Il Festival della Bellezza, giunto alla decima edizione, ha in programma per sabato 23 settembre l’evento “Ma s’io avessi previsto tutto questo”, con protagonista il grande cantautore Francesco Guccini, che “converserà” col pubblico attraverso le sue canzoni, ripercorrendo la sua vita, la sua arte e le sue idee.

L’appuntamento è al Teatro Romano di Verona, sede principale degli eventi della kermesse partita lo scorso 27 marzo e che si concluderà il prossimo 19 ottobre con lo spettacolo di Tullio Pericoli al Palazzo dell’Arengario di Milano, ultimo dei 41 eventi in calendario.

L’itinerario ha compreso il Veneto e non solo, toccando 21 luoghi di grande tradizione culturale, dalle sponde del lago a Garda, nella cinquecentesca Villa Guarienti di Brenzone, a Venezia, con appuntamenti in ville storiche in Valpolicella (Mosconi Bertani e Guerrieri Rizzardi a Negrar), al Teatro Olimpico e alla Basilica Palladiana di Vicenza e al Palazzo della Ragione di Padova.

Il tema di quest’edizione, dedicata a Philippe Daverio, “ambasciatore” della bellezza e più volte ospite del Festival, è stato incentrato su “La vita che imita l’arte”: su come l’arte determina la nostra identità, la nostra storia e le nostre esistenze.

Arte, vita e condivisione

Per quanto riguarda Guccini si tratta di un gradito ritorno, che porterà anche quest’anno sul palco del Festival una delle storiche figure del panorama cantautoriale italiano. A dialogare con Guccini saranno la regista Noemi Trazzi ed Edoardo Buffoni, direttore dell’informazione di Radio Capital.

Panoramica notturna e suggestiva del Teatro Romano, sede dell’evento

La conversazione sarà in realtà un viaggio attraverso i concetti e i luoghi dell’anima dell’artista, per un incontro in cui «la poesia musicale si aggira tra osterie di fuori porta e ispirazioni letterarie d’oltreoceano. L’arte della storia è storia di un’arte modulata in atmosfere di provincia e grandi epopee. La voce caratteristica traccia la musica del pensiero», come recita la locandina dell’evento.

Il titolo dell’evento richiama quello di una raccolta del cantautore composta da canzoni scelte da lui stesso in occasione del suo settantacinquesimo compleanno, nel 2015, che contiene il meglio dagli album in studio e delle collaborazioni del cantautore con altri artisti e colleghi. A sua volta, la frase che dà il titolo allo spettacolo è tratta dalla canzone “L’avvelenata”, pubblicata per la prima volta nell’album “Via Paolo Fabbri 43” del 1976:

“Ma s’io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto,forse farei lo stesso, mi piace far canzoni e bere vino, mi piace far casino, poi sono nato fesso e quindi tiro avanti e non mi svesto dei panni che son solito portare: ho tante cose ancora da raccontare per chi vuole ascoltare e a culo tutto il resto!”.

Un’ icona che attraversa le epoche

La voce unica e caratteristica dell’artista modenese (ma bolognese d’adozione) renderanno la serata indimenticabile per fan ed appassionati, che avranno la possibilità di entrate a contatto con un vero e proprio simbolo dell’impegno politico e sociale degli artisti a partire dalla fine degli anni Sessanta e che a 83 anni rimane ancora oggi uno dei cantautori più amati dalla sua generazione e non solo, grazie alle sue canzoni e ai suoi testi intrisi di vita ed idee.

Francesco Guccini, foto di Fabrizio Fenucci, da Francesco Guccini Official

L’occasione dell’incontro sarà speciale vista anche la vita particolarmente ritirata di Guccini, che ormai da molti anni ha scelto di tornare a Pavana, frazione del Comune di Sambuca Pistoiese e luogo della sua infanzia e di parte dell’adolescenza.

La Storia continua

Anche negli ultimi anni, comunque, Guccini non ha mai smesso di fare musica e creare capolavori. L’ultima produzione è del novembre 2022, con l’album “Canzoni da intorto”, il diciassettesimo in studio, che contiene undici cover di brani popolari e di canzoni d’autore, arrangiate da Fabio Ilacqua, che il cantautore voleva registrare da decenni.

Immagine copertina del Festival della Bellezza

Una particolarità è che, per volontà di Guccini, l’album è stato rilasciato solo in formato fisico perché, come ha dichiarato il cantautore, «è innegabile che c’è un pubblico anche oltre lo streaming, che apprezza ancora il rito di acquistare un disco e di ascoltarlo dall’inizio alla fine. ‘Canzoni da intorto’ è un concept album che bisogna ascoltare per intero. Farlo uscire in questa modalità era l’unica scelta possibile per valorizzare e distinguere la sua natura.»

“Canzoni da intorto” ha ottenuto la certificazione di Disco di Platino (45.000 copie vendute), confermandosi il disco fisico più venduto in assoluto nel 2022. Anche questo testimonia che l’interesse e l’amore per il Maestrone sono ancora intensissimi.

L’appuntamento è quindi per sabato 23 settembre alle 20.45 al Teatro Romano in via Redentore.

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