WithU Verona esce sconfitta con il risultato di 3-1 dalla trasferta marchigiana contro Cucina Lube Civitanova dopo aver perso ben due parziali ai vantaggi. Il risultato poteva dunque essere diverso, come dichiarato a fine gara dallo stesso Radostin Stoitchev, allenatore della compagine veronese. Molte recriminazioni soprattutto sul secondo set che avrebbe potuto indirizzare la gara a favore dei gialloblù. In ogni caso, al cospetto dei campioni d’Italia in carica, Verona ha fatto una degna figura e nessuno avrebbe recriminato se la gara fosse terminata perlomeno al tie break.

Civitanova, ricezione e un Garcia Mvp

Molti sono i rimpianti di una gara che si era messa benissimo per Verona – Lube non pervenuta nel primo set – e che poteva essere ben diversa se il sestetto ospite avesse avuto quel pizzico di cinismo in più per chiudere il secondo parziale. D’altra parte, se la contesa è stata equilibrata in fase offensiva, non lo è stata in ricezione. Verona in un solo set infatti, proprio il secondo, ha subito cinque ace (saranno 11 alla fine), errori determinanti nell’aiutare i padroni di casa a recuperare il filo di un match che stavano per perdere definitivamente.
Inutile rammaricarsi. Che il sistema di gioco di Verona fosse fortemente sbilanciato non lo si è scoperto certo di fronte ai campioni d’Italia, tra le cui fila si è distinto Gabriel Garcia Fernandez, mvp della partita.

Il sestetto guidato da Stoitchev per caratteristiche dovrà trovare una quadra rispetto alle difficoltà in ricezione, sia attraverso una crescita tecnica individuale, sia grazie ad accorgimenti tattici utili a mascherare le proprie difficoltà nel fondamentale. Servirà tempo. Intanto però occorre rilevare che, a fronte di evidenti lacune sui suddetti aspetti del gioco, la squadra stia viceversa offrendo prestazioni di assoluto rilievo in attacco.

WithU, che attacco!

In questo inizio di stagione la squadra gialloblù sta impressionando per la qualità offensiva che riesce a mettere in campo. Dopo il 59% di palla a terra registrato nella trasferta contro Allianz Milano, Luca Spirito e compagni hanno saputo mantenersi su livelli eccelsi anche contro Civitanova, partita nella quale hanno attaccato con il 56%. Questi dati sono ancora più impressionanti se si guarda al numero di errori. Verona ne ha fatti quattro nelle ultime due gare su 170 palloni giocati e, se torniamo all’unica vera sconfitta secca patita a Perugia, anche in quel caso si sono verificati solo quattro errori su 75 palloni e il 51% di attacco punto.
Sono statistiche di altissimo livello che avvalorano la strada che sta percorrendo Stoitchev di schierare Noumory Keita da schiacciatore ricevitore.

Keita, una macchina da punti

L’atleta maliano, pur con evidenti limiti nella fase di seconda linea, non ha subito affatto l’adattamento al livello della SuperLega per quanto riguarda il fondamentale d’attacco.
Attualmente Keita sta attaccando con il 61,6 %, il dato migliore tra tutti i giocatori di palla alta presenti in SuperLega e con almeno 20 palloni giocati. Se pensiamo che un Wilfredo Venero Leon, da molti considerato il miglior attaccante del mondo, sta mettendo palla a terra con il 55,9%, secondo in classifica e ben staccato, appare evidente che il “progetto Keita” sia solo all’inizio, ma molto ben avviato.

Sapozhkov, non era un caso

Se Keita sta confermando ogni più entusiastica previsione in merito al suo talento offensivo (ci sarà da migliorare, e tanto, il resto), anche Maksim Sapozhkov sta confermandosi ad altissimo livello. La gara contro Trento non era dunque un caso. L’attaccante a cui affidare la maggior parte dei palloni in casa gialloblù è lui (quinto in SuperLega per palloni giocati) e sembra non pesargli, a tal punto che dietro il già citato Leon, per % di palla a terra troviamo proprio il gigante russo con il 55,7%. Noumory e Maksim, un binomio di palla alta che poche altre squadre possono vantare e che può solo migliorare se si guarda all’anagrafe.

Mozic, benino

Se vogliamo trovare qualche aspetto offensivo della Verona targata stagione 22/23, dobbiamo armarci di grande cura e ricercare il famoso “pelo nell’uovo”. A tal proposito non si può non analizzare che le percentuali di Rok Mozic siano in calo rispetto alla scorsa stagione. Un ribasso del 4,1% per cento (45,8% di palla a terra fin qui) che potrebbero significare un leggero appannamento nel percorso di crescita dello sloveno, sebbene sei gare siano davvero poca cosa per valutare, o più probabilmente che Mozic debba adattarsi ad un sistema offensivo che non lo vede punto unico focale quanto era, viceversa, l’anno scorso.

Per chiarire questi interrogativi occorrerà almeno arrivare a metà stagione, in ogni caso la verità è plausibile stia nel mezzo. Mozic quest’anno è chiamato ad un gioco più responsabile e ad una conferma delle sue qualità in un contorno che tanto si aspetta da lui. Il tutto con una stagione alle spalle da assoluto protagonista che non sarà affatto facile migliorare a livello statistico.

Ora serve una vittoria contro Monza

La prossima sfida che attende WithU Verona sarà contro VeroVolley Monza. La gara assume un’importanza rilevante per classifica (Monza insegue Verona di una lunghezza a 7 punti), ma soprattutto perchè è da ascrivere all’elenco di sfide che per Verona rappresentano lo stato di progressione sportiva. Fare buone prestazioni contro le grandi, vedi Lube, va bene, ma poi occorre concretizzare contro le compagine di simile rango tecnico. Ecco dunque che la partita contro Monza sarà cruciale per fare un primo bilancio di inizio stagione e soprattutto per la costruzione di una fiducia collettiva.

Gli avversari sono una formazione discontinua, ma talentuosa, che ha nell’opposto Georg Grozer la bocca da fuoco principale. Si giocherà il 13 novembre alle ore 20.30, con diretta su Rai Sport.

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