Manca davvero poco all’esordio della Scaligera Basket nel campionato di Serie A 2022-2023. Domani, domenica 2 ottobre alle 17.30, il Pala AGSM AIM sarà, presumibilmente, gremito di tifosi per la prima gara del torneo, in programma contro la Happy Casa Brindisi, squadra temibile e il cui confronto farà subito capire di che pasta è fatta la formazione gialloblù. La quale, nel corso dell’estate, ha cambiato molti elementi del proprio roster. Fra conferme e nuovi arrivi, i giocatori che difenderanno i colori scaligeri nella massima competizione di pallacanestro italiana hanno avuto modo di conoscersi fra loro nel lungo pre-campionato, iniziato il 18 agosto con il raduno e proseguito fra ritiro in montagna e la partecipazione a numerosi tornei ed amichevoli, per tutto il mese di settembre. Ora, però, il tempo degli esperimenti è finito e la Tezenis – confermato ancora una volta lo sponsor di Sandro Veronesi, grande appassionato di basket – dovrà dare il massimo per riuscire a cogliere l’unico grande obiettivo stagionale: la salvezza.

Un bel mix fra americani e italiani 

Tornando al roster, c’è ancora oggi un gruppo solido di giocatori che faceva già parte della scorsa stagione, ben sei. È stato rinnovato il pacchetto dei playmaker che, con Davide Casarin, vede anche i neoarrivati Alessandro Cappelletti e Matteo Imbrò, per formare un trio di registi italiani molto complementare per caratteristiche fisiche e tecniche. La stella della squadra sarà senz’altro Wayne Selden, un giocatore nuovo per il campionato italiano, il quale ha un grande pedigree, ma deve consolidare la sua carriera in Europa. È un veterano da oltre 100 presenze in NBA e nel 2020-21 ha vinto la Fiba Europe Cup aggiudicandosi anche il titolo di MVP della Final Four con la maglia dell’Ironi Hai Motors Nes-Ziona. Può giocare tranquillamente in due ruoli, ala piccola e guardia.

Karvel Anderson con il 23

E a proposito di guardie, Karvel Anderson, l’eroe di gara-2 delle finali play-off, è una garanzia, ma Liam Udom non ha esperienza in A1 e per lui sarà importante, dopo aver colto due promozioni, in B e A2, sperimentare il nuovo livello di competizione, per lui improvvisamente salito. È senz’altro un giocatore in grado di gareggiare a queste altitudini, ma l’impatto per lui non sarà, almeno all’inizio, dei più semplici. La Scaligera può contare poi su ben quattro ali: il capitano Guido Rosselli, il giovanissimo Alessandro Ferrari e i due americani: Xavier Johnson, che sappiamo già quanto è stato bravo a stringere i denti giocando anche oltre le sue problematiche fisiche nel momento decisivo dei play off, e Aric Holman, che può giocare anche da centro. Anche lui è un giocatore di alto livello, ma avrà il non semplice complito di consolidarsi a livello europeo, avendo comunque già alle spalle esperienze internazionali importanti. È a prima stagione in cui gli viene affidato un ruolo così importante e sarà per lui un bel test. Anche dalle sue prestazioni passerà buona parte del successo o meno della squadra intera.

I due centri sono Francesco Candussi, la chiave dei playoff vinti dalla Scaligera a giugno contro Udine e che torna in A1 dopo averci già giocato in passato con Pesaro, e Taylor Smith, un giocatore molto esperto, sempre eclettico e versatile, caratteristiche che dovranno rappresentare il cavallo di battaglia di Verona. Ha giocato nei principali campionati europei e in Eurolega e di sicuro sarà importante anche la sua esperienza, insieme a quella del già citato Rosselli. 

Gli obiettivi stagionali

Coach Alessandro Ramagli

A guidare la truppa gialloblù sarà ancora una volta l’esperienza di coach Alessandro Ramagli, conscio delle difficoltà che la squadra dovrà affrontare quest’anno ma anche consapevole della qualità dei propri giocatori. I suoi uomini rappresentano un bel mix fra italiani e americani e per chi deve salvarsi è spesso la giusta alchimia fra i due gruppi a fare la differenza. La Scaligera dovrà lottare per non retrocedere e lo farà probabilmente contro altre cinque o sei compagini. Analizzando velocemente la composizione del torneo salta subito all’occhio che Milano e Bologna sono squadre strutturate per fare l’Eurolega, di livello superiore a tutte le altre, ma in generale il livello medio del torneo si è alzato. Ci sono, infatti, almeno un’altra decina squadre pronte a giocarsi l’ingresso ai play off e le rimanenti giocheranno per evitare le ultime posizioni e quindi la retrocessione.

Le prime tre gare del campionato (contro Brindisi, Sassari in trasferta e Virtus Bologna di nuovo in casa) saranno particolarmente impegnative e la squadra veronese dovrà essere brava a gestirle anche dal punto di vista emotivo. Brindisi, il primo avversario, è una squadra che ha un roster profondo, costruito per essere competitivo ad alto livello, come peraltro già fatto nelle ultime stagioni, ha in coach Francesco Vitucci un ottimo allenatore e una squadra che ha lunga esperienza in questo campionato. Per Verona, quindi, sarà un esordio complicato e sarà fondamentale cavalcare l’entusiasmo dei tifosi per contrastare le qualità degli avversari e portare a casa i primi fondamentali punti. 

Foto dal profilo ufficiale Facebook di Scaligera Basket Verona

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