Con Il nodo si conclude la trentaseiesima edizione della rassegna Grande Teatro presso il Teatro Nuovo, organizzata dal Comuna di Verona in collaborazione col Teatro Stabile di Verona.

Il dramma incentrato sul bullismo e scritto nel 2012 da Johanna Adams, scrittrice statunitense, arriva a Verona dopo aver ottenuto diversi premi e riconoscimento dalla critica. Protagoniste Arianna Scommegna e Ambra Angiolini, la quale torna al Teatro Nuovo dopo che nel 2019 aveva recitato, insieme a Matteo Cremon, nello spettacolo “Guerra dei Roses”.

Un nodo gordiano

Lo spettacolo è ambientato in una classe di prima media, nei dintorni di Chicago ma Serena Sinigaglia, la regista, ricorda che “il dove non è importante, importante è il quando e soprattutto il perché. Di chi è la responsabilità?”.

Ambra Angiolini è la madre di un ragazzino con problematiche scolastiche. Il rendimento però non c’entra. Il problema è che questo ragazzino torna a casa da scuola con lividi su tutto il corpo, e la madre vuole scoprire la verità. La madre quindi si mette nelle mani di un’insegnante, interpretata da Arianna Scommegna, con cui avrà uno scontro durissimo nel disperato tentativo di sciogliere i nodi celati in questa storia. “Gidion’s Knot” è infatti il titolo originale del testo, che rimanda al nome del ragazzino e che evoca il nodo gordiano, in inglese gordian’s knot, impossibile da sciogliere.

Le ragioni del bullismo

Il nodo” non è solamente un racconto sul bullismo. Si tratta di un “confronto senza veli sulle ragioni intime che lo generano. Osa porsi le domande assolute come accade nelle tragedie greche, cerca le cause e non gli effetti”. Il teatro, ancora una volta, serve a mettere a nudo, con estrema sintesi e intensità, la natura dell’uomo e le contraddizioni che lo distinguono.

Il conflitto tra la madre di Gidion e l’insegnante rappresenta esattamente il conflitto di tutti noi come singoli individui e come società portandoci faccia a faccia con le nostre responsabilità. «Per ogni ragazzo ferito, umiliato, ma anche per chi umilia e ferisce, siamo noi a essere sconfitti come individui e come società, perché nostra è la responsabilità, nostra è la pena e il dolore», aggiunge Sinigaglia.

Arianna Scommegna e Ambra Angiolini in una scena de Il nodo, dal dramma di Johnna Adams.

Oltre la metafora

Il nodo gordiano non si scioglie, si taglia di netto. La metafora, in questo senso, è molto chiara: alcuni conflitti, alcune contraddizioni, arrivano a un punto in cui non c’è più niente da fare, si possono solamente recidere. Ma non bisognerebbe mai arrivare a questo punto.

Sinigaglia indica nell’educazione individuale e sociale la soluzione, perché «educare la generazione di domani è la più sacra, la più alta responsabilità umana. Trascurarla è un atto gravissimo che porta ineluttabilmente ad altrettante gravissime conseguenze».

La classe come campo di battaglia

Il nodo” è un dramma che si interroga anche sul rapporto tra genitori e docenti in una società in cui «i genitori troppo spesso difendono ad oltranza i loro figli, gli insegnanti sono sottopagati e poco, pochissimo considerati», in cui ognuno può dire quello che vuole nell’assoluta mancanza di ruoli, «un caos brutale nel quale facilmente restano impigliati i più fragili».

Lo spettacolo è un campo di battaglia, la classe, dove per un’ora e mezza una madre e un’insegnante si sfidano combattendo per tutti noi sul palcoscenico, «nella speranza – sottolinea la regista – che si possa tornare a parlarsi con senso di responsabilità e rispetto».

Lo spettacolo andrà in scena la sera da martedì 28 marzo a sabato 1 aprile alle ore 20.45 e il pomeriggio di domenica 2 aprile (ore 16). Alla prima parteciperanno anche gli Spettatori attivi, composto da giovani che stanno sperimentando il teatro e approfondire lo spirito critico e di analisi sugli spettacoli teatrali. Il progetto è un’idea di Spazio Teatro Giovani insieme con la testata di Heraldo.

I biglietti sono acquistabili al Teatro Nuovo (dal lunedì al sabato, ore 15.30-19.30) e a Box Office (dal lunedì al venerdì, ore 9.30-12.30 e 15.30-19, e il sabato dalle 9.30 alle 12.30), oppure online su www.boxofficelive.it.

©RIPRODUZIONE RISERVATA