorno della presentazione del libro, l’Wmo dall’Organizzazione meteorologica mondiale delle Nazioni Unite ha pubblicato il suo rapporto annuale sul clima certificando che il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato: la temperatura media globale è stata di 1,45 °C al di sopra della media nell’era preindustriale (con un margine di errore di ± 0,12 °C).

L‘allarme lanciato da Giusti è veramente rosso. Non c’è piu tempo.

Lo “sgabello energetico”

In questa situazione, il capo scout premuroso non può non indicare ai suoi interlocutori la strada per evitare il disastro e Giusti estrae fra i suoi strumenti comunicativi uno sgabello a tre gambe.

Sgabello energetico di Marco Giusti

«Per rendere stabile uno sgabello occorrono almeno tre gambe, quattro sono troppe» precisa l’ingegnere «come tre devono essere le azioni che rendono stabile, efficace e rapida la transizione energetica». Tre azioni che coinvolgono tutti.

Le “gambe” dello sgabello energetico immaginato dall’autore si chiamano:

  • Moderazione, modestia, sobrietà, essenzialità energetica
  • Efficienza energetica ed elettrificazione dei consumi finali
  • Rinnovabili, completa sostituzione delle fonti fossili con le rinnovabili

Ognuna di esse nel libro diventa un capitolo dove ogni termine della transizione energetica è spiegato, le azioni descritte, gli effetti misurati, gli strumenti valutati, le fake news contestate, i responsabili indicati e i ruoli assegnati.

Ne risulta una parte del libro ricca di informazioni, dati, grafici che permettono di sintetizzare la strada della rapida transizione energetica con, anche qui, tre numeri: 20, 40, 40 che indicano le quote di impegno assegnato alle “gambe” del famoso sgabello.

20% è l’apporto della moderazione. Comprendere cioè che l’energia è un bene essenziale come il cibo e l’acqua, va perciò usata con rispetto e attenzione, non sprecata. La moderazione è una scelta volontaria di rinuncia allo spreco.

40% è il contributo dell’efficienza energetica, una gamba tecnologica che permette di ottenere lo stesso beneficio utilizzando una quantità inferiore di energia. Esempi sono la coibentazione delle abitazioni e la mobilità elettrica rinnovabile.

40% è la quota assegnata alla sostituzione delle fonti energetiche fossili con quelle rinnovabili. Le fonti energetiche rinnovabili FER sono quelle non soggette ad esaurimento, gratuite, non intaccano le risorse naturali preservandole per le generazioni future.

Il confronto, gli ostacoli, i freni

Luce edizioni

L’autore non si sottrae al confronto con altri scenari, road map verso la decarbonizzazione, realizzati da enti, associazioni, istituzioni italiane ed europee e, seguendo la tradizione scoutistica, si avventura coraggiosamente nel denunciare la latitanza della Politica, gli ostacoli e i freni posti dalle amministrazioni.

Un libro che mostra come la transizione energetica sia un cambiamento che coinvolge tutti, non cade dall’alto, bensì alimentata dalla consapevolezza della minaccia climatica, sostenuta dall’assunzione di una responsabilità collettiva verso le generazioni future.

Da leggere e consultare.

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