Il Natale è alle porte e la corsa ai regali sta iniziando.Tra i doni più graditi ci sono i libri, che rappresentano uno dei migliori passatempi senza limiti di età. Ecco sette proposte di lettura per allietare i vostri giorni di festa.

La biblioteca di Parigi, di Janet Skelien Charles

La Biblioteca di Parigi di Janet Skelien Charles (Garzanti, 2020) abbraccia tematiche importanti come amicizia, amore, coraggio.
Siamo a Parigi nel 1939, anno in cui si percepisce nell’aria l’odore di conflitto imminente. Odile, la protagonista, una ragazza ricca dell’alta borghesia, lotta contro il padre che non la vuole lavoratrice ma donna di casa e madre.

Odile, tuttavia, ribellandosi alla visione patriarcale del genitore, segue le sue ispirazioni e inizia con grande entusiasmo a lavorare alla America Library, tra i suoi adorati libri. Scoppia la Seconda guerra mondiale e, nonostante la presa di Parigi da parte dei nazisti, la libreria di Odile rimane aperta per accogliere tante persone, ebrei inclusi, rappresentando un luogo salvifico. I libri uniscono tutti e salvano.

Tra un’altalena di vicende appassionanti fatte di legami, coraggio, dolore, sentimenti e dedizione si fa strada la storia di Odile. Un romanzo che si legge in un soffio ma rimane dentro, nel profondo.

Spazio al thriller

Le Vergini di Alex Michaelides, Einaudi, 2021

Le Vergini di Alex Michaelides (Einaudi, 2021) è un thriller psicologico in cui si intrecciano varie vicende ben orchestrate.
La scrittura di Michaelides è coinvolgente e cattura il lettore senza via di scampo, riesce a trascinarlo dentro un vortice di vicende ed emozioni.
La trama racconta di Mariana, una psicoterapeuta coinvolta dalla nipote Zoe nell’indagine su una serie omicidi di ragazze avvenuti in un college di Cambridge. La prima vittima è proprio una cara amica di Zoe. Dietro a questi delitti si scopre l’esistenza di una setta, Le Vergini, a cui appartengono le giovani. A capo un noto e rispettato professore, Edward Fosca, esperto di tragedie greche. La trama costruisce un thriller intrigante e complesso fatto di rivelazioni, colpi di scena, ambientazioni suggestive descritti dettagliatamente, che tiene sospeso il lettore fino alla fine.  

Tutto per quei bambini di Delphine De Vigan (Einaudi, 2022) è il thriller che sullo sfondo pone une critica alla nostra epoca. Quanto incidono i social network nella nostra vita? Quanto è importante far parte di questi meccanismi? Quanto è fondamentale ponderare profondamente la scelta di esporre i nostri figli a questo circo mediatico?

Tutto per quei bambini di Delphine De Vigan, Einaudi 2022


Tutte queste domande e tantissime altre sorgono quasi naturali dopo la lettura di questo libro. La storia narrata riguarda l’impatto dei social su due bambini. I protagonisti, Sam e Kim, sono messi in mostra in continuazione e senza cautela da loro madre Melody, mancata attrice e focalizzata sull’apparire e sul successo.
La bellezza del libro sta in particolare nella capacità di scatenare importanti ragionamenti sul nostro sistema ormai privo del reale e circoscritto da molta finzione. Emergono tante considerazioni durante la lettura, soprattutto riguardo la messa in mostra dei figli minori a livello virtuale, in particolare, il loro, ahimè, mancato consenso a questo modus operandi visto che non hanno ancora le capacità per capire.
Tutto ciò è corretto nei loro confronti? E quando saranno grandi avranno qualcosa da recriminare ai propri genitori? Un libro che consiglio non solo per la sua narrazione accattivante e piacevole ma anche perché riesce a sviscerare fragilità e debolezze dell’essere umano in modo naturale e con semplicità.

L’opera è incentrata sui bimbi e i risvolti negativi della loro sovraesposizione ma è diretto anche a pennellare sfumature generali sul nostro sistema strutturato sui social network e il loro uso incontrollato.

Dolore e libertà

La casa degli Sguardi di Daniele Mencarelli, Einaudi 2018

La casa degli Sguardi di Daniele Mencarelli (Einaudi, 2018) è un libro introspettivo, che esplora dolore ma al contempo forza e rinascita.
La parola che meglio descrive questo romanzo è “sensibilità”: Daniele, il protagonista, è dotato proprio di questa inclinazione, che rappresenta una fortuna e una sfortuna al tempo stesso, perché lo porta spesso a fuggire dalla realtà.

Gli basta il suo amato compagno vino bianco per dimenticare le sofferenze che la vita gli presenta davanti e scomparire. Daniele si nasconde così, rifugiandosi nella sua dimensione alterata dall’alcol, il porto sicuro per tenere lontani difficoltà e dolore.
Ma è proprio la sofferenza nella sua forma più crudele a fargli capire che non è più tempo di scappare, bensì di attraversarla, di fare della sua sensibilità la più grande forza.

Con una scrittura delicata e profonda, che travolge, Mencarelli ha realizzato un libro che ha il vero sapore di riscatto e di rinascita umana. Mai come in questo momento tale messaggio è potente e importante.

Il potere del cane di Thomas Savage, Neri Pozza 2017, è stato pubblicato nel 1967 e tornato alla ribalta per la trasposizione cinematografica, che ha fatto incetta di premi nel dicembre 2021 ai Golden Globe, vincitore dell’Oscar 2022 per la migliore regia.

