Truffa col Bancomat: condannata la banca
La truffa ad un anziano e la successiva battaglia legale diventano l'occasione per dispensare qualche utile consiglio.
La truffa ad un anziano e la successiva battaglia legale diventano l'occasione per dispensare qualche utile consiglio.
Adiconsum Verona ottiene un’importante decisione in tema di truffa presso uno sportello bancomat.
Nel mese di ottobre 2021 un nostro associato si recava presso lo sportello bancomat vicino a casa per un prelievo di contanti. Eseguita l’operazione veniva avvicinato da un signore che gli faceva notare la caduta accidentale di una banconota. Dopo aver raccolto il denaro il nostro socio tornava allo schermo del bancomat per estrarre la carta, la quale però restava bloccata nel terminale e non veniva restituita al cliente.
Successivamente l’anziano constatava l’esecuzione, a distanza di poche ore, di diversi prelievi presso sportelli bancomat di Verona e di Roma, per un totale di circa 3.000 euro. Dopo aver sporto denuncia presso le competenti Autorità, la vittima della frode si rivolgeva all’intermediario che aveva trattenuto il bancomat per accedere ai filmati e comprendere la dinamica dei fatti. Non ottenendo alcuna spiegazione l’anziano si rivolgeva quindi all’associazione Adiconsum Verona.
Veniva così inviato un reclamo sia nei confronti della banca titolare dello sportello che della banca emittente la carta di debito, Istituti da considerarsi parimenti responsabili per la truffa come sopra descritta.
Ottenuto un duplice riscontro negativo, l’associazione, nella persona dell’Avvocato Iacopo Cera, adiva l’Arbitro Bancario Finanziario (ABF), richiamando le responsabilità delle banche ai sensi del D.Lgs 27.01.10, come modificato dal D.Lgs 218/17 di attuazione della direttiva 2015/2366/EU (PSD II).
Tale normativa ponte a carico delle banche la prova che le operazioni di pagamento siano state autenticate, correttamente registrate, contabilizzate e non abbiano subito conseguenze del malfunzionamento delle procedure per la loro esecuzione o altri inconvenienti.
Il Collegio competente ha accolto il ricorso riconoscendo una responsabilità solidale dei due istituti, trattandosi di frode realizzata tramite manomissione dell’ATM e la restituzione di carte duplicate, circostanza compatibile con prelievi ravvicinati temporalmente ma eseguiti a Verona e Roma.
Consigliamo ai consumatori di prestare massima attenzione e cautela nell’utilizzo degli strumenti di pagamento, soprattutto presso gli sportelli fisici, accertandoci di non essere seguiti da sconosciuti e osservati durante la digitazione dei codici.
Un altro importante consiglio è di verificare i limiti di prelievo e di mantenerli entro una determinata soglia, per limitare così i danni derivanti da eventuali operazioni fraudolente.
Inoltre, dinnanzi ad anomalie e movimenti sospetti, è importante rivolgersi all’associazione consumatori per un formale reclamo, non scoraggiandosi per un riscontro negativo da parte delle banche.
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