Si conclude oggi la sedicesima edizione di Brutti Caratteri, la tre giorni dedicata all’editoria e alle culture indipendenti organizzata, senza sponsor né patrocini istituzionali e privati, dalla Biblioteca G. Domaschi in collaborazione con l’associazione culturale La Sobilla e ASD San Nazaro.

Libri, fumetti, reading e spettacoli teatrali hanno accompagnato un pubblico numeroso e attento, in un’edizione non facile da organizzare per le restrizioni sanitarie e per i danni che hanno colpito il campo sportivo Gigi Piccoli, che ospita la rassegna a due passi da Porta Vescovo, interessato l’8 luglio scorso da un nubifragio che ha pesantemente compromesso le tensostrutture presenti.

Nonostante questo, l’entusiasmo degli organizzatori ha avuto la meglio, e venerdì 24 settembre Brutti Caratteri ha aperto le porte con la presentazione del libro di Saverio Ferrari I nazisti di Ludwig e il rogo del Cinema Eros, la storia di una setta omicida legata a Ordine Nuovo, il braccio armato della strategia della tensione (Red Star Press, 2021). Partendo dalla strage dell’Eros Sexy Center a Milano nel 1983 ad opera dei neonazisti Wolfgang Abel e Marco Furlan, entrambi veronesi, l’autore ripercorre la storia di questa setta assassina che va ricollocata nel contesto di una strategia della tensione ben più ampio, segnato da bombe e manovre eversive, fino all’uso terroristico di devianze esoterico-religiose.

Saverio Ferrari, al centro, durante la presentazione del suo libro nazisti di Ludwig e il rogo del Cinema Eros, Red Star Press, 2021.

Il reading musicale ripreso dal libro Countin’ the Blues. Donne indomite (Arcana, 2020), con Elli de Mon (Elisa De Munari) ha chiuso la prima serata, alleggerendo il clima di complessa riflessione politica dettato dalla presentazione del libro di Saverio Ferrari.

Il G8 di Genova, una storia collettiva

Sabato 25 settembre gli organizzatori hanno focalizzato l’attenzione sul ventennale dei fatti del G8 di Genova del 2001. Gabriele Proglio, ricercatore e professore associato di Storia moderna alla facoltà di Scienze gastronomiche di Pollenzo e autore del libro I fatti di Genova. Una storia orale del G8 edito da Donzelli, si è prestato a rispondere alle molte domande di un pubblico attento e partecipativo su come i fatti di Genova non abbiano, secondo l’autore, determinato la fine né di una generazione, né dei movimenti no global.

Non solo incontri con l’autore e spettacoli, Brutti Caratteri dà spazio anche alle proposte editoriali indipendenti.

«Il mio libro vuole essere un dialogo tra soggettività che insieme costruiscono una storia collettiva. E’ costruito come una macchina della memoria, per immaginari, che il lettore incontra per poter smontare la narrazione che è stata propinata da molti media – ha evidenziato Proglio -. I media hanno avuto un ruolo decisivo nel creare la battaglia. Scrissero che i militanti volevano lanciare palloncini pieni di sangue infetto dal virus dell’Hiv contro i delegati o la polizia. Il Corriere della Sera scrisse che Osama Bin Laden voleva reclutare dei naziskin per compiere attentati contro i potenti della terra.»

Il matto 2 di Loizzi tra farsa e caricatura

E non poteva essere che l’attore Massimiliano Loizzi a chiudere la serata, con Il matto 2, uno spettacolo di satira intensa e feroce, un’indagine basata su documenti, testimonianze e atti processuali riguardanti i violenti fatti del G8 – “la più grave sospensione dei diritti democratici in un Paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale”, come definito da Amnesty International – e dell’omicidio di Carlo Giuliani, ucciso il pomeriggio del 20 luglio del 2001.

In un’incredibile vortice di entrate e uscite, Massimiliano Loizzi ha dato vita a personaggi agli antipodi fra loro: giudice, avvocati, testimoni, giornalisti, carabinieri, onorevoli, manifestanti, Giuliani stesso e persino Dio. Il processo, messo in scena come una farsa tragicomica, diventa così una caricatura delle idiosincrasie e delle contraddizioni che permeano l’intero Paese.

Massimo Loizzi durante il suo spettacolo Il matto 2, basato sui fatti del G8 di Genova.

Il lupo e il rapporto con il selvatico che (non) vogliamo

Oggi, domenica 26 settembre, l’ultimo incontro della rassegna l’autore Luca Giunti con la presentazione del suo libro Le conseguenze del ritorno. Storie, ricerche, pericoli e immaginario del lupo in Italia (Alegre 2021). Durante il lockdown del 2020 il lupo ha infatti colto l’occasione per spingersi dove non avremmo mai immaginato, poco fuori le nostre città e a volte addirittura dentro. Come stiamo rispondendo a questa riapparizione, a quest’antica e rinnovata presenza?

A seguire, alle 13, il concerto del cantautore Eugenio Pettene, in arte Hell Fiu, che ha chiuso la rassegna con il suo blues anni Trenta fatto solo di chitarra e voce.

Una bella edizione di una rassegna importante e unica nel suo genere a Verona, città che ha un grande bisogno di riflettere sulla complessità anche culturale che la contraddistingue, con i toni pacati e lo spirito costruttivo che si sono visti in questi tre giorni a Brutti Caratteri 2021.

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