Dopo aver attraversato Francia, Belgio, Germania e molti altri paesi, l’European Outdoor Film Tour sta viaggiando ora attraverso l’Italia. Sarà a Verona sabato 19 febbraio, per un’unica serata.

Ormai alla sua ventesima edizione, la rassegna è una tra le più importanti e apprezzate a livello europeo – e non solo. I sette documentari che verranno proiettati al Teatro Stimate sono più che semplici resoconti delle esperienze dei loro protagonisti: sono dei piccoli ma sentiti poemi visivi dedicati all’avventura e alla natura.

La protagonista del Festival

La principale protagonista nonché “copertina” di questa edizione è Caro North, giovane guida alpina svizzera. A soli trent’anni può già vantare una nutrita esperienza come climber e come sciatrice, ma non solo: Caro è infatti appassionata anche di parapendio e di ciclismo.

Come scalatrice ha compiuto alcune delle ascese più complesse al mondo, attraverso alcuni dei più suggestivi ed importanti centri per questa disciplina, tra cui Patagonia, Himalaya, Iran, Armenia, Alaska, South Africa, Yosemite Valley, giusto per elencarne alcune.

Insomma, una persona che ha dedicato la sua intera vita alla montagna e all’avventura, coronando il sogno di diventare guida alpina per poter condividere anche con altre persone la propria passione. Il documentario su di lei, “I am North“, ne offre un ritratto tridimensionale e sfaccettato, riuscendo a cogliere tutta la sua contagiosa energia e l’amore per la natura che ne alimenta la passione.

Esperienze al limite

Altro documentario in programma è “Amazonie“, la storia di Eliott Schonfeld, giovane avventuriero francese, e dell’impresa più complessa della sua carriera. Entrato in possesso del diario di un altro esploratore scomparso 70 anni prima, Eliott rimane folgorato dalla sua storia e decide di seguirne le tracce, tentando in quello in cui lui aveva fallito.

Il progetto, ispirato dal diario di Raymond Maufrais, è quello di passare due mesi nella giungla della Guyana francese, seguendo le tracce dell’esploratore scomparso proprio in quel luogo nel 1950, quando aveva solo 24 anni. Accompagnato dagli scritti di Maufrais, Eliott Schonfeld si lancia così nella sua stessa impresa, spingendo il proprio corpo e la propria mente ai limiti ed avvicinandosi pericolosamente al suo destino.

Eliott Schonfeld, fonte: Facebook

Successivamente è in programma “Miles ahead“, la storia di Jonas Deichmann, atleta polivalente a caccia di uno dei record più incredibili della storia: compiere un triathlon attorno al globo.

Jonas è partito nel settembre del 2020 da Monaco di Baviera, per ritornarci nel novembre del 2021. Alle sue spalle si è lasciato 450 chilometri di nuoto, 19.000 chilometri di ciclismo e 5.000 chilometri di corsa.

Un’impresa straordinaria alla quale risulterebbe difficile credere, se non fosse documentata dalle immagini che Jonas stesso, insieme ad altri che l’hanno aiutato e a tratti seguito, ha spedito all’European Outdoor Fim Tour, che ha assemblato il documentario.

Jonas Deichmann, fonte: jonasdeichmann.com/

Nel programma è poi presente “Out of Frame“, il ritratto di Mathis Dumas, fotografo outdoor dalle incredibili capacità, sia dietro alla macchina fotografica sia come alpinista e come sportivo.

A soli 25 anni, Mathis ha scattato alcune delle foto più suggestive del suo campo, collaborando con atleti incredibili e con marchi internazionali. I suoi soggetti sono gli atleti, come lui, e gli incredibili paesaggi dove compiono le proprie imprese.

La pellicola segue il suo processo creativo attraverso il suo ultimo progetto: una scalata – ed una fotografia – mai viste prima nel cuore del massiccio del Monte Bianco.

Mathis Dumas, fonte: it.eoft.eu/it/programme/eoft2021/out-of-frame/

Sul potere dello sport di superare qualunque tipo di barriera e discriminazione è presente in programma “Climbing Iran“. La protagonista, Nasim Eshqi, è una giovane scalatrice di Teheran, tra le più importanti a livello internazionale, potendo contare al suo attivo moltissime ascese tra le più difficili al mondo.

La storia di Nasim è la storia di una ribellione, della repressione che in alcuni paesi – tra cui il suo paese natio, l’Iran – soffrono le donne, ma anche la storia di come attraverso lo sport sia riuscita a trovare la propria libertà.

Nasim Eshqi, fonte: Facebook

Gli ultimi cortometraggi in programma, “Playing Gravity” e “Spellbound“, offrono un punto di vista privilegiato su due discipline diverse ma ugualmente spettacolari.

Il primo è una collaborazione tra il pilota di droni Sebastian Schieren e lo snowboarder professionista Elias Elhardt. Il drone pilotato da Schieren segue l’atleta attraverso le sue discese e le sue acrobazie, regalando delle riprese mozzafiato.

Un fotogramma tratto da “Playing gravity”, fonte: it.eoft.eu/it/programme/eoft2021/playing-gravity/

Il secondo racconta delle tute alari e dei giovani atleti che dedicano a questo sport così pericoloso la propria vita. Attraverso le riprese effettuate anche dalle telecamere montate sui caschi e sulle tute, “Spellboundriesce a catturare tutta la magia e la poesia del volo.

Un fotogramma tratto da “Spellbound”, fonte: it.eoft.eu/it/programme/eoft2021/playing-gravity/

L’European Outdoor Film Tour sarà quindi a Verona sabato 19 febbraio, alle 20.30, presso il Teatro Stimate, per un’unica serata decisamente imperdibile. Per info e biglietti: it.eoft.eu/it/.

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