Dopo lo stop obbligato dalla pandemia nel 2021 ritorna il Verona Mountain Film Festival, la rassegna dedicata al cinema con protagonista la montagna.

Si svolgerà dal 22 al 26 febbraio presso l’auditorium Palazzo della Gran Guardia, con un programma ricco naturalmente di film, ma non solo.

Il festival prenderà quindi il via martedì 22 febbraio con la performance del Coro Scagliero dell’Alpe – CAI Verona.

Il rinomato coro maschile fondato nel 1946 ha raggiunto un grande successo che l’ha portato ad esibirsi, oltre che su tutto il territorio nazionale, anche all’estero, con tournee in Germania, Francia, Svizzera, Austria, Repubblica Ceca, Brasile e Polonia. Il repertorio contiene brani della tradizione, legati alla vita militare e canti popolari, eseguiti in vernacolo, in Italiano e anche in altre lingue.

Copertina del film “Fratelli si diventa”

Martedì 22 sarà presentato anche come film fuori concorso “Fratelli si diventa“, con la regia di Alessandro Filippini e Fredo Valla.

La pellicola, presentata a poca distanza dall’anniversario della sua scomparsa, è un sentito omaggio al grande alpinista Walter Bonatti, morto nel settembre del 2011.

Il suo ricordo viene dipinto attraverso la voce di Reinhold Messner, che ha raccolto il testimone di Bonatti diventando anch’egli uno degli alpinisti più importanti di sempre.

Attraverso il resto del festival saranno molte le pellicole presentate, tutte riguardanti la montagna e i suoi protagonisti: dalla storia di Chris Brighton e della sua “The Hard Way” per l’Everest al ricordo del giovane alpinista italiano Daniele Nardi e del suo progetto per un’ascesa del Nanga Parbat, nona montagna del pianeta.

Copertina di “Fine Lines”, film sull’arrampicata presentato fuori concorso, fonte: Facebook

In scena andranno l’alpinismo e l’arrampicata, l’esplorazione e l’avventura, l’uomo e la natura, per offrire uno sguardo il più ampio possibile sulla montagna e sulle persone che a questa si sono dedicate e si dedicano.

In totale, saranno 14 i film presentati (8 i film in concorso, 6 i fuori), provenienti da 13 nazioni.

Oltre ai film, protagonista del festival sarà anche la fotografia, con una sezione del concorso dedicata.

In collaborazione con l’Università di Verona è inoltre in programma un ulteriore concorso fotografico dal titolo “Montagna, cambiamenti climatici e biodiversità“, oltre alla proiezione di altri film fuori concorso tratti dal Festival delle Foreste di Bergamo.

A concludere la rassegna sabato 26, oltre alla cerimonia di premiazione, ci sarà un secondo momento musicale: il concerto “Jet d’eau”, interpretato dalla voce di Silvia Lorenzi, che sarà accompagnata da Stefano Gatti al pianoforte e da Stefano Bertoli alle percussioni.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero.

© RIPRODUZIONE RISERVATA