Domani, sabato 18 marzo, sulla sponda orientale del Lago, avrà luogo l’evento organizzato dal Comune di Garda e dal progetto Bell’Impresa!, un’idea portata avanti da Hermete Cooperativa, realtà non profit che opera in ambito educativo e ha sede a Fumane.

Al progetto, selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, collaborano anche Progettomondo, l’associazione Le Fate, Fondazione Edulife, Irecoop Veneto, Università di Verona, Valpolicella Benaco Banca, insieme a 11 Istituti e 13 comuni dell’ovest veronese, da Vigasio alla Valdadige, passando per la Valpolicella e le zone del Lago di Garda.

Vivere a scuola come una cooperativa

L’intento del progetto è stato di coinvolgere bambini e ragazzi di una decina di classi, tra elementari e medie, della provincia di Verona in un percorso nel quale hanno potuto cimentarsi a vivere come una vera e propria cooperativa scolastica. Questo sabato, dalle 10 alle 15 nella zona tra il municipio e la piccola arena di Garda, potranno ritrovarsi e mostrare a famiglie e coetanei i frutti del loro lavoro, il tutto in un clima allegro e propositivo.

Come obiettivo si è voluto pianificare e realizzare, in ambito scolastico, servizi e beni da mettere a disposizione della comunità, come un albo scritto e illustrato fino ad arrivare ad oggetti autocostruiti con legno e stoffa.

Il lungolago di Garda sarà animato da varie attività con gli operatori di Hermete, le Fate e del Servizio educativo territoriale, tra laboratori green e il ludobus, che sarà presente in piazza del municipio. Nell’ottica di coinvolgere e appassionare anche i “grandi” in questo progetto, la Fondazione Edulife proporrà un momento di formazione dedicato a insegnanti e educatori riguardante la “Didattica laboratoriale innovativa”.

L’arte di mettersi in gioco

«Le cooperative scolastiche permettono ai ragazzi e ragazze di sognare e sviluppare idee, analizzando e pianificando beni in maniera realistica, con l’obiettivo di operare per un miglioramento della scuola e del territorio – spiega Michela Cona di Hermete, referente del progetto educativo -. Quello che ci muove è cercare di sviluppare fin da adesso, a partire dalla scuola primaria, un atteggiamento imprenditivo negli alunni. Imprenditivo non è da confondersi con imprenditoriale, si intende infatti un atteggiamento che porti al mettersi in gioco fin da quest’età, individuando delle scelte e motivandole. L’orizzonte è di migliorare il loro vivere scolastico e non solo, dato che le azioni principali vengono sì realizzate in classe, ma collateralmente ciò porta anche a una crescita del territorio.”

Foto di Adam Winger su Unsplash.

Il tutto è fatto con la consapevolezza di avere un gruppo alle spalle, che può aiutare e rendere forti soprattutto nei momenti di difficoltà. «Ciò fa sì che i ragazzi possano sperimentare e sbagliare, assumendosi dei rischi calcolati e “protetti” visto l’ambiente positivo in cui operano – prosegue Cona -. Mettersi in gioco comporta l’esposizione al successo ma anche al fallimento, a scuola così come nella vita, a maggior ragione nel periodo storico in cui viviamo, in cui ci vengono richieste sempre più performance di alto livello, che possono portare a una fragilità mentale da tenere in considerazione».                                       

Riconoscere i talenti

Il senso della cooperativa è anche questo: il progresso avviene grazie al lavoro e supporto quotidiano di educatori docenti, «che organizzano momenti di pratica e poi di riflessione insieme agli alunni sulle attività svolte e si impegnano nello sviluppo delle dinamiche relazionali – chiarisce Cona -. Le cooperative scolastiche sono infatti organizzate come vere e proprie organizzazioni, con cda e soci. Attivarsi significa verificare le proprie soft skill, cui segue il riconoscimento dei talenti dei bambini, che si esprimono liberamente e quindi sono facilitati a imparare dalle esperienze. Scoprono le loro abilità, potendo così iniziare a delineare un possibile orientamento scolastico e professionale».

L’alleanza coi docenti è fondamentale, e la sessione di formazione sulla didattica laboratoriale Innovativa proposta da Edulife all’interno del programma di domani va in questa direzione. «Il nostro desiderio è di porre le basi per uno sviluppo della scuola, affinché diventi uno spazio di crescita reale per i ragazzi non solo come studenti, ma anche come cittadini legati al territorio e alla comunità in cui operano e vivono», conclude Cona.

Un modo nuovo di fare didattica

L’assessora alla Pubblica istruzione di Garda, Roberta Cecere, fa notare come «siamo di fronte a un nuovo modo di fare didattica. Per quest’anno abbiamo deciso di chiedere la partecipazione anche ad altre delegazioni scolastiche, individuando una giornata extra scolastica per consentire ai bambini di partecipare con le loro famiglie e far conoscere a tutti i loro risultati».

Uno degli istituti aderenti è la scuola primaria “Malfer” di Garda, che per tre anni ha sperimentato questa didattica esperienziale con lo sviluppo di due cooperative scolastiche in orario curricolare.

Il trailer che presenta il progetto Bell’impresa! della cooperativa Hermete.

Bell’Impresa! è un progetto che vuole stimolare il senso di responsabilità personale, la creatività e lo spirito di iniziativa in bambini tra gli 8 e i 13 anni e la loro comunità di riferimento.

Portare un valore aggiunto al loro territorio e ai propri luoghi di apprendimento quotidiano attraverso le modalità della cooperativa ha più ricadute, che coinvolgono l’apprendimento ma anche il territorio e i contesti in cui i ragazzi vivono.

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