Dopo aver chiuso alcuni giorni fa la sezione “cittadina”, per il terzo anno consecutivo il Festival del Giornalismo di Verona – giunto alla sua quarta edizione – prosegue nelle prossime settimane con la parte EXTRA, dedicata alla provincia di Verona. Quattro serate in altrettante sedi, dalla Bassa alla Valpolicella passando per il lago, in cui si affronteranno varie tematiche: dallo sport, alla malavita per chiudere con l’economia e la geopolitica internazionale.

Il programma

Si comincia 20 marzo alle 21 a Legnago (ormai tappa tradizionale) nella Sala Conferenze del Centro Ambientale Archeologico di Legnago (via E. Fermi 10) dove Furio Zara (giornalista sportivo), Lorenzo Fabiano (giornalista sportivo e scrittore) e Roberto Beccantini (giornalista) si confronteranno sul tema Sport oltre i confini”. Sport magister vitae? Certamente, soprattutto nella sconfitta.

Un’amarezza che se digerita e accettata può generare il desiderio di riscatto, di migliorarsi, di impegnarsi ancor di più alla ricerca del successo. Una sconfitta che aumenta il gusto della sfida, con gli altri e prima di tutto con sé stessi. Modera l’incontro il giornalista Alberto Bruno Cristani, direttore di SportdiPiù. Evento organizzato in collaborazione con SportdiPiù e grazie al sostegno del Consorzio Agricolo Mantovano.

Il 4 aprile alle 21 ci sposteremo a Povegliano Veronese in compagnia di Riccardo Cucchi (giornalista sportivo) e Riccardo Noury (portavoce di Amnesty International Italia) che dialogheranno sul tema “Un altro calcio è possibile”. Del calcio spesso si racconta il lato peggiore: tifoserie violente, cori razzisti, scontri dentro e fuori dagli stadi, bilanci truccati, penalizzazioni. Per non parlare del grande business, che ormai sta permeando ogni suo aspetto e condiziona regolamenti, rapporti fra Stati, assegnazioni di grandi manifestazioni fino al mancato rispetto dei diritti umani.

Riccardo Cucchi

Ma questo sport potrebbe essere molto altro, se si prendessero ancora in considerazione i valori che ha sempre veicolato e si riuscisse a fare a meno di quella fame di profitto che ne caratterizza molti aspetti. Introdurrà l’evento un video-saluto di Matteo Marani, giornalista di Sky e Presidente della Lega Pro di calcio. Modera l’incontro la giornalista Francesca Castagna. Evento organizzato in collaborazione con l’associazione culturale “Ineditamente”.

Un’altra tappa ormai tradizionale dell’EXTRA Festival è quella di Bardolino e della splendida Villa Carrara Bottagisio, dove il 14 aprile alle 18 Paolo Biondani (giornalista de L’Espresso) e Ombretta Ingrascì (ricercatrice e scrittrice) ci introdurranno le loro “Storie di malavita”. Che ruolo hanno avuto le donne all’interno della mafia? E com’è cambiato questo ruolo nel corso degli ultimi trent’anni? La presenza femminile all’interno di particolari contesti mafiosi è da sempre sottovalutato ma è necessario indagare il multiforme e contraddittorio universo femminile di Cosa nostra e della ‘ndrangheta, cogliendone i tratti di continuità e di rottura con il passato. Introduce e modera Pier Paolo Romani, giornalista e coordinatore nazionale di Avviso Pubblico. Evento organizzato in collaborazione con l’associazione Avviso Pubblico.

La quarta edizione del Festival si concluderà definitivamente lunedì 6 maggio a Valgatara, nella Sala Incontri della Valpolicella Benaco Banca – dove chiuderemo il cerchio insieme a Sebastiano Barisoni (giornalista di Radio24), Gabriele Battaglia (giornalista della Radiotelevisione Svizzera e di Radio Popolare) e Attilio Geroni (giornalista de Il Sole 24 Ore): “Come l’economia influenza la geopolitica internazionale” il tema del loro incontro, che sarà moderato da Giuseppe Giuliano, direttore de L’Adige.

L’inflazione elevata e la recessione negli Usa e in Europa potrebbero essere più facilmente affrontati se non vi fossero anche le conseguenze del confronto tra democrazie e autocrazie. Le prospettive dell’economia nel medio-lungo termine e le loro ricadute sociali sono più difficili da prevedere rispetto a 15 anni fa perché, per la prima volta dopo molti decenni, vi è stato un cambiamento profondo del quadro geopolitico che si interseca con le dinamiche industriali, commerciali e anche monetarie. Evento organizzato in collaborazione con la Pro Loco di Marano di Valpolicella.

Attilio Geroni

Una manifestazione che cresce ogni anno

«Abbiamo trovato fin da subito una grande accoglienza da parte delle diverse amministrazioni ed è un piacere per noi riconsolidare ancora una volta questa fiducia», commenta Fabiana Bussola, Presidente dell’Associazione Culturale Heraldo che organizza, quest’anno in collaborazione con il Comune di Verona, il Festival del Giornalismo di Verona. «Il nostro desiderio è che questo Festival si “muova” e non sia solo localizzato alla città, ma appartenga a tutta la comunità di Verona e della sua provincia.»

«Dopo la prima edizione svoltasi completamente in città», prosegue Bussola, «torniamo dunque per il terzo anno in provincia, nei territori che ci hanno dimostrato il loro interesse per questa proposta culturale di approfondimento: Legnago, Povegliano Veronese, Bardolino e Valgatara (dove fra l’altro avevamo iniziato questa edizione con la prima delle due anteprime) disegnano attorno alla città una sorta di semi-circonferenza. Tocchiamo con questi ulteriori quattro incontri alcuni dei temi già toccati nei giorni “caldi” del festival, con ben due serate dedicate allo sport e il suo rapporto con i diritti umani, ma parleremo anche di giustizia e malavita e chiuderemo con un focus importante sul ruolo dell’economia in chiave di geopolitica internazionale. Sono tutte tematiche particolarmente apprezzate dal pubblico, perché insieme ai nostri ospiti e moderatori riusciamo a dare chiavi di lettura sempre strettamente legate all’attualità.»

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