WithU Verona chiude alla grande la stagione regolare aggiudicandosi la settima gara consecutiva e si appresta a disputare i quarti di finale dove ad attenderla ci sarà Cucina Lube Civitanova. Nell’ultimo turno è stata Top Volley Cisterna a lasciare l’Agsm Aim Forum senza punti. Un successo conquistato nonostante la squadra di Radostin Stoitchev fosse già certa del quinto posto, posizione con cui ha chiuso la stagione. Ora comincia un altro campionato, quello vero, quello per lo scudetto, e Verona ci arriva nelle migliori condizioni possibili.

Cisterna stritolata dall’attacco veronese

WithU Verona, lo si era capito fin dalle prime gare stagionali, quando gira in attacco è avversario scomodo per chiunque, figuriamoci per una Cisterna, a cui rimanevano solo flebili speranze di agganciare l’ultimo treno playoff. Maksim Sapozhkov è stato il miglior scorer con 22 punti nel 3-1 con cui Verona ha conseguito il successo, ma ben tre giocatori gialloblù si sono distinti per aver chiuso la gara sopra il 70%, in particolar modo Rok Mozic con il 76% su 21 palloni è stato, a tratti, ingiocabile.

Verona ha quindi chiuso l’incontro con il 66% di attacco complessivo, nonostante una ricezione un pò fallosa (10 ace presi) e qualche momento di incertezza ad inizio terzo set che è costato il parziale. Eclatante poi l’ultimo set, chiuso all’81% con soli 3 palloni difesi da Cisterna, numeri che dovrebbero quantomeno incutere qualche preoccupazione alle future avversarie dei gialloblù.

Spirito on fire

Aver vinto l’Mvp di febbraio di SuperLega non ha arrestato le gare di assoluta qualità di Luca Spirito. Il regista giusto al posto giusto e nel momento (suo, di carriera) giusto. Il premio è il segno di una trovata continuità e della capacità del palleggiatore di WithU Verona di essere salito un gradino nel ranking internazionale del ruolo. Uno step che sembrava quasi non fosse più in grado di compiere, rimanendo dunque in un alveo di rilevanza nazionale, ma senza poter ambire a qualcosa in più.

A guardare la stagione, l’allenatore della nazionale italiana “Fefè” De Giorgi avrà senza dubbio decisioni difficili da prendere perché, se Simone Giannelli è fuori competizione, titolare senza se e senza ma, Riccardo Sbertoli non è così distante da questo Spirito.

Ora i Playoff contro Civitanova

WithU Verona sarà accoppiata ai quarti di finale contro i marchigiani. Civitanova è una delle contender, ma è stata molto altalenante in regular season. Pur chiudendo un punto davanti a Verona, ha vinto una gara in meno (13 contro 14) e non ha mai dato l’impressione di aver trovato una quadra tattica per mettere insieme nel giusto modo gli indubbi talenti di cui dispone. Ad essere oggettivi è il miglior avversario possibile tra le prime quattro per Verona, già battuto in stagione regolare. Con tutta probabilità è anche quella che meglio si abbina alle qualità dei gialloblù per tutta una serie di motivi, in primis nel confronto tra freschezza di ambienti. Quello di Verona che ha voglia di prendersi subito la scena e la leggerezza per poter perseguire l’obiettivo, il “mondo” Civitanova, viceversa, arrivato forse ad un punto di svolta dopo tanti anni al top.

Primo confronto: la panchina

“Rado” Stoitchev è carico. Lo dimostra anche nelle recriminazioni accese portate di fronte alle telecamere dal tecnico bulgaro a fine gara di Cisterna. La sensazione è che conosca i suoi, sappia che può fare il grande risultato e sia, appunto, carichissimo. Per lui un’eventuale semifinale sarebbe una rivincita di grande valore emotivo dopo le passate vicende di Modena. Sa come si affronta un playoff, conosce l’avversario e, entrando un pò nella mentalità del tecnico, sa che può fare la differenza contro la panchina di Civitanova. I marchigiani sono, infatti, guidati da Gianlorenzo Blengini, un tecnico che da sempre ha contato molto sull’autonomia del gruppo (storicamente guidato da leader come Ousmany Juantorena), ma quest’anno si ritrova un roster che non ha equilibri ben definiti, con dei leader in decadenza o in sovrapposizione di ruolo. Gestire potrebbe non essere sufficiente, se i veterani non sapranno offrire qualcosa in più.
Stoitchev sarà con tutta probabilità assente a gara 1 a causa dell’espulsione subita nell’ultimo match, ma non dovrebbe essere questo un aspetto così decisivo.

