WithU Verona batte 3-0 Vero Volley Monza nello scontro diretto di centro classifica e si porta al quinto posto della SuperLega dopo la settima giornata di campionato.
Il sestetto, allenato da Radostin Stoitchev, ha confermato quanto di buono si era visto nelle ultime uscite, anche quelle non vittoriose. L’atteggiamento, prima di tutto, è sempre stato positivo da parte di tutti gli atleti in campo. Questa caratteristica appassiona il pubblico e permette alla squadra di affrontare in modo propositivo i momenti difficili. Da un punto di vista tecnico vanno poi evidenziati i progressi nel fondamentale della ricezione, mentre l’attacco anche contro Monza ha entusiasmato.

Set 1

Verona parte con il solito sestetto guidato in regia da Luca Spirito e con Aleks Grozdanov e Leandro Mosca a centro rete. Monza ha l’idea di muovere la ricezione veronese alternando i servizi corti a quelli potenti, ma ci riesce a corrente alternata. Verona inizia martellando su Stephen Maar e ci riesce spesso e volentieri. Il primo parziale è però innescato dal muro veronese, prima con Rok Mozic su Georg Grozer, poi con Spirito su Vlad Davyskiba.
A ben riguardare l’andamento del match, la partita vera finisce qui, sul punteggio di 8-5 nel corso del primo set. Verona controlla qualche fiammata di Monza, poche per la verità, e chiude in carrozza per 25-19 senza il miglior Noumory Keita, in ogni caso convincente dai nove metri. Emblematici due tra gli ultimi punti gialloblù siglati nel primo parziale che sfruttano un orrendo fallo in palleggio di ricostruzione di Monza e un palleggio piedi a terra che finisce fuori campo ad opera di Grozer. Errori madornali per questo livello.
Per Verona parla da solo l’86% di attacco su ricezione positiva per un complessivo 56% condito da un solo errore.

Set 2

Se qualcuno si aspettava una Monza più battagliera nel secondo set, ha sbagliato di grosso.
Se è vero che la partita rimane in sostanziale parità fino al 13-12, la causa di tale equilibrio non va ricercata in una migliorata performance monzese, ma di una fase di stanca del match, a questo punto bruttino, in cui Keita si trasforma in un ricevitore provetto, forse non solo per meriti propri.

Il parziale viene sbloccato dal servizio veronese che trova un Filippo Federici falloso in ricezione e dalla impossibilità degli ospiti di trovare qualità nel proprio terminale offensivo principale, il già citato Grozer, poi sostituito. Massimo Eccheli, coach ospite, avvia la girandola di cambi a buoi scappati, sul 21-14 c’è poco da fare. Finisce 25-17 con un Keita superlativo, 5 su 6 in attacco e un muro veronese insuperabile con quattro punti diretti.

Set 3

Monza prosegue con diverse riserve in campo, a conferma che ormai la gara viene data per persa. Verona invece riparte con medesimo sestetto in cui, oltre al sempre efficiente Grozdanov, trova gloria offensiva anche Mosca, mentre il libero Marco Gaggini in perenne ed inesauribile impegno nel proteggere Keita in ricezione, a costo di un paio di malintesi. Dettagli in una gara che offre ai padroni di casa lo spazio per lasciarsi andare a qualche piccola licenza a favore dello spettacolo con Spirito ottimo regista di una prova davvero corale.

Tra gli ospiti il nazionale Gianluca Galassi è l’ultimo a mollare, ma sul 16-10 davvero la gara è ormai in cassaforte per Verona. Finisce 25-14, punteggio severo, ma del tutto veritiero per quanto si è visto in campo.

La P4 di Monza vera croce per gli ospiti

Al di là della diversa interpretazione agonistica della partita, la gara si è decisa attorno ad alcune questioni tecnico-tattiche. In primo luogo la rotazione di P4 monzese è stata protagonista in negativo in ogni momento chiave dell’incontro. Contro il servizio di Maksim Sapozhkov, gli ospiti non sono quasi mai stati in grado di fare cambio palla immediato, se non nel terzo set a gara conclusa (e contro il servizio di Grozdanov). Il russo, ottimo sulla traiettoria 1-5, non ha siglato ace diretti, ma ha provocato diverse slash, convertite da un Mozic felino nello sfruttarle con contrattacchi immediati. Difficile comprendere il motivo per cui Monza abbia atteso solo l’ultimo set per girare la formazione.

L’unica ipotesi plausibile è che cercasse di evitare il muro di Jan Zimmermann contro l’attacco di Keita. Il muro del regista tedesco, da poche settimane aggregato a Monza, ha pagato dazio in centimetri e ha sofferto anche contro Mozic fin dall’avvio gara.

Sapozhkov in battuta – Credits: VeronaVolley/SaraBenvenuti

I progressi in ricezione

Il tabellino finale di WithU Verona riassume la supremazia dei padroni di casa in tutti i fondamentali. Se in attacco non ci si sorprende più delle percentuali, 56% alla fine, semmai dell’esiguo numero di errori, uno solo, per la ricezione il discorso è diverso. Contro Monza superlativo è stato il lavoro di Mozic e Gaggini, 78% e 54% di positività, ma anche Keita non ha sfigurato affatto. Il maliano, Mvp della gara, ha evitato di subire in molte circostanze il punto diretto che, al di là di una positività non eccelsa, è quello che gli si richiede.
Se Verona cresce anche in ricezione, allora diventano guai per tutti.

Spirito, una buona personalità

Se WithU Verona sta eccellendo in attacco, non tutto è esclusivo merito degli attaccanti. In questo senso si può senz’altro riconoscere il valore dell’inizio stagione di Spirito, cresciuto anche in termini di personalità e capace di distribuire quote di responsabilità a tutti i suoi bombardieri, senza trascurare i centrali.
Il discorso del regista negli anni passati è stato più volte un tema piuttosto spinoso e associato agli scadenti risultati della squadra. In questa stagione agonistica, viceversa, occorre riconoscere i meriti di Spirito, senza dimenticarsi il fatto che in panchina sieda un certo Raphael Vieira de Oliveira, plusvalore che davvero in poche avversarie possono vantare.

Il derby contro Padova all’ottava giornata

Nuovo appuntamento casalingo per WithU Verona, in programma per la prossima giornata di SuperLega. Nel posticipo del lunedì sera, ospite di turno sarà Pallavolo Padova, formazione che ha cinque punti in meno di Verona, ma che tradizionalmente è capace di singole performance significative. Per i ragazzi di Stoitchev però il derby veneto non può non essere visto come impareggiabile occasione per allungare in classifica e rimanere agganciata al “trenino” che insegue a distanza la capoclassifica Sir Safety Susa Perugia, ancora imbattuta. Appuntamento dunque alle ore 19.30 del 21 novembre per WithU Verona vs Pallavolo Padova.

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