Il progetto Fami (Fondo asilo migrazione e integrazione) è uno strumento finanziario elaborato dall’Italia. Il suo obiettivo è quello di promuovere l’integrazione dei cittadini di Paesi Terzi nelle società ospitanti, favorendo l’accoglienza e il dialogo interculturale. In particolare, in questo momento molto delicato per l’Ucraina, il progetto Fami si sta occupando dei cittadini in fuga dalla guerra.

Per un paese che attualmente sta vivendo una gravissima emergenza umanitaria, solidarietà e accoglienza sono le parole chiave da tenere a mente.

Quest’ultime stanno spingendo tante regioni italiane, in stretto accordo con le associazioni e le prefetture locali, a realizzare dei progetti concreti volti all’inclusione e alla protezione delle persone con background migratorio.

Scopo e obiettivi del Fondo

Lo scopo del Fondo è proprio quello di incentivare azioni formative e di supporto. Indubbiamente, tutti coloro che sono fuggiti da un paese bombardato e assediato da una guerra feroce, stanno vivendo un vero e proprio trauma. Ciò di cui queste persone hanno bisogno è ritrovare un pezzo di casa anche fuori dalle porte del proprio paese.

Un modo efficace per incoraggiare l’integrazione dei cittadini ucraini, ma non solo, è quello di avviare dei corsi di alfabetizzazione della lingua del paese ospitante. Grazie a questa iniziativa tutti potranno essere in grado di capire e, soprattutto, di essere capiti.

In questo senso, Regione Lombardia, Veneto, Piemonte e molte altre si sono adoperate alla realizzazione di obiettivi strategici e operativi. Si tratta di interventi mirati con la dotazione finanziaria a disposizione.

Come specificato sullo stesso canale web ufficiale del Ministero dell’interno, il Programma Nazionale del Progetto Fami per i cittadini Ucraini prevede delle azioni formative specifiche. Il responsabile in Italia è il Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del ministero dell’Interno.

Ciò che si vuole ottenere non è altro che il raggiungimento di un livello linguistico adeguato ma anche di un supporto psicologico e umano.

Il Comune di Verona per l’integrazione dei cittadini ucraini

In questo senso, la regione Veneto, nell’ambito del progetto “Le valigie di Eva 2 (FAMI-Impact Veneto) AMVO Noi Migranti ODV” organizza corsi di italiano gratuiti per le donne e i ragazzi in fuga dalla guerra in Ucraina.

Il Comune di Verona, insieme al Centro provinciale Istruzione Adulti, organizza lezioni gratuite per favorire l’integrazione di coloro che sono scappati dalla guerra e hanno trovato accoglienza in città.

Le lezioni avranno una durata di 100 ore e si terranno da metà aprile a metà giugno, la mattina dalle 9 alle 12.30, in zona Stadio. Per avere più informazioni è possibile telefonare allo 045 8078782 o allo 045 8078770, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13.

Per informazioni sui corsi e i piani formativi messi a disposizione in Veneto è possibile collegarsi sul sito di Istruzione Veneto (Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto). Sempre in Veneto, a Portogruaro sono già aperte le iscrizioni per Corsi di Italiano per le donne ucraine.

Le altre regioni italiane

In Lombardia, invece, spiccano tante iniziative. Tra queste, la collaborazione con il CPIA (Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti). Nel processo di progettazione, programmazione e realizzazione dei Piani Regionali, il CPIA è chiamato a collaborare nella rilevazione dei bisogni formativi del territorio di competenza e nell’organizzazione delle attività. Inoltre, coopera con i Servizi sociali e Sanitari locali, con i servizi territoriali alla persona e le istituzioni locali per favorire il loro coinvolgimento nelle attività formative.

Le azioni formative intraprese dai CPIA prevedono inizialmente 20 ore di accoglienza. Si tratta di orientamento e valutazione per stabilire il repertorio linguistico personale di partenza e il piano didattico da intraprendere. In seguito, 100 ore di attività didattica necessarie al raggiungimento del grado di conoscenza della lingua italiana corrispondente al livello A1 del QCER. Infine, 80 ore di attività didattica per una competenza linguistica di livello A2.

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