I registi

Sulla carta Luciano De Cecco batte Spirito, ma con il pedegree e il palmares non si vincono le partite. Al netto di ogni giudizio tecnico-tattico, Spirito sembra meglio assemblato con il proprio team di quanto non lo sia l’argentino a Civitanova. Il “graffio” del campione, in questo caso, è però da mettere in conto, almeno ad intermittenza. Ad ogni buon conto, è una sfida più equilibrata di quanto non si sarebbe immaginato anche solo qualche mese fa.

I centrali

Anche qui non ci sarebbe gara con Simone Anzani, nazionale azzurro, e Barthelemy Chinenyeze, nazionale transalpino, talento offensivo come pochi. La questione è che il primo viene da una stagione un pò incolore, classica da “sbornia” estiva post nazionale e da paternità. Il secondo invece non ha ancora trovato una regolarità tale da renderlo un top player nel ruolo, pur avendone le potenzialità.

I nostri, invece, stesso discorso fatto per Spirito, sembrano più funzionali al sistema. Non chiamano troppi palloni, si fanno trovare pronti quando serve e sono disponibili a quel lavoro oscuro che serve a finalizzare il sistema di gioco. Infine, a Verona sono tre i centrali intercambiabili e questa può essere una risorsa non trascurabile.

Gli attaccanti

Non c’è storia, la freschezza di Verona, al confronto degli attaccanti di Civitanova, non è nemmeno paragonabile. Il solo Garcia Fernandez Gabi tiene il confronto, Mattia Bottolo lo terrebbe, anche solo per garra, ma ha un difetto di centimetri che ai playoff si farà sentire. Per Alexandar Nikolov e Ivan Zaytsev i problemi sono anagrafe, acciacchi e soprattutto l’essere in due per un ruolo (il loro ottimale) tra l’altro ben coperto proprio da Garcia.
C’è da temere solo l’esperienza, che ai nostri difetta, ma se sapranno entrare in campo a mente libera, possono fare la differenza.

Rok Mozic in attacco, immarcabile contro Top Volley CisternaCredits: VeronaVolley/Benvenuti

La linea di ricezione

Anche qui non si possono fare confronti, tale è la superiorità potenziale di Civitanova. Noumory Keita per Verona sarà il vero problema in chiave playoff ed è impossibile sperare che il maliano si improvvisi ricevitore sopraffino in ben due o tre gare consecutive. Inoltre Fabio Balaso, libero dei marchigiani, pur proveniente da una stagione “alla Anzani” è affidabile e tra i top player nel ruolo. Bisognerà capire, tra le due squadre, quale sarà più in grado di mascherare i propri punti deboli e/o quale sarà in grado di fare emergere gli altrui difetti attraverso la qualità del servizio. In ogni caso, Verona parte sfavorita in ricezione.

Il pronostico

Lo sport non è una scienza esatta in cui è possibile sommare i “più” e i “meno”. Di sicuro, a sfavore di Verona, potrebbe giocare il tipo di palcoscenico, a cui i gialloblù non sono abituati. Però contano molto anche i cicli e le tendenze. Se a questo guardiamo, ci sono tanti indizi che potrebbero far pensare che sia l’anno giusto per Verona per arrivare alle semifinali, tanto inseguite negli anni passati. Civitanova per tutto l’anno è stata non solo incerottata, con innumerevoli problemi fisici, ma è stata sempre ad inseguire la qualità. Non ha giocato come una squadra esperta con approccio compassato che poi ti punisce al primo errore, almeno non fin qui. Verona, in fondo, è un gruppo che funziona, è squadra. Se entra in ritmo solo dolori per tutti. Ha sofferto le squadre lucide, con piani tattici chiari, continue e pazienti. Civitanova deve ancora dimostrare di essere gruppo e di avere le qualità richieste.
E allora, sognare non costa nulla.

Si comincia domenica 19 marzo a Civitanova alle ore 18.00 per poi tornare a Verona mercoledì 22 alle 20.30.

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