Parole che uniscono le generazioni in un filo prezioso: Lettera ad una ragazza del futuro di Concita De Gregorio (Feltrinelli Kids, 2021) è un libro illustrato per ragazzi di sole 56 pagine che si legge tutto d’un fiato, una vera e propria lettera indirizzata ad una giovane donna degli anni a venire.

Un racconto intimo sulla vita, vista attraverso gli occhi di chi la vita l’ha vissuta, che raccoglie il testimone consegnatole da chi l’ha preceduta per passarlo a sua volta, pagina dopo pagina, alla giovane lettrice. L’invito è a riconoscere talenti e desideri, ad amare e amarsi per essere libera e realizzarsi come persona, responsabile nel contribuire a creare il mondo per come vorrebbe che fosse.

Parole e immagini sulla gentilezza

Giornalista e scrittrice, firma storica del quotidiano “la Repubblica”, De Gregorio è stata anche direttrice del quotidiano “l’Unità”, ideatrice e conduttrice di programmi radio e tv, autrice di testi per cinema e teatro.

La copertina de La ragazza del futuro di Concita De Gregorio, Feltrinelli Kids, 2021

In questo libro, in edizione con copertina rigida, le parole sono arricchite dalle illustrazioni di Mariachiara Di Giorgio, che supporta il testo con immagini immediate perché dedicate ai più giovani – ma non per questo banali – ed evocative anche per un pubblico più adulto.

Di Giorgio ha lavorato come storyboard artist e concept designer per il cinema, pubblicando con le principali case editrici italiane ed estere. È del 2018 il riconoscimento de le prix Sorciéres, il premio Luigi Malerba e l’Andersen per il miglior libro senza parole. Nel 2021 ha vinto il premio Orbil per il miglior albo illustrato.


La gentilezza è il tema conduttore della lettera, qualità fondamentale degli umani che non ha sesso. “Gentile” è la parola con cui l’autrice apre e chiude il suo scritto, in un simbolico cerchio in cui inizio e fine coincidono. Una continuità da cui ripartire in modo virtuoso ad ogni nuovo giro per osservare quanto sul cammino ci stia allontanando dalla nostra intima essenza ed esistenza.

Ascoltarsi per essere ribelli

De Gregorio invita la giovane lettrice ad essere gentile in primo luogo verso se stessa nell’ascoltarsi, per riuscire a ribellarsi a chi le dice come deve essere.Gentile nel restare fedele a sé anche se all’apparenza risulta agli altri irregolare, indecente, imprevedibile perché non serve sentirsi in errore e sbagliata:

la vita non è una guerra in cui vince il più forte, e le convenzioni, i tornaconto, l’arroganza sono campi di battaglia da cui si esce sconfitti anche vincendo.

Gentile nell’ascoltare chi la sa ascoltare e sostenere, con cui passare il tempo in uno scambio reciproco. Gentile nel difendere la sua personale diversità, che è un valore. Gentile nell’ascolto, nell’accoglienza, nella comprensione e nell’aiuto a chi ha bisogno, perché tutti noi abbiamo delle ferite e vanno rispettate.

Gentile nel trovare e difendere il proprio posto nel mondo senza lasciarsi ingabbiare in un ruolo e da quello che gli altri si aspettano, senza fare dipendere la felicità da nessuno e da niente.

Ribelle e gentile, insomma, verso il mondo e incarnando il mondo che lei vorrebbe, perché nell’amore conta vedere ed essere viste, stare nel cuore di qualcuno e fare spazio nel proprio.
Un libro scritto da una donna per le donne più giovani, non per questo femminile o femminista, ma capace di parlare a chiunque lo legga, indipendentemente dal genere e dall’età.

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