Verona-Fiorentina: lo specchio del girone di andata
Lasagna e una difesa d'emergenza che tiene a bada Vlahovic: gli eroi che non ti aspetti nella giornata no del "Cholito".
Lasagna e una difesa d'emergenza che tiene a bada Vlahovic: gli eroi che non ti aspetti nella giornata no del "Cholito".
Il pareggio raccolto dall’Hellas contro la Fiorentina può essere interpretato in molti modi: una delusione per non aver tenuto dieci minuti in più, un buon punto raccolto contro una signora squadra, il miglior risultato possibile considerata l’emergenza… In realtà la partita è stata un buon riassunto della stagione del Verona al fino al giro di boa. Buon gioco, ottimi segnali in attacco, sbavature in copertura, difficoltà a tenere il risultato quando la stanchezza affiora. Quante volte nel corso di questo girone di andata si sono scritte e lette queste cose sull’Hellas?
Il giudizio su Verona-Fiorentina e sul girone di andata dei gialloblù è esattamente lo stesso: l’Hellas avrebbe potuto facilmente raccogliere di più al netto di errori individuali e disattenzioni, ma in tutte le gare della gestione Tudor il Verona ha dimostrato di poter fare affidamento su un blocco di giocatori di ottima qualità in grado di divertire i tifosi oggi e, soprattutto, di poter crescere ancora moltissimo in prospettiva futura.
Il turno infrasettimanale del Bentegodi, però, ha portato anche alcune sorprese.
La difesa d’emergenza messa in piedi da Tudor, con Casale, Sutalo e Tameze, ha tirato fuori dal cilindro una delle prestazioni più solide della stagione, tenendo testa a un attacco estremamente pericoloso, sulla carta e sul campo. Sutalo, contro la Fiorentina, ha confermato le belle cose che aveva fatto vedere a Torino, cancellando di fatto dal campo Gonzales , e ha dimostrato a Tudor di poter essere un’ottima alternativa in più in un reparto arretrato falcidiato dagli infortuni.
Tameze invece è una pedina irrinunciabile nello scacchiere di Tudor. La sua duttilità tattica, la sua energia e la sua visione di gioco in entrambe le fasi sono state fondamentali per la capacità della squadra di ripartire in modo efficace e pericoloso. È evidente che, a prescindere dalla zona del campo in cui viene schierato, il Verona non può fare a meno del francese tra gli undici titolari. Il migliore dei tre, e forse in assoluto il migliore in campo, è stato Casale. Dopo la prova disastrosa del primo tempo contro il Venezia, il giovane veronese ha sfornato prestazioni sempre più convincenti in tutte le caselle del reparto arretrato. Contro la viola, però, Casale si è superato. Francobollato per tutta la partita all’impressionante Vlahovic – assieme a Zapata uno dei giocatori più forti visti al Bentegodi quest’anno – il centrale gialloblù ha saputo tenere di fisico e di testa, in contrasto aereo e in velocità, senza mai un’attimo di disattenzione e senza prendere nemmeno un giallo.
L’altra sorpresa di Verona-Fiorentina si è vista in attacco: nella giornata in cui al bomber Simeone sono tremate le gambe di fronte alla sua ex squadra, è stato finalmente Kevin Lasagna a segnare il suo primo gol della stagione. Oltre ad andare a rete, l’ex Udinese si è mosso alla grande alle spalle del Cholito e ha fatto da raccordo alle azioni in ripartenza dei gialloblù, confermando di poter avere un ruolo importante in questa squadra. Una rinascita di Lasagna sotto porta, se dovesse confermarsi, sarebbe un’ottima notizia per il club sia in termini di rinforzo “già in casa” per il proseguo della stagione o come rivalutazione economica per una possibile cessione. Quel che è certo è che, in attesa del rientro di Barak, il Verona è in grado di supportare un tridente offensivo puro come nelle partite precedenti contro Atalanta e Torino e come sottolineato da Tudor nel post-partita.
Il Verona, alla fine del girone di andata, è ancora una squadra capace di reinventarsi e con enormi prospettive di crescita sia individuali che di gruppo. Se oggi, dunque, Tudor e i suoi possono dispiacersi per i due punti lasciati sul campo contro la Fiorentina e in molte altre occasioni, il bilancio è assolutamente positivo: il Verona ha una classifica tranquilla, un’ossatura solida e una finestra di mercato davanti a se per risolvere i problemi. Basta avere le idee chiare, e la coppia Tudor-D’Amico sembra averle eccome.
Foto di copertina dal profilo Facebook dell’Hellas Verona
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