Bonus trasporti 2023, c’è tempo fino al 31 dicembre
Il portale per fare richiesta del bonus trasporti è operativo dal 17 aprile. I richiedenti sono soprattutto giovani: il 23,39% ha meno di 19 anni e il 36,59% ha tra i 20 e i 29 anni.
Il portale per fare richiesta del bonus trasporti è operativo dal 17 aprile. I richiedenti sono soprattutto giovani: il 23,39% ha meno di 19 anni e il 36,59% ha tra i 20 e i 29 anni.
Il portale per fare richiesta del bonus trasporti è operativo dal 17 aprile, in una sola settimana sono stati richiesti 426.775 bonus, per un controvalore di quasi 21 milioni di euro. I richiedenti sono soprattutto giovani: il 23,39% ha meno di 19 anni e il 36,59% ha tra i 20 e i 29 anni.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha comunicato che “alle 14 del 24 aprile 2023 sono stati 426.775 i bonus richiesti, di cui 381.632 quelli emessi al netto dei voucher annullati o rifiutati; 106.991 i bonus riscattati, per un valore complessivo di 5.293.266 euro. Nel corso della prima settimana di erogazione, rispetto alla prima rilevazione a poche ore dalla riapertura della piattaforma sono aumentate le aziende per le quali è stato emesso almeno un bonus (836), ma non cambia la graduatoria di quelle scelte dagli utenti: Trenitalia resta in prima posizione, seguita da ATM e Trenord”.
Il Bonus è riconosciuto esclusivamente alle persone fisiche che nell’anno 2022 hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 20 mila euro. Attenzione perché il reddito è personale, questo significa che in una famiglia, anche se i genitori superano entrambi i 20mila euro, la domanda per i figli a carico può essere fatta ugualmente.
Il buono può essere pari fino al 100% della spesa da sostenere, nel limite massimo di 60 euro, ed è utilizzabile per l’acquisto di abbonamenti annuali o mensili relativi ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale ovvero per i servizi di trasporto ferroviario nazionale. Restano esclusi i servizi di prima classe, executive, business, club executive, salotto, premium, working area e business salottino.
Il buono trasporti è nominativo e non cedibile a terzi, inoltre non costituisce reddito imponibile per il beneficiario e non rientra nel calcolo ISEE.
Attenzione, se in famiglia vengono acquistati due abbonamenti (ad es. per i figli) è possibile richiedere due buoni però è necessario fare due domande distinte.
Il portale per ottenere il bonus si trova a questo indirizzo https://www.bonustrasporti.lavoro.gov.it/.
Per accedere è necessario essere in possesso di SPID o CIE. Bisogna fornire le necessarie dichiarazioni sostitutive di autocertificazione e indicare l’importo del buono richiesto a fronte della spesa prevista, nonché il gestore del servizio di trasporto pubblico. Alla fine del processo si otterrà un codice da mostrare al momento dell’acquisto.
Il buono è spendibile presso un solo gestore dei servizi di trasporto pubblico e deve essere utilizzato entro il mese di emissione presentandolo alle biglietterie del gestore del servizio di trasporto pubblico selezionato; il quale a sua volta accede al portale verificandone la validità. In caso positivo viene subito rilasciato l’abbonamento richiesto e il gestore provvede a registrare sul portale l’utilizzo del buono, indicando l’importo effettivamente fruito dal beneficiario stesso.
Le domande saranno accettate in ordine cronologico fino all’esaurimento dell’importo stanziato (100 milioni) o fino al 31 dicembre 2023.
Ricordiamo che se l’importo dell’abbonamento è superiore ai 60 euro oppure non se ne ha diritto, si può sempre ricorrere, in sede di dichiarazione dei redditi il prossimo anno, alla detrazione del 19% con un limite massimo di 250 euro. L’agevolazione riguarda sia le spese sostenute direttamente, sia per conto dei familiari fiscalmente a carico.
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