Una selezione sintetica di alcuni titoli da leggere e regalare in questo periodo festivo, per conoscere mondi immaginari, storie dimenticate, ed entrare in realtà personali sfidanti, che ci interpellano sul piano soggettivo e sociale.
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Sta arrivando il Natale e come da tradizione sotto l’albero aspettiamo tutti un regalo da scartare.
Tra i regali più belli che si possono donare e ricevere ci sono i libri. Ecco una lista di 5 volumi da regalare a Natale 2023.
Le Ferrovie del Messico di Gian Marco Griffi (Laurana Editore 2022), incluso tra i dodici candidati al Premio Strega 2023 è stato definito un “libro-mondo”. Infatti Griffi porta il lettore a viaggiare dappertutto nell’immaginario e non, raccontando il credibile e anche l’incredibile.
La storia parte con la richiesta alle milizie Italiane, da parte del comando nazista, di cercare la mappa delle Ferrovie del Messico. Una richiesta bizzarra ma che ha il fine di salvaguardare la potenza tedesca.
L’incarico viene assegnato a un giovane militare della Repubblica, un ragazzo un po’ strampalato, quasi la caricatura di se stesso: Cesco Magetti.
Da questa inizio kafkiano si avvia un racconto avventuroso, grottesco, denso di personaggi surreali, vicende rocambolesche, parentesi immaginifiche, tagli letterari, digressioni storiche e tanta, tantissima ironia. Con un linguaggio che sembra quasi parlato, Griffi regala un romanzo ricco e denso di tutte le sfaccettature che la vera letteratura può trasmettere.
Non spaventatevi dalla mole, 824 pagine: il romanzo si legge velocemente grazie ad una prosa eccelsa e a un susseguirsi di eventi e dialoghi estremamente divertenti.
Il secondo piano di Ritanna Armeni (Ponte alle Grazie Editore, 2023) è un libro storico romanzato che racconta una vicenda realmente accaduta. Siamo nel 1944 a Roma e sette suore di un convento francescano decidono di aiutare nove ebrei nascondendoli nel secondo piano dell’istituto, per salvarli dalla persecuzione nazista.
Un racconto che dà il giusto tributo ad un pezzo di storia italiana completamente al femminile, mettendo finalmente in luce una storia di donne che hanno compiuto un gesto eroico. la recensione completa si può leggere a questo link.
Una minima infelicità di Carmen Verde (Neri Pozza Editore, 2022, incluso nella dozzina dei candidati al Premio Strega 2023, è un libro intimista che affronta il rapporto tra madre e figlia, un legame di odio e amore immenso, di voglia di approvazione e al contempo di fuga. Un testo di poche pagine, solo 160, ma smisurato nella sua intensità.
L’autrice ha, infatti, il grande talento di scegliere le parole giuste, precise per narrare quello che i personaggi hanno nel profondo riuscendo a far percepire al lettore le perfette dinamiche di un rapporto parentale, quello tra figlia e madre.
Un racconto semplice ma efficace capace, in particolare, di far arrivare al lettore tutte le sfaccettature che fanno parte dell’intimità affettiva.
Uvaspina di Monica Acito (Bompiani Editore, 2023) è un libro che racconta la storia di una famiglia di Napoli: moglie e marito, la Spaiata e Pasquale e i figli Minuccia e Uvaspina, quest’ultimo il protagonista principale.
La narrazione, ricca di vicende e di descrizioni magnifiche circa l’atmosfera tradizionale napoletana, gira intorno alla figura di Uvaspina, detto il “femminiello”, ragazzo molto fragile sia nell’aspetto che nel carattere, tanto da venire sbeffeggiato da tutti.
Detto così potrebbe sembrare un racconto ordinario, di una famiglia qualunque, ma in realtà non è così poiché la magnifica narrazione di Monica Acito trasforma il tutto in qualcosa di davvero unico.
L’autrice, con una scrittura schietta, ficcante e coinvolgente, a tratti caratterizzata da un fraseggio dialettale napoletano, riesce a far calare il lettore in una storia autentica che ha come sfondo i quartieri di Napoli, la sua gente, i suoi profumi, i suoi sapori e i suoi indomabili entusiasmi.
In particolare, è in grado di farti entrare nei sentimenti dei personaggi, nei loro legami, nelle loro ripicche, in tutto ciò che fa parte della relazione domestica senza mai cadere nel banale.
Non esisto di Alberto Schiavone (Edizioni Clichy, 2023) è un romanzo di 170 pagine che si legge in un soffio. Il testo condensa perfettamente il sapore amaro della vita a un retrogusto che svela dolcezza, delicatezza e poesia.
La storia è quella di Maria, che finisce il soggiorno in carcere dopo aver scontato la sua pena. La protagonista, da donna libera, inizia il suo percorso fuori dalle sbarre. Purtroppo questa libertà non è semplice da vivere per lei, poiché integrarsi in una nuova realtà diventa un percorso irto di ostacoli dopo anni passati lontana dal mondo.
Maria annaspa in una realtà che ormai non è più sua cercando di trovare il suo posto nella società. La domanda che scaturisce leggendo questo libro è: cosa significa davvero libertà?
A volte anche la libertà può’ dirsi, a suo modo, una prigione?
”Tante volte ha guardato il cielo di fuori pensando che in fondo è lo stesso cielo, e come mai li’ dentro sembrava sempre così malinconico e irraggiungibile, e solo adesso si rende conto che sì è lo stesso, ma è troppo e c’è chi non può reggerlo e ne viene schiacciato”.
Un libro che giunge al cuore attraverso una scrittura poetica, delicata ed evocativa.
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