Gli inglesi lo chiamano hump day, il mercoledì. Il giorno centrale della settimana in cui si “scollina”, si arriva alla metà della fatica e ci si prepara al rush finale per poi godersi il meritato weekend. 

Questa sfida con l’Udinese è davvero l’hump day del Verona, e non solo perché si gioca di mercoledì, ma perché è la sfida centrale di questo ciclo durissimo partito col Milan e che finirà col Napoli tra due giornate. 

Guardando indietro ci sono due partite che secondo i pronostici dovevano essere quasi impossibili per il Verona, ma il verdetto del campo è stato chiaro: una sconfitta piena di rimpianti e una vittoria schiacciante per punteggio e gioco. E ora i gialloblù arrivano allo scontro diretto di Udine con la consapevolezza di non dover temere nessuno. 

Una partita, quella della Dacia Arena (ma che tentazione continuare a chiamarlo “Friuli”)  che sembrerebbe una parentesi abbordabile tra sfide ben più complicate, quasi una boccata d’aria prima di affrontare Juve e Napoli. Eppure Tudor e i suoi lo sanno benissimo: questi sono punti fondamentali da andare a conquistare a casa di una diretta concorrente. Non si tira il fiato, si spinge sull’acceleratore.

Le insidie del Friuli

L’Udinese di Gotti è una squadra estremamente compatta, che segna pochi gol – la metà del Verona – ma che concede le stesse reti della difesa dell’Inter. Una sfida stimolante per i gialloblù che, dall’inizio della gestione Tudor, hanno saputo segnare almeno due gol a tutte le squadre affrontate. L’impressione è che basterebbe continuare su questo trend per non tornare a casa a mani vuote, ma non commettiamo l’errore di pensare già agli altri bianconeri

Per la verità, Hump Day significa letteralmente “giorno della gobba”, e, parlando di gobbe e di maglie bianconere, la tentazione di buttare già la testa a sabato c’è, ma la partita di Udine non può e non deve essere sottovalutata, e non è solo una frase fatta.

Il Verona di Tudor non è ancora riuscito a vincere in trasferta, anzi, proprio in trasferta ha subito immancabilmente delle rimonte incredibili, sempre partendo dal due a zero (sempre raggiunto con Salernitana, Genoa e Milan e mai portato fino al termine, ndr), risultato parziale che ormai fa tremare i polsi ai tifosi gialloblù. 

L’Udinese, dal canto suo, ha saputo portare a casa il bottino pieno negli scontri diretti contro Spezia e Venezia, e ha dimostrato di saper lottare fino all’ultimo anche contro avversari ben più blasonati, basti pensare ai pareggi contro Juventus e Atalanta.

Hump day tutto da giocare, dunque, per un Hellas che arriva al mercoledì pieno di entusiasmo e che, con un’altra prova convincente a Udine, potrebbe lanciarsi a testa bassa verso un weekend che si preannuncia caldissimo al Bentegodi. 

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