Un complesso sistema depressionario con due minimi principali uno a sud-ovest dell‘Inghilterra e l’altro in  formazione sul Golfo di  Genova determinano lo sviluppo  di sistemi perturbati atlantici, essi dalla scorsa notte ci stanno interessando con nubi e deboli precipitazioni; i fenomeni a fasi alterne sono previsti  durare in maniera consistente almeno fino a domenica (fig.1),  poi da lunedì e ancor più per martedì un promontorio di alte pressioni riporterà condizioni di stabilità.

Isobare e precipitazioni previste per venerdí ore 12. Modello ECMWF-Meteored

Qualità dell’aria

Ben 21 giorni consecutivi di superi del limite medio giornaliero di 50 µg/m3 sono stati registrati presso la centralina ARPAV di Borgo Milano e il giorno 7 tale  limite è stato triplicato (fig.2); finalmente ora  le condizioni di inquinamento cambieranno radicalmente e in positivo. Grazie, infatti, all’effetto combinato operato sia dai venti sciroccali, sia dall‘effetto “wash-out, cioè il dilavamento da parte della pioggia delle polveri sospese, le concentrazioni di PM10 e PM2.5 dovrebbero abbattersi, secondo le previsioni, fino a valori compresi tra 10 e 30 µg/m3.

PM10 dal 30 gennaio al 8 febbraio-Centralina di B.go Milano ARPAV

Il tempo a Verona nei prossimi sette giorni

 L‘ondata perturbata atlantica condizionerà  il week-end, con precipitazioni che risulteranno anche abbondanti. Previsti valori cumulati in pianura tra 30 e 40 mm. Poiché saremo interessati da correnti sciroccali caldo-umide le temperature saranno superiori di  5 a 8 gradi alla  media stagionale e ciò manterrà lo zero termico a quote medio-alte. Tuttavia sono previste precipitazioni nevose sulle Prealpi tra i 1600 e 1800  metri con apporti ai livelli più alti fino a 60/80 cm.

In città le temperature minime saranno tra i 6 e gli 8 gradi, mentre le massime si aggireranno tra 12 e 14 °C ( fig.3 meteogramma per Verona). Si prevede, specie per sabato, una accentuata ventilazione sciroccali con raffiche fino a 30-50 km/h. In montagna tempestosi dai quadranti meridionali.

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