Il potere del cane di Thomas Savage, Neri Pozza


Il racconto narra di omosessualità e di tutte le dinamiche psicologiche che ne scaturiscono in ragione di un luogo e di un momento storico estremamente chiuso.

Il romanzo è infatti ambientato nel West nordamericano, nel lontano 1924. Due fratelli possidenti, molto legati ma molto diversi tra loro, sono due delle figure principali del racconto: Phil, un cowboy convinto della sua temerarietà e mascolinità, e George, fratello più sensibile e aperto alla vita, all’amore e a ciò che il destino può offrire.

George si sposa con Rose, che inizia a vivere nel ranch insieme al proprio figlio Peter. Da qui scatteranno delle dinamiche affettive e relazionali tra i personaggi, in cui ombre e luce saranno al centro delle vicende, tra segreti nascosti e azioni salvifiche.

Un libro scritto magnificamente, una storia geniale, un finale indimenticabile.

Autori veronesi

Finalmente parlano di calcio è il libro d’esordio dello scrittore veronese Stefano Bosio (Casa editrice Albatros, 2022, qui la recensione). Il sottotiolo – Manuale per sopravvivere alle serate quando l’argomento diventa il pallone – ne dichiara lo scopo: far avvicinare le donne a uno sport che spesso è appannaggio esclusivo (o quasi) degli uomini. Ironia, condita con episodi, ricostruzioni storiche, aneddoti e indiscrezioni, divertono il lettore e la lettrice, senza essere mai banale.

Parole come pietre di Barbara Salazer (Libro indipendente, 2022, pubblicato non a fine di lucro; il ricavato del progetto editoriale andrà a beneficio della casa rifugio gestita da Il Ponte cooperativa sociale, qui la recensione), è una raccolta di testimonianze di donne, sconosciute tra loro, ma con al centro un unico comune denominatore: la discriminazione di genere. Un libro onesto, vero, a volte crudele perché tocca delle ferite che è più facile nascondere che guarire.

Nuovi classici

La famiglia Karnowski, di Israel Joshua Singer, Adelphi 2013, ha visto la prima pubblicazione nel 1942 e racconta la saga di una famiglia ebrea attraverso
tre generazioni di Karnowski.

La storia della famiglia si snoda a Berlino dai primi del Novecento alla seconda guerra mondiale, pertanto si percepiscono durante il corso del racconto tutte le sfumature in ordine ai cambiamenti vissuti e “subiti” dagli ebrei al tempo: nei discorsi dei personaggi, nelle vicende quotidiane, nello scenario sociale percepito e vissuto dai protagonisti.

Una scrittura sublime, densa, piena di dettagli, con cui Singer riesce a far arrivare al lettore ogni minima descrizione facendo calare il lettore completamente nella storia.
Un classico da non perdere. Capolavoro.

Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Mark Haddon

Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Mark Haddon, Einaudi 2003, è una porta che si apre su un mondo a molti sconosciuto: la sindrome di Asperger. Il protagonista, Christopher, ha questo peculiarità comportamentale e il libro ne racconta la storia, tra vicende familiari che lo coinvolgono descritte attraverso questa sua personale singolarità.

Un libro divertente e a suo modo leggero, il lettore attraverso il piccolo protagonista scopre una quotidianità diversa, percepita in modo completamente differente. Come scrive Haddon, «Le classificazioni raccontano ben poco della persona che è stata catalogata in una certa maniera e molto invece di coloro che le hanno cucito addosso quell’etichetta».

Dio di illusioni di Donna Tart ventesima edizione Bur 2022. Un libro pubblicato nel 1992, oggi è in voga su Tik Tok tra i giovanissimi, che oggi lo leggono e osannano. Si tratta di un thriller coinvolgente, intrigante, seducente e scritto da una penna magistrale.
Con questo romanzo Donna Tart ha riscosso uno strepitoso successo di pubblico e critica. L’inizio del romanzo parte dalla fine della storia, e da questo punto parte un gioco di ricostruzione perfettamente orchestrato che lo rende appassionante.

La narrazione ha la voce di Richard, il giovane protagonista, appena iscritto in un college del Vermont, dove è intenzionato ad entrare nel corso elitario di greco antico del noto professor Julian, sebbene la sua condizione modesta ostacoli l’intento.

Dio di illusioni, Donna Tart, nell’edizione Bur 2022

Dopo diverse insistenze – le lezioni sono ridotte a solo cinque studenti scelti – riesce ad entrare e diventare il sesto.
I compagni privilegiati, Herry, Francis, Camilla, Charles, e Bunny, sono ragazzi apparentemente modello, ricchi e benestanti, ma l’amicizia con Richard nascerà subito nonostante la diversità di ceto sociale.

Durante il corso universitario e la vita da college accadrà un fatto molto grave a causa delle pratiche clandestine, viziose e strane del nuovo gruppo di amici.
Richard ne sarà forzatamente coinvolto. Da qui il romanzo apre le porte a una storia intrigante condita di segreti, colpi di scena, vicende incalzanti, ed emozioni al limite.

Donna Tart costruisce un testo capace di far sentire il lettore completamente immerso dentro alle stanze di quel college, ai fitti intrighi dei personaggi, tra i boschi innevati ricchi di mistero.

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