Un pugno nello stomaco. Un violento pugno nello stomaco. È questo il primo effetto che This is manifesto, l’ultimo cortometraggio realizzato da Ippogrifo Produzioni per la regia di Alberto Rizzi, produce nello spettatore.

Un uomo e una donna. Presumibilmente compagni di vita. Lui è vestito, ma lei no. Oltre che nuda, la donna è anche ammutolita. Come annientata. Priva di difese.

Al contrario lui parla. Parla, parla, senza soluzione di continuità, dando sfogo ai propri pensieri. I propri nefandi pensieri. Pensieri su di lei e sul suo modo di vestire, di esprimersi, di comunicare (sui social). Di ridere o di piangere. Di essere. Pensieri che si tramutano in parole, pesanti come macigni e che generano in chi ascolta una sensazione straniante, disturbante, di una violenza inaudita.

Quelle stesse parole che, alla fine della visione, lo spettatore non trova più. Non le trova perché si rende conto, chiunque sia (uomo o donna) di aver purtroppo pensato quelle stesse frasi, quelle stesse parole violente e insensate, almeno una volta nella vita. Pensato, quasi mai espresso, sicuramente nella stragrande maggioranza dei casi nemmeno tramutate in qualcosa di concreto. Per fortuna. Ma quella consapevolezza brucia. Eccome se brucia.

Alberto Rizzi, regista veronese reduce dal successo ottenuto sul grande schermo con il lungometraggio Si muore solo da vivi, mette in scena in questo corto il comportamento di un uomo qualsiasi, persino elegante e con un’immagine pulita. Eppure… .  

Protagonista del video è uno degli attori “feticcio” di Rizzi, Diego Facciotti, che negli ultimi anni si è messo in luce grazie alla partecipazione a numerosi film tra i quali spicca il suo ruolo ne “L’uomo del Labirinto”. Davanti alla telecamera, al suo fianco, la modella Alice Daniele, che pur senza proferire parola denuncia con grande espressività la violenza subita. Il montaggio incalzante del breve film non lascia letteralmente tregua, creaando un vero e proprio manifesto (da cui il titolo dell’opera) del pensiero maschile.

Diego Facciotti e, di profilo, Alice Daniele

“Con This is manifesto volevo spiare nella mente di un uomo – ci racconta Rizzi- senza filtri, senza paraventi sociali. Ogni giudizio è rimandato allo spettatore. Ciascuno di noi ha sicuramente sentito pronunciare almeno una volta le frasi interpretate da Diego Facciotti. Magari le ha dette, o pensate, forse una volta, forse senza percepirne la gravità. Ma mettendole tutte insieme, una in fila all’altra, non possono essere ignorate. Sono uno schiaffo in faccia tremendo”.

Già, la gravità. È proprio sulla percezione della gravità che il regista punta il dito. Spesso non ci si rende conto di come ogni nostro singolo pensiero, anche il più fugace e “innocuo”, possa in realtà generare alla lunga “demoni”. Demoni incontrollabili, che possono rovinare vite.